4° concerto Venerdì 30 aprile ore 21
Direttore – Marco Angius
Flauto – Mario Caroli
Orchestra I Pomeriggi Musicali
Fausto ROMITELLI, Mediterraneo
Luca FRANCESCONI, Les Barricades Mystérieuses per flauto e orchestra
Stefano GERVASONI, Un leggero ritorno di cielo
Il concerto è dedicato alla “generazione italiana di mezzo”: di Fausto Romitelli, precocemente scomparso, verrà eseguito Mediterraneo, una delle partiture più trasparenti di questo autore stupendamente visionario. Di Stefano Gervasoni Un leggero ritorno di cielo , in cui l’essenzialità del gesto e la capacità di entrare nel dettaglio del suono svelano dimensioni poetiche preziose e inusuali. Infine ascolteremo Les Barricades Mystérieuses per flauto e orchestra di Luca Francesconi. In questa composizione l’urgenza espressiva avvolge in un turbine materico ed iridescente la parte del flauto, novello Prometeo di un'utopia tanto radicale quanto intimamente necessaria al compositore. Protagonisti di questo concerto sono Marco Angius e Mario Caroli. Angius è interprete raffinato e profondo, autore di letture lucide e appassionate al tempo stesso, sempre rivolte a "scolpire" il suono secondo una visione della musica fortemente influenzata dal pensiero del filosofo francese Gilles Deleuze. Caroli è ormai un'icona della musica d'oggi: non solo un prodigio di tecnica strabiliante, ma soprattutto un musicista di intelligenza non comune e un'intellettuale di prim'ordine.(Ivan Fedele)
Marco Angius, direttore d’orchestra e d’ensemble
Si è messo in luce con la prima mondiale di Studi per l’intonazione del mare di Salvatore Sciarrino, per cento flauti, cento sax e solisti (Stradivarius, 2000 e Kairos 2010).E’ stato invitato dall'Orchestra Sinfonica Nazionale della Rai di Torino, Muziekgebouw/Bimhuis di Amsterdam (Gaudeamus Music Week), Luxembourg Philarmonie e deSingel di Anversa (con l’Hermes Ensemble di cui è principale direttore ospite), Orchestra Sinfonica Giuseppe Verdi di Milano, Orchestre de Chambre de Lausanne, Biennale Musica di Venezia, I Pomeriggi Musicali, Warsaw Autumn Festival, Orchestra Sinfonica di Lecce, Ars Musica di Bruxelles, Teatro La Filature di Mulhouse, Teatro Lirico di Cagliari, Teatro Lirico Belli di Spoleto (Obra maestra di Giovanni Mancuso, Premio Orpheus 2007), Suono Italiano per l’Europa e Accademia Filarmonica Romana (Le marteau sans maitre di Boulez), Traiettorie di Parma, Istituzione Universitaria dei Concerti. E’ fondatore e direttore musicale dell’ensemble Algoritmo, col quale ha ottenuto il Premio del Disco Amadeus 2007 per la migliore incisione dell’anno (Mixtim di Ivan Fedele, Stradivarius, in co-produzione con Rai/Radio3); ha inciso Rot di Domenico Guaccero (Die Schachtel) e Rotativa di Giacinto Scelsi (Stradivarius). Con Algoritmo ha realizzato Laborintus II e Canticum Novissimi Testamenti di Berio (Parco della Musica di Roma), Concerti Euroradio (Rai-Radio3), Quaderno di strada di Sciarrino (Warsaw Autumn Festival e NYYD di Tallinn), Globe Theatre di Giorgio Battistelli (Teatro Comunale di Modena e Dissonanzen di Napoli). Marco Angius è autore di una monografia sull’opera di Salvatore Sciarrino (Come avvicinare il silenzio, Rai Eri, 2007) e di numerosi scritti sulla musica contemporanea tradotti in varie lingue (Salzburger Festspiele 2008, Electa, Musica/Realtà). Un altro volume sull’opera di Ivan Fedele è in corso di stampa per le edizioni Suvini Zerboni. Nella ricca discografia in uscita si segnalano Mosaique di Ivan Fedele per Stradivarius (con l’Orchestra Sinfonica Nazionale della Rai), e Capt-actions, sempre di Fedele, per Neos; Le stagioni artificiali di Sciarrino (per Kairos di Vienna), Omaggio a Sei Shonagon di Luca Mosca (Vdm records), Manhattan bridge di Martino Traversa ancora per Neos. Dal 2008 dirige i concerti finali dei corsi di composizione presso l’Accademia Nazionale di Santa Cecilia, istituzione con la quale collabora, dal 2010, per i corsi di alto perfezionamento. Tra i prossimi impegni, un nuovo allestimento di Luci mie traditrici di Sciarrino, un ritratto monografico di Hugues Dufourt per Milano Musica, la rassegna Contemporary di Torino con l’Orchestra Sinfonica Nazionale della Rai.
Mario Caroli, flauto
Comincia a studiare flauto all'età di 14 anni e ottiene il suo diploma di solista a 19. Studia con Annamaria Morini e riceve una profonda influenza da Manuela Wiesler. E' laureto in filosofia, con una tesi su "L'Anticristo" di Nietzsche A 22 anni, vince il prestigioso premio internazionale "Kranichstein" a Darmstadt. Inizia così un'importante carriera che l'ha rivelato come uno dei principali solisti della sua generazione. La concezione dei programmi e l'ampiezza del repertorio dimostrano un approccio singolare ed autentico alla professione, così come una personalità musicale ricca e complessa. Passando con grande naturalezza dalla musica antica a quella contemporanea, egli rifiuta la specializzazione e fa dimenticare tutti i luoghi comuni legati al proprio strumento. E' forse grazie a questa flessibilità che le sue esibizioni: il suo recital di debutto al Concertgebouw di Amsterdam fu concluso da una standing ovation. Mario Caroli appare regolarmente nelle più grandi sale da concerto del mondo, comprese la Philharmonie di Berlino e Colonia, il Concertgebouw di Amsterdam, la Herkulessaal di Monaco, il Konzerthaus di Vienna, la Royal Festival Hall di Londra, il Théâtre du Châtelet e l'Opéra Garnier a Parigi, il Lincoln Center de New York (nel ciclo "Grandi interpreti"), la Suntory Hall, la Oji Hall e l'Opera House di Tokyo o ancora il Palais des Beaux Arts di Bruxelles.Ha suonato praticamente tutti i concerti per flauto –da Vivaldi a oggi- con la Philharmonia Orchestra di Londra, l'Orchestra Sinfonica Nazionale della RAI, l'Orchestra Nazionale del Belgio, l'Orchestra Nazionale d'Islanda, le Orchestre della WDR e della SWR, i Bayerische Rundfunk, la Tokyo Sinfonietta, l'Orchestra de 'I Pomeriggi Musical' di Milano, le Orchestre drei Teatri d'Opera di Cagliari, Stoccarda, Rouen, Verona, les Percussions de Strasbourg, l'Ensemble Contrechamps di Ginevra, l'Ensemble Algoritmo di Roma, i Neue Vocalsolisten Stuttgart e la Schola Heidelberg, sotto la direzione di Pierre Boulez, Peter Eötvös, Heinz Holliger, Lothar Koenigs, Christian Mandeal, Kazushi Ono, Pascal Rophé, Oswald Sallaberger.La sua discografia conta oggi una trentina di titoli, ed ha ottenuto i più alti premi da parte della critica internazionale: Diapason d'or, Recommandé par Répertoire, Coup de Coeur dell'Académie Charles Cros, "A!" (Anaclase), "Eccezionale!" (Musica), "Best recording of the year" (Musicweb international), Prix Amadeux per la migliore incisione di musica contemporanea. Suoi concerti, interviste e ritratti sono diffusi dalle Radio più importanti del mondo. Mario Caroli è invitato da Università e Conservatori quali l'Università di Harvard a Cambridge (FROMM-residency 2008), la Northwestern University a Chicago, l'Universita del Minnesota a Minneapolis, Toho College (Tokyo), Sibelius Academy (Helsinki), Centre Acantehs (Paris), i Conservatori Superiori di Parigi, Ginevra, Vienna, Stoccarda, madrid, San Sebastian, Karlsruhe, Lipsia… Insegna flauto in Francia, nei cicli superiori del Conservatorio di Strasburgo, dove vive, e in Svizzera, al Conservatorio Superiore di Lugano. Mario suona un flauto Miyazawa di platino.
BIGLIETTI: Interi: da 17.00 € a 9.50 € (+ prevendita);
Ridotti: da 13.50 € a 7.50 (+ prevendita)
Informazioni per il Pubblico: Teatro Dal Verme – Via San Giovanni Sul Muro, 2 MilanoTel 02 87905