“SOU DO MUNDO, SOU MINAS GERAIS”: A BRAZIL S/A, UN VIAGGIO NEL CUORE DELLA TRADIZIONE BRASILIANA

Design e fashion si intrecciano con le tematiche dello sviluppo sostenibile, cuore pulsante di Expo 2015, nella mostra “Sou do mundo, sou Minas Gerais”. Il progetto, pensato e realizzato come uno spazio artistico multidisciplinare, rientra nell’ambito delle iniziative di Brazil S/A, l’appuntamento con il design brasiliano ospitato, da questa edizione, dalla mostra evento “ENERGY FOR CREATIVITY” negli spazi della Statale di Milano, dal 14 aprile al 24 maggio 2015.

 

“Sou do mundo, sou Minas Gerais” riunisce una serie di creazioni di stilisti, designers e artisti che, attraverso le opere in mostra, offrono un ritratto della cultura, della tradizione e dei valori brasiliani e dipingono, in particolare, la realtà dello stato di Minas Gerais, il secondo stato più popoloso del Brasile, famoso per la produzione del caffè ma anche per l’arte e l’architettura coloniale.

 

Tra i pezzi in mostra, si trovano le stampe della rassegna “Brazilian Treasures“, realizzate su tessuti biodegradabili, vestiti e persino su mobili e pezzi di arredo, tra cui ad esempio Poggo di Mac Móveis.L’installazione accosta mezzi espressivi e linguaggi differenti per dare voce a una rappresentazione a tutto tondo del Brasile e delle sue mille sfumature.

 

 
Molteplici le ispirazioni che prendono vita attraverso i colori, le forme e i tessuti su cui si animano le stampe: Tereza Santos, artista e curatrice del progetto, sceglie ad esempio di rendere omaggio a una vera icona della tradizione brasiliana come il pan di zucchero. 

Alla natura e alle sue bellezze si ispirano le stampe di Ange Taillandier, Constanza Pascolato, Renata Manso, Victor Dzenk e Kleber Matheus che si tingono dei colori forti e della vivacità della foresta brasiliana, mentre Patrícia Motta riproduce le atmosfere misteriose del Rio delle Amazzoni. Al camaleonte come metafora del cambiamento si rifà invece la stampa di Filipe Jardim.

L’energia e la carica vitale del popolo brasiliano e le atmosfere del Carnevale sono invece alla base dell’opera di Rita Lessa e Yassin Lahmar; Vanessa da Silva sceglie invece di esplorare la parte più melanconica e intimista dell’anima brasiliana, dando vita a un luogo ideale che nasce dal mix di ricordi e elementi immaginari.

 

Ma Brasile non è solo natura: Fábio Gurjão reinterpreta le forme concrete di Brasília, mentre Gustavo Greco sceglie l’immagine del “Viadotto” come simbolo della volontà di aprirsi e connettersi ad altri mondi.

 

La seconda parte di “Sou do mundo, sou Minas Gerais” si concentra sul mondo dell’arredo e ospita alcune creazioni di Olavo Machado Neto e Márcia Xavier: partendo dall’utilizzo del metallo, materia prima che abbonda nello stato di Minas Gerais, i due designers hanno voluto rendere omaggio al lungo viaggio che porta un materiale estratto nel cuore del Brasile a divenire base per la realizzazione di un oggetto artistico in un processo produttivo capace di unire tradizione artigianale e tecnologia.

 

La poltrona IDRA e le panchine ID e EGO, ideate da Olavo Machado Neto, fanno da ideale contorno all’installazione Prisma, una creazione in ferro, vetro e bottiglie di plastica piene d’acqua realizzata da Márcia Xavier. L’acqua gioca con le forme cilindriche delle bottiglie e crea effetti di luce sorprendenti, che moltiplicano lo spazio e ridefiniscono linee e volumi.

 

Il progetto “Sou do mundo, sou Minas Gerais” nasce da un’iniziativa della Federazione delle Industrie dello stato di Minas Gerais (FIEMG), insieme ai settori moda, tessile e arredo con il supporto di SESI, MAC MÓVEIS, Santa Constância Weaving, Belo Horizonte City Hall e Dom Cabral Foundation.