Occhiali da sole, non solo accessorio moda, sono un dispositivo di protezione votato a salvaguardare l’apparato visivo

Occhiali da sole, non solo accessorio moda, sono un dispositivo di protezione votato a salvaguardare l’apparato visivo

Cosa fare per proteggere la salute degli occhi quest’estate? Tutti i consigli per non sbagliare

Solo il 6’% degli italiani utilizza gli occhiali da sole, ma solo per il 52% sono “indispensabili per proteggere gli occhi dai danni che può causare il sole”: Solo il 15% utilizza sempre gli occhiali da sole.

Il 30% non li indossa quasi mai o mai e il 18% solo raramente bambini e anziani le categorie più a rischio: aolo l’11% dei giovanissimi eil 10% degli over 55 portano lenti da sole.

Dati preoccupanti che emergono da una recente ricerca realizzata dall’Istituto Piepoli per CDV

“Gli occhiali da sole non sono solo un vezzo, ma un vero e proprio strumento protettivo contro i danni agli occhi provocati dai raggi UV – ammoniscono gli esperti di Commissione Difesa Vista Onlus -“.

Con l’arrivo dell’estate è particolarmente importante proteggere gli occhi, soprattutto gli occhi dei bambini estremamente più fragili: per essere sempre allerta è possibile scaricare l’App Sole Amico realizzata da Cosmetica Italia e Commissione Difesa Vista per fornire consigli sulla corretta esposizione al sole, proteggendo in modo adeguato gli occhi e la pelle. L’app fornisce consigli personalizzati per tutta la famiglia, in base al fototipo, al colore degli occhi e alle condizioni climatiche (luogo, ora e raggi UV).  È disponibile gratuitamente su App Store, Google Play e anche in versione per Apple Watch.

Per proteggersi dal sole esistono diversi tipi di lenti, in particolare le lenti fotocromatiche trovabili in svariati colori. Ad esempio per i soggetti miopi sono indicate le lenti con frequenza marrone mentre per gli ipermetropi sono indicate lenti di colore verde-grigio. Sono inoltre disponibili lenti che diventano scure anche in auto, per una guida in sicurezza.

«La lente scura non basta di per sé per riparare l’occhio dalla luce, infatti è importante considerare le diverse frequenze di luce. Gli occhiali da sole è importante che abbiano lenti che possano abbattere una frequenza di luce, blu o ultravioletto. Ad esempio in montagna queste frequenze sono abbastanza alte». Spiega il Prof. Francesco Loperfido consulente della Commissione Difesa Vista Onlus e responsabile del Servizio di Oftalmologia Generale dell’Ospedale San Raffaele di Milano aggiungendo che «la luce blu che sembra imputata a determinare nel tempo maculopatia la si trova anche nella luce artificiale a led e negli smartphone».

In generale l’utilizzo degli occhiali da sole è ancora molto limitato, infatti si concentra nelle fasce dai 25 ai 54 anni, per poi decrescere fino a interessare meno del 50% tra gli over 64enni e tra i più giovani.  Mentre tra i giovani con difetti visivi l’uso degli occhiali da sole è molto contenuto (15%-20%), a partire dai 45 anni l’uso è prevalente proprio tra la popolazione con difetti visivi; tra chi non ha difetti visivi si nota infatti un crollo dell’utilizzo degli occhiali da sole nella popolazione dai 55 anni in su. Si conferma la correlazione tra il basso utilizzo di occhiali da sole e il livello di istruzione.

L’80% delle informazioni che provengono dall’ambiente esterno giungono al cervello passando attraverso il canale visivo per questo è indispensabile prendersene cura.

Commissione Difesa Vista Onlus (CDV) ha l’obiettivo di informare in maniera corretta e puntuale su argomenti legati alla salute del bene vista. Tra i suoi membri: ANFAO – Associazione Nazionale Fabbricanti Articoli Ottici, Assogruppi Ottica, Assottica Gruppo Contattologia, Federottica e GOAL – Gruppo Oculisti Ambulatoriali Liberi. CDV Onlus si prefigge di sensibilizzare i cittadini sui rischi derivanti da una scarsa attenzione alla salute degli occhi, promuovere e realizzare campagne per la tutela della vista che aumentino nei soggetti più vulnerabili la consapevolezza individuale e collettiva, informare sulle corrette pratiche rivolte al mantenimento di una buona qualità visiva, collaborando con altri enti pubblici e privati che perseguono obiettivi simili, per fornire supporto relativamente al campo della salute e della prevenzione visiva.