|
Stazione di Topolò – Postaja Topolove
|
||||||||
|
Un borgo isolato e suggestivo, dove fino a pochi anni fa “finiva” l’Occidente, diventa uno snodo di incontri, sperimentazioni, scambi culturali: questa è Stazione di Topolò-Postaja Topolove, sulla cima di una valle che nel fitto del bosco, sopra il paese, diventa Repubblica di Slovenia, vent’anni fa Repubblica di Jugoslavia o “Est” e, prima ancora, Impero Asburgico. Topolò, da sempre frontiera, è ancora Italia, comune di Grimacco, per poche centinaia di metri e la lingua che si parla da sempre è un arcaico dialetto sloveno. Non ci sono bar né negozi, qui finisce l'asfalto, non ci sono collegamenti con il fondovalle e vi risiedono solo 30 abitanti. Eppure, oggi qui c'è un aeroporto, benché per soli arrivi, un ufficio postale per Stati di coscienza, quattro ambasciate, un Istituto di Topologia, un ostello per i suoni trascurati, resti di terme e di gloriose sinagoghe, il quartier generale dell'Officina Globale della Salute. Non è un festival la Stazione-Postaja. Non è un contenitore di spettacoli itineranti. Vengono realizzati progetti ispirati direttamente dal contatto, dalla conoscenza del luogo, che diventa così il motore e non lo scenario passivo degli accadimenti; la sperimentazione che si innesta sulla tradizione. Gli incontri avvengono nelle piazzette, nei vicoli, nei fienili, nei boschi che assediano il paese, senza palchi, senza quinte, senza separazione tra abitanti, artisti e pubblico tanto da ricavarne un'impressione di quotidianità e di partecipazione corale. Si svolgono, inoltre, "cantieri"-laboratorio dedicati a bambini e ragazzi e c'è, come in ogni stazione, una Sala d'Aspetto per incontrare poeti e scrittori in transito. E il tutto è gratuito. |
||||||||
|
|
Folkest |
||||||||
|
Un mese per ascoltare grandi artisti al di fuori dei consueti circuiti musicali, un mese per scoprire culture diverse e conoscere gli strumenti della tradizione. |
||||||||
|
|
41ª edizione del Festival Internazionale dell’Operetta |
||||||||
|
Il Festival dell’Operetta, organizzato da più di quarant’anni consecutivi dal Teatro Lirico “Giuseppe Verdi” di Trieste, ritorna puntuale anche per il 2010, potenziato nell’offerta artistica e nella sua caratterizzazione centroeuropea, dimostrando ancora una volta la sua vitalità e la capacità di rinnovarsi con proposte di altissimo livello culturale, che lo qualificano fin dalla sua nascita come l’unico in Europa. La programmazione del festival sarà preceduta il 9, 16, 23, 30 giugno alle ore 18, dalle festose manifestazioni della 6ª rassegna “Aspettando il Festival” organizzata al Ridotto Victor De Sabata dall’Associazione Internazionale dell’Operetta-Friuli Venezia Giulia in collaborazione con il Teatro Verdi di Trieste, che introdurranno il pubblico nella magica atmosfera musicale del festival. |
||||||||
|