Salotti del Gusto presenta: I Produttori Protagonisti

Una panoramica sui produttori protagonisti dell’evento Salotti del Gusto del 25 e 26 aprile.
Folta la presenza dei distretti della Toscana; dal distretto del Carmignano, presente con il Consorzio di Tutela dei Vini di Carmignano che unisce i migliori produttori del prestigioso distretto Mediceo, rappresentato all’evento anche dai vini e oli della Fattoria di Artimino, la Tenuta Cantagallo – Le Farnete e TerreaMano Fattoria Bacchereto.
Si degusteranno i vini de Il Marroneto e Le Potazzine dalla terra del Montalcino, quelli del territorio del Parco Naturale della Val d’Orcia di Sasso di Sole, i vini della storica azienda chiantigiana Ruffino, quelli della costa toscana del Podere La Regola di Riparbella, i vini l’azienda OT Wine di Oliviero Toscani, quelli dell’Associazione Biodinamici Toscani con il Podere Casaccia, Fattorie Montanine, Az. Agr. Poggio Secco, Az. Agr. Fornace, e i Liquori Morelli dell'Antica Grapperia Toscana.
Tra gli oli, presente il Frantoio di Santa Tea del 1426, il più antico frantoio italiano, con 54.000 olivi in toscana tutti da agricoltura biologica e la sua selezione di 12 oli extra vergine dal Grand Cru Profumo d’Oliva al Laudemio, la prestigiosa gamma di oli salutari, con la linea di prodotti di bellezza famosa anche in Giappone dell’azienda agricola Buonamici, la selezione di oli dell’azienda agricola Il Cavallino, e quelli e l’azienda agricola Paiatici, recentemente vincitrice della Gold Medal al concorso di Tokio.
Tra i dolci toscani, i cantucci di Prato dell’Antico Biscottificio Mattei, le marmellate dell’az. agricola Santamaria, i cheese cake della pasticceria Centofiori.
Completano il parterre regionale alcune ‘chicche’ selezionate dall’Associazione culturale ArKiWine di Elena Maria Petrini, attiva da anni nella promozione dell’identità del patrimonio toscano: i vini affinati nelle giare di terracotta dell'Azienda Mulini di Segalari di Castagneto Carducci, nel territorio di Bolgheri, l’azienda agricola a coltivazione biologica Le Capanne di Gabriele Mazzeschi, con i pregiati oli, vini e ortaggi tra cui il famoso farro. Il Gigiò Sangiovese di Poggio La Noce, a Fiesole, la produzione biologica di vini e olio extravergine della Fattoria di Poggiopiano, di proprietà della famiglia Galardi da tre generazioni; il Chianti biologico di Tenuta Maiano e il Chianti della Tenuta Moriano di Montespertoli, l’aziende Paiatici 1300. Il laboratorio di confetture e conserve artigianali Dolceverde e le delizie al peperoncino naturali di Peperita.
Diamo ora un’occhiata al resto dell’Italia; arrivano dall’Umbria gli oli ‘estremi’ Marfuga Dop e il Sagrantino di Montefalco dell'Azienda Le Cimate. L'unico Pinot Nero delle alture abruzzesi è firmato Vigne di More, già leader del Circuito con il pregiato zafferano, mentre il Verdicchio delle Marche è di Vallerosa Bonci a Cupramontana. Dal Veneto l'olio delle terre vulcaniche e calcaree Terre Bianche e il Prosecco della Valdobbiadene Cà Piadera. Dalla Val d’Illasi, arrivano autentiche chicche; Garbole, boutique winery che produce Valpolicella Superiore, Amarone e Recioto, e che presenterà in anteprima a Salotti del Gusto Days la nuova etichetta, punta di
diamante dell’azienda, in uscita nel 2014; dal cuore di una tipica località di Cellore d'Illasi, nell’Est Veronese, i pregiati vini dell'Azienda Ferragù; la produzione di nicchia dell’artigiano del vino Ernesto Ruffo con i suoi Amarone, Valpolicella, Basaltico e Fior di Basaltico. Dalle montagne trentine si brinda con le bollicine della prestigiosa azienda Ferrari e della storica Letrari, che con oltre 50 anni di esperienza continua a scrivere la favola del perlage dorato Trentodoc. Dalle Dolomiti anche il laboratorio artigianale dei liquori e degli infusi naturali L’Ones, nato dalla passione del Sommelier di Malga Panna Massimo Donei. Una nota spiccata arriva dalla terra trentina della Valbona e dal giovane produttore Giulio Larcher ed il suo ricercato Pinot nero dei vigneti d’altura della Tenuta Maso Corno; e ancora dal distretto la prestigiosa azienda di nicchia dei Fratelli Cesconi a Pressano. Dal Friuli il Pinot Grigio e la Malvasia di Ronco del Gelso, la selezione di vini Bastianich. Dalla Lombardia le bollicine Pop di 1701 Franciacorta e le 6 varietà dell’azienda La Fiorita. L’ambizioso Lugana Doc dell’azienda agricola Bulgarini, oro delle sinuose colline moreniche del Garda; e ancora Ca’ di Frara, con Riesling e Pinot Nero premiati come Eccellenze 2014 e i prestigiosi vini di Fattoria Olmo Antico.
Dalla Valcalepio, la piccola Bordeaux della Lombardia, i vini di Tenuta Le Mojole e La Rocchetta. Dall’Emilia Romagna il Parmigiano Reggiano fino a 120 mesi di stagionatura Malandrone 1477. Dal Piemonte la Barbera e l’inconfondibile Timorasso di Cascina I Carpini; dal cuore del Gavi, i vini dell'azienda agricola biodinamica La Raia e il Cru Canova dell'Azienda Ressia, con il noto Barbaresco ed il particolare e raro Moscato secco. Dalla Val d’Aosta, l’azienda La Source, dalla Liguria i vini della viticoltura eroica della Tenuta Maffone.
Direttamente dalla Capitale il Pastificio Lagano, e sempre nel Lazio le delizie con le nocciole di Sapori di Ieri e i vini dell'agro pontino di Casale del Giglio. Dalla Basilicata, le etichette di Mario Bisceglia con la punta di diamante dell’Aglianico del Vulture. Dalla Campania le dolci creazioni della Pasticceria Stella, gli inconfondibili vini del territorio delle aziende Tenuta Scuotto di Avellino e Villa Matilde, in Irpinia. Dalla Puglia l’Associazione DeGusto Salento che riunisce produttori di eccellenza di Negroamaro, il vignaiuolo indipendente Franco di Filippo, con il Moscato di Trani Passito e la nuova sfida del metodo classico da base passito, brut e pas dosè, e Lunarossa Vini e Passione di Giffoni Valle Piana, sui monti Picentini. Dalla Calabria il pregiato Cirò di Senatore Vini e la selezione di creme al peperoncino di Suriano. Dalla Sicilia il profumo delle uve negroamaro di Principe Ibleo, dalla Sardegna i vini biologici della Cantina Giovanni Montisci.
Non può mancare il caffè, tostato secondo la tradizione da Albeto Trabatti, nel laboratorio decennale di Ferrara, Penazzi 1926.