Bocuse d’Or 2013. Lione 29-30 gennaio 2013

Alfio Ghezzi, vincitore della Selezione Italiana del Bocuse d’Or e chef della Locanda Margon di Trento, è il portabandiera della cucina italiana alla finale del concorso internazionale che si svolgerà a Lione il 29 e 30 gennaio 2013.

Per due giorni ventiquattro chef in rappresentanza di altrettante nazioni e di cinque continenti si confrontano durante la 14^ edizione del più importante evento dedicato alla cucina, ideato dal grande chef Paul Bocuse. In gara, oltre all’Italia: Islanda, Svezia, Singapore, Cina, Brasile, Marocco, Paesi Bassi, Finlandia, Canada, Belgio, Messico, Guatemala, Danimarca, Sri Lanka, Estonia, Australia, Svizzera, Francia, Regno Unito, Stati Uniti, Norvegia, Giappone e Ungheria. Ghezzi compete il 30 gennaio. I ventiquattro finalisti sono il risultato di un processo di selezione durato 18 mesi con 60 concorsi nazionali e 3 continentali (America Latina, Asia ed Europa).

L'Italia ha partecipato a tutte le edizioni del Bocuse d'Or fin dalla creazione del concorso, ad eccezione del 2009. Oggi la squadra italiana, sostenuta da Promozione del Territorio in sinergia con Bord Bia (Irish Food Board), Cantine Ferrari, Acqua Surgiva e ICAR,è presieduta da Giancarlo Perbellini, chef dell’omonimo ristorante ad Isola Rizza in provincia di Verona. Il team italiano, coordinato da Daniela Nezosi, responsabile dell’Accademia del Gusto di Ascom Bergamo, è composto oltre che da Ghezzi dal commis diciassettenne Sebastiano Cont, che nonostante la giovane età vanta già in curriculm due stagioni estive a Locanda Margon, e dal coach, di nazionalità francese, Frèdèric Garnier, che attualmente lavora per Alain Ducasse a Nizza. Accanto a loro Ilenia Agate, che si occupa del design del piatto, e il fotografo Paolo Chiodini che cura l’immagine.

«Partecipare al Bocuse d’Or è per ciascuna squadra un'avventura umana che coniuga l'esperienza personale del candidato al patrimonio culinario, alla gestualità tecnica, alla creatività, all'inventiva e alla passione –dichiara Carlo Spinetti, presidente di Promozione del Territorio -. Il Bocuse d’Or si pone come un momento importante in quanto si mettono in evidenza tecniche, tendenze e talenti che possono fare la storia e dettare il passo della cucina internazionale».

Pronto all’avventura Giancarlo Perbellini: «Con Alfio Ghezzi porteremo a Lione la creatività, la passione e il talento italiano. Ci cimenteremo su prodotti di prima qualità mostrando quali sono le competenze e le tendenze della cucina italiana, in un confronto inedito di tecniche e di culture».

«La fiducia riposta in Alfio Ghezzi quando lo ho chiamato a dirigere la Locanda Margon è stata pienamente ripagata – afferma Matteo Lunelli, presidente delle Cantine Ferrari -. Con il suo talento Alfio è riuscito a farne un luogo di eccellenza in cui le bollicine Ferrari accompagnano in modo innovativo una cucina raffinata che valorizza i sapori e le tradizioni del nostro Trentino. Siamo fieri che spetti a lui rappresentare il nostro paese al Bocuse d'or!».

Per l’edizione 2013 i prodotti obbligatori per la preparazione dei piatti sono: il filetto di manzo irlandese per il piatto di carne ed il rombo e l’astice per il piatto di pesce. Proprio la presenza della carne irlandese ha permesso a Promozione del Territorio di stringere una sinergia con Bord Bia (Irish Food Board), ente di promozione del patrimonio gastronomico irlandese. «E’ un grande onore per noi che il filetto d’Irlanda sia stato selezionato dal Bocuse d’Or –afferma John Keane, Direttore Italia di Bord Bia -Siamo sicuri che le caratteristiche e l’alta qualità della nostra carne sapranno esaltare al meglio le preparazioni degli chef in gara».

Il Bocuse d’Or si svolgerà all’interno del Sirha, il Salone mondiale dell’Alta ristorazione in programma all’Expo di Lione dal 26 al 30 gennaio 2013, che quest’anno ha scelto come paese d’onore l’Italia.

Alfio Ghezzi è dal 2010 chef della Locanda Margon di Trento, il ristorante delle Cantine Ferrari, che nel 2011 ha conquistato il primo riconoscimento dalla prestigiosa Guida Michelin. Classe 1970, ha il diploma di cuoco e di tecnico delle attività alberghiere; è stato commis di cucina e chef di partita in prestigiosi alberghi di rinomate località italiane. Dopo alcuni anni dedicati all'insegnamento, ritorna all'originale vocazione di chef e apprende l’arte da due grandi maestri quali Gualtiero Marchesi e Andrea Berton. Con il primo lavora all'Hosteria dell'Orso a Roma e al Casinò Les Princes di Cannes, del secondo è invece sous-chef da Trussardi alla Scala a Milano.

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