La dodicesima edizione di Identità Golose: come sempre un’avventura entusiasmante, quest’anno è stata ricca di novità – prima fra tutte la Scuola di Identità Golose – e debutti importanti, come quello dell’approfondimento Identità di Pane e Panettone, Identità di Formaggio, di Champagne e di Caffè.
Ogni giornata è stata ricca di grandi incontri e appuntamenti interessanti con l’eccellenza della ristorazione e fra una lezione e l’altra c’è stato anche il tempo di concedersi una pausa negli stand dell’area espositiva.
I momenti clou di martedì
- In auditorium è stata la giornata dedicata al Perù, Paese ospite di quest’anno, che con il suo mix di culture – e dunque di cucine – è la perfetta rappresentazione della “forza della libertà”. Sul palco il numero uno degli chef peruviani, Virgilio Martinez, e altri interpreti delle nuove tendenze gastronomiche del Paese sudamericano.
- A Identità di Mare un tuffo nelle acque d’Italia, da quelle della Sicilia di Cuttaia al lago di Como da cui viene Fabrizio Ferrari.
- Identità di Pasta ha messo al centro anche quest’anno il più tipico dei piatti italiani, ma reinventato dalla maestria di Cracco, Bowerman, Scabin e altri grandi nomi.
- Conclusione in grande stile per Identità di Champagne, con il ceviche mediterraneo di Ceraudo e la pizza di Pepe abbinate alle bollicine Ruinart.
- Dulcis in fundo, ancora in auditorium, la chiusura con il consueto Dossier Dessert (quest’anno aperto dalla saggezza di Assenza) e dominato da pasticcieri ormai diventati chef a tutti gli effetti.
- Ecco, infine, gli ultimi ingressi del nostro albo d’oro:
- premio Creatività in Cucina consegnato da Molino Quaglia a Riccardo Camanini (Lido 84)
- premio Identità di Sala consegnato da atCarmen a Rossella Cerea (Da Vittorio), Mariella Cedroni (Madonnina del Pescatore) e Mariella Caputo (Taverna del Capitano)
- premio “L’Omaggio” consegnato da Dom Pérignon alla famiglia Cerea per i 50 anni del ristorante Da Vittorio.


