17 – 29 marzo | Sala Shakespeare
LE NUVOLE
di Aristofane
interpretato e diretto da Roberto Abbati, Paolo Bocelli, Cristina Cattellani, Laura Cleri,
Gigi Dall’Aglio, Luca Nucera, Tania Rocchetta, Marcello Vazzoler
musiche Alessandro Nidi, luci Luca Bronzo, costumi Emanuela Dall’Aglio
produzione Fondazione Teatro Due
Ancora una commedia classica e ancora Aristofane per l’Ensemble Stabile Attori di Fondazione Teatro Due, che prosegue il confronto con il padre del teatro occidentale per interrogare il passato e scandagliare il presente: dopo Le rane del 2010 è il momento de Le nuvole, diretto e interpretato dall’Ensemble.
Con la cultura si mangia? È la domanda degli ultimi anni, con cui la riflessione politica sul ruolo del pensiero, dell’arte e dell’intelletto nella nostra società, in questo momento di difficile crisi economica e sociale, ha raggiunto il livello più infimo. Ne Le rane ci s’interrogava sulla funzione salvifica dell’arte e della poesia nella vita della polis; ora Le nuvole segnano un nuovo passo nel repertorio dell’Ensemble basato sui classici, nella convinzione che il teatro eterno scritto dai padri della scena sappia porre le giuste domande e abbia in sé molte risposte ai dubbi che il nostro presente suscita, con poesia e lieve, divertente profondità.
«Le nuvole parlano di un tema che ci è molto caro e che è molto vivo nella nostra contemporaneità: il senso e l’importanza del dibattuto culturale all’interno di una società in crisi”, spiega Gigi Dall’Aglio e prosegue: “Strepsiade e con lui suo figlio Filippide fanno parte di quella categoria di persone che hanno l’arroganza della propria ignoranza, che si sentono in diritto di proclamare senza alcuna vergogna che la cultura serve solo a soddisfare i propri bisogni, monetari s’intende. Le nuvole dunque è uno spettacolo che smaschera chi ha questo atteggiamento, che sfocia spesso nella violenza. Il tormentone di Strepsiade è: se con la cultura uno paga i debiti, allora viva la cultura! Ma verrà smentito».
In questa riflessione ironica e divertente sulle armi di persuasione di massa, sulla forza che le parole acquistano quando volte a fini non meritevoli, l’Ensemble conduce il pubblico in un percorso “on the road” verso la verità, che scopriremo mutevole e soggettiva. In scena giunge un carrozzone di comici, che catturerà il pubblico in un gioco meta-teatrale, in cui ciascun personaggio per essere vero, è falso: in fondo si è nel luogo della menzogna necessaria, della falsità per eccellenza, il teatro, in cui la verità diviene più vera del vero.
La scena è lo specchio della platea; gli attori sono lo specchio del pubblico, cantano i guitti dal palco, e ancora una volta la città è interpellata, invitata a riflettere su cosa sia questa strana cosa chiamata pensiero, chiamata desiderio.
Sì: Aristofane “nostro contemporaneo”. Veloce, scoppiettante di trovate e intelligente comicità Le nuvole. Il filtro del presente viene utilizzato con apparente naturalezza, una speciale allegria canzonatoria – anche se attraversata da una sorta di malinconica resa (così ridotto ormai il mondo della cultura? A lasciarsi comprare per fini disonesti?) – realizzata per improvvisazioni e montaggi tra testo originario e interpretazioni legate alla consapevolezza dei nostri giorni, al plurale la firma della regia, nata dallo stesso gruppo degli attori in scena, Roberto Abbati, Paolo Bocelli, Cristina Cattellani, Laura Cleri, Gigi Dall’Aglio, Luca Nucera, Tania Rocchetta, Marcello Vazzoler. Esilaranti in particolare tutti i caratteri meta-teatrali. Una bella partecipazione da parte del pubblico, tante risate e lunghi gli applausi.
Valeria Ottolenghi, Gazzetta di Parma
________________________________________________________________________Elfo Puccini sala Shakespeare, corso Buenos Aires 33, Milano – Feriali ore 21:00, festivi ore 16:30 – Intero 30.50 € – Ridotto giovani/anziani 16 € – Martedì 20 € – Info e prenotazioni: tel. 02.0066.06.06, www.elfo.org
