Mostra personale dell’Arch. Danilo Premoli “L’arcobaleno di Profilo”

Chi ha mai visto l’arcobaleno di profilo? L’occasione per scoprirlo è questa mostra che
festeggia i vent’anni dalla prima personale di Danilo Premoli. “L’arcobaleno di profilo” presenta
una selezionate di opere dalle esposizioni di questi due decenni e alcuni lavori nuovi,
appositamente realizzati per questa occasione. L’elenco completo delle mostre e la raccolta
degli scritti critici è consultabile sul sito dell’autore, al link http://dpremoli.appspot.com/
OPERE ESPOSTE
“AMO” (2012)
lamiera ossidata, 28 pezzi 10x10x10 cm + 1 oversize
Progetto per Arte Sella, collezione Spaventapasseri/Scarecrow. "AMO" entra a far parte della
Natura molto discretamente e non ha intenzione di spaventare nessuno. Anzi, le dimensioni
contenute degli elementi che compongono l'installazione li fanno solo intravedere tra le fronde
dell'albero al quale sono appesi, non li svelano completamente e invitano così ad avvicinarsi e
a recuperare un dialogo più intimo tra Uomo e Natura. Gli elementi appesi hanno forma di
semicubo e sono esattamente 28: un valore razionale (in matematica è un numero perfetto,
perché somma esatta di tutti i suoi divisori 14+2+7+4+1), ma anche un numero naturale (fasi
lunari). Sono liberi di oscillare al vento e, realizzati in metallo ossidato, tendono sempre più a
mimetizzarsi tra i rami.
“Overlook” (2013)
2 pannelli 120xH180 cm rivestiti in ceramica, stampa digitale, acrilico.
“Un anno vissuto pericolosamente” (2006)
12 tele 70xH100 cm acrilico colore oro, fogli calendario, buste plastica
I 365 fogli del calendario di "Un anno vissuto pericolosamente" sono entrati in contatto con i
quattro elementi della Natura: terra, acqua, fuoco, aria, e ne sono rimasti, più o meno,
impressionati: gennaio, febbraio e marzo – inverno sono stati sepolti per 1 mese nella terra; i
mesi del secondo trimestre – primavera sono stati immersi per 1 giorno nell'acqua; luglio,
agosto e settembre – estate sono stati bruciati per 1 secondo dal fuoco; i rimanenti –
autunno sono stati esposti per 1 anno all'aria. I singoli fogli (o quel che ne è rimasto) sono poi
stati infilati in una busta di plastica trasparente per preservarli da ulteriori aggressioni del
Tempo. I giorni imbustati, divisi per mesi, sono quindi stati montati su dodici tele dipinte in
acrilico nel colore oro.
[Lorella Giudici] "Il tempo a cui Danilo Premoli allude non è solo quello astratto e fittizio,
freddamente stampato sul lunario e identico in tutte le lingue del mondo, ma quello legato al
ritmo della natura e intrinsecamente intrecciato alla vita e agli elementi, lo stesso che
logora e degrada, accartoccia e stinge i fogli, il medesimo che ricolora o erode i ricordi. È
vero che nell'esperienza ricreata da Premoli le prime variabili sono gli agenti (aria, acqua,
terra e fuoco), ma il fattore tempo risulta determinante per l'esito del processo".
“Resti tra noi” (2002)
4 tele 40×40 cm (116.736 polittici) acrilico colore oro, modulo continuo stampa laser
Cambiando configurazione ogni giorno si ritorna alla stessa dopo 319 anni 7 mesi e 8±2 giorni.
“Stravolti. Ritratti anagrafici” (2007, con F38F)
6 ritratti 45×45 cm + 6 pagine 28×28 cm
Serie di ritratti contaminati da Danilo Premoli con le lettere ricavate dal nome e cognome del
personaggio fotografato in un passaggio video da Famiglia38Fotografi. Il nome e cognome
sono elaborati da un computer con un programma appositamente scritto che ne mischia le
vocali e le consonanti in assoluta casualità, stampandole poi su un foglio di carta da lucido
trasparente. Da questo vengono ricavate delle strisce di dimensioni variabili che, come nastri,
sono intrecciate con i tagli realizzati nel ritratto, sovrapponendosi così in alcuni punti
all'immagine stessa. Visto da lontano il ritratto appare disturbato e invita ad avvicinarsi per
scoprire le interferenze e leggere le parole nascoste, quasi un codice genetico svelato.
[Roberto Mutti] "Il risultato è intrigante per molti versi, perché recupera una nuova e inedita
forza espressiva ai ritratti, perché crea un dialogo ideale fra parole e immagini dove la
dimensione del rapporto significante-significato e quella più propriamente estetica si fondono
in un solo messaggio".
[Flaminio Gualdoni] "Pixel di pixel, 01 a iosa per ricombinare all'infinito nomi in attesa, ma
forse no, di un senso. Nulla da guardare, infine. Qualche pensiero da fare (così piacerebbe a
Savinio)".
“Autoritratto portatile” (2007)
tela 25×30 cm acrilico colore oro e cartoncino
“Scacchiere” (1998)
2 tele 80×80 cm acrilico colore oro e pellicola fotolito sovrapposta
“Shanghai 2008 (Le lacrime del mondo)” (2008)
tela 30x40xP20 cm acrilico colore oro e fili di lana
I fili di lana (le lacrime del mondo) pendono dalla tela d'oro (appesa inclinata alla parete) e si
intrecciano liberamente. Sono le lacrime alla fine della gara: il vincitore piange di gioia (per la
medaglia d'oro), il secondo di rabbia (solo quella d'argento), il terzo di felicità (è comunque sul
podio), il quarto per l'occasione perduta (nemmeno il bronzo). I colori dei fili utilizzati sono gli
stessi di quelli dei cinque cerchi della bandiera delle Olimpiadi.
“Data entry” (2008)
tastiera ingessata e acrilico colore oro 42x18xH4 cm
“La conoscenza delle Regine” (1999)
4 tele 20×30 cm acrilico colore oro e carte da gioco
“Borges Babele” (1997-2013)
videoinstallazione
[Jorge Luis Borges, La Biblioteca di Babele] "Ho peregrinato in cerca di un libro, forse del
catalogo dei cataloghi… Non posso immaginare alcuna combinazione di caratteri dhcmrlchtdj
che la divina Biblioteca non abbia previsto, e che in alcuna delle sue lingue segrete non
racchiuda un terribile significato".
Perché invecchiare nell'attraversare le stanze esagonali, sempre uguali a se stesse, della
Biblioteca di Babele? Nella titanica ricerca di volumi (o anche solo di pagine o di semplici frasi)
di un qualche senso compiuto ci siano almeno risparmiati la stanchezza dovuta al percorrerne
i corridoi e lo sforzo fisico e metodicamente inalterabile di prendere un libro, sfogliarlo e riporlo
sul giusto ripiano. Sono le pagine allora che ci si devono presentare: noi possiamo rimanere
davanti al video del computer. È lui che instancabilmente si sposta da un circuito all'altro e da
qui in una galleria, scegliendone uno dei venticinque scaffali e poi uno dei suoi trentadue
volumi e quindi una delle quattrocentodieci pagine che compongono ogni libro. Sono solo poco
più di cento miliardi di miliardi di videate, e pensando di leggere dieci pagine al minuto si può
portare a termine la lettura di tutta la Biblioteca in venti milioni di milioni di anni. Questo,
naturalmente, a condizione di non dormire mai, né mangiare, né amare o lavorare. Ma alla fine
della lettura non ci saranno segreti, conosceremo esattamente tutto, in tutte le lingue:
saremo Dio. Che fare, allora?
[Marco Maiocchi] "La Biblioteca di Danilo Premoli ci istruisce sul senso dell'uomo: forse la
lettura di una pagina qualunque di un libro qualunque estratto dalla Biblioteca dovrebbe
essere di stimolo, un momento di autoriflessione per percepire cosa ci sgorga dall'interno,
cosa la chiave esterna ci evoca dal profondo. L'evocazione di una pagina ci porta sullo
schermo una serie di caratteri di un foglio della Biblioteca: la probabilità che in tale pagina ci
sia l'inizio della Bibbia è assolutamente la stessa di quella di trovarci una sequenza definita in
cui le lettere si presentano in modo illeggibile e addirittura impronunciabile".
“Amare è difficile” (2013)
Ritagliare, piegare, incollare e costruire il dado. Se si lancia per 6 volte di seguito il dado, la
possibilità di ottenere in sequenza “TI AMO” è 1 su 46.656: amare è difficile.
Libri d’artista
2013 "incontriamoci" Pulcinoelefante n. 9056
2002 "dimmi_di_noi" Pulcinoelefante n. 4716
2001 "Borges Babele. L'infinito concentrato" Pulcinoelefante n. 4375
1998 "La poesia fa male" Ixidem Edizioni, Milano, scritto con Nanni Balestrini.
Gioielli
2013 “AMO” argento 30x30x30 mm, produzione San Lorenzo
2002 "dimmi_di_noi" argento 925 58×26 mm, produzione San Lorenzo.
Danilo Premoli
http://dpremoli.appspot.com
dpremoli@gmail.com
. Mostre personali
2013 "L'arcobaleno di profilo", showroom bulthaup porta nuova, Milano
2009 "TUTTO NON È TUTTO" installazione permanente, Atelieritaliano, Ripa di Porta Ticinese
73, Milano, presentazione di Decio G.R. Carugati
2007 "Stravolti (ritratti anagrafici)" presentazione di Flaminio Gualdoni e Roberto Mutti,
Galvanotecnica Bugatti, Milano per "Photofestival 2007" con F38F Famiglia38Fotografi
2006 "Un anno vissuto pericolosamente" presentazione di Lorella Giudici, Galleria 10.2!, Milano
2005 "La Scuola di Atene 2.0. Architettura musicale e visiva per pianoforte ed elaboratore"
Top Audio e Video Show 2005, Milano con Marco Maiocchi e Giuliano Zosi
2003 "Art.Hex – L'arte si mette in gioco, il gioco si mette in mostra" presentazione di Aldo
Spinelli e Sergio Dangelo, Galleria Scoglio di Quarto, Milano
1999 "©ARTE" Galleria 10.2!, Milano
1997 "Borges Babele" videoinstallazione; presentazione di Marco Maiocchi, Baleri Italia, Milano
(anche in Internet all'indirizzo www.undo.net/borgesbabele)
1996 "Messaggi" presentazione Nanni Balestrini, Fondazione Mudima, Milano
1995 "La strana mostra del dottor Premoli e del signor Stevenson" presentazione Decio G.R.
Carugati, Studioventicinque, Milano
1994 "ABC Wit" presentazione Aldo Colonetti, Fondazione Mudima, Milano
. Mostre collettive (selezione)
2012 "Arte Sella. Spaventapasseri/Scarecrow" presentazione di Enrico L. Fagone, Malga
Costa, Valle di Sella, Borgo Valsugana, Trento, catalogo Arte Sella
2008 "88 giorni prima" presentazione di Ginevra Bria, Galleria Bazart, Milano
2007 "13×17. Padiglioneitalia" a cura di Elena Agudio, Cristina Alaimo, Jean Blanchaert e
Philippe Daverio, Venezia Biennale (poi Biella, Potenza, Milano, Napoli), catalogo Rizzoli
2001 "La luce del Sinai" Baleri Italia, Milano (con Rodolfo Aricò, Giancarlo Pavanello, Danilo
Premoli, Mimmo Rotella, Aldo Spinelli, Mauro Staccioli, Silvio Wolf)
1999 "Art Video" presentazione di Vittorio Fagone, Locarno – Cannobio, catalogo Mazzotta
1996 "Venezia poesia – Poesia visualizzata" Venezia, catalogo Mazzotta
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