"Leonardo da Vinci. L'uomo universale" | Venezia, Gallerie dell'Accademia
Presentazione 28 Agosto 2013 ore 12.00
Sala XXIII ex Chiesa della Carità
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Dal 29 agosto al 1 dicembre 2013
alle veneziane Gallerie dell’Accademia
LEONARDO DA VINCI
L’UOMO UNIVERSALE
Dopo trent’anni riuniti gli studi più importanti di Leonardo
Dal 29 agosto fino al 1 dicembre 2013 la Soprintendenza Speciale per il Patrimonio Storico
Artistico ed Etnoantropologico e per il Polo Museale della città di Venezia e dei comuni
della Gronda lagunare, diretta da Giovanna Damiani, presenta la mostra “Leonardo Da
Vinci. L’Uomo universale” alle Gallerie dell’Accademia di Venezia, organizzata da
MondoMostre e a cura del Direttore del Gabinetto dei Disegni Annalisa Perissa. Per la
prima volta, dopo trent’anni – l’ultima è stata nel lontano 1980 – avremo l’occasione di
vedere esposto l’intero fondo di eccezionali fogli autografi del maestro di Vinci, conservato
nella raccolta grafica delle veneziane Gallerie dell’Accademia dal 1822, 25 opere grafiche di
norma mai visibili al pubblico. Accanto a questo nucleo straordinario vengono affiancati altri
27 preziosi fogli, prestigiosi prestiti di musei italiani, presenti con la Biblioteca Reale di
Torino, gli Uffizi di Firenze, la Galleria Nazionale di Parma, ed internazionali, dalle maggiori
raccolte straniere: le collezioni Reali di Windsor Castle, il British Museum di Londra, il
Musée du Louvre, l’Ashmolean Museum di Oxford.
Una mostra imperdibile che si può ammirare una sola volta in una generazione. Per un
motivo oggettivo: i disegni, prima e dopo l’esposizione pubblica devono necessariamente
ritornare, per molti anni, al buio assoluto dei caveaux climatizzati nei quali sono
opportunamente custoditi. E’ una regola imposta dalla priorità che deve essere giustamente
data alla conservazione di opere fragilissime e preziosissime.
In mostra, nella sezione dedicata agli Studi di proporzioni, il celeberrimo studio noto come
Uomo Vitruviano, superba compenetrazione tra arte e scienza, risultato di una sintesi
insuperata di rappresentazione armonica, assurto a simbolo di perfezione classica del corpo e
della mente, umana e divina, di un microcosmo a misura umana che è il riflesso del cosmo
intero. Accanto due eccezionali studi di proporzioni del corpo umano – che non vedevamo
insieme dal 1992 – uno proveniente dalle collezioni reali di Windsor e l’altro dalla Biblioteca
Reale di Torino.
La sezione che apre la mostra è quella della Botanica, dove accanto allo splendido “foglio di
fiori” delle Gallerie dell’Accademia troviamo, il cosiddetto “foglio tema”, prestito importante
delle collezioni reali di Windsor, dove Leonardo disegna nello stesso foglio tre specie
botaniche, progetti di studi geometrici, ritratti di uomini e nuvole. Il foglio tema, così definito
da Carlo Pedretti, è il disegno che inizia la mostra e ci abitua subito al linguaggio
leonardiano, che condensa in un solo foglio più pensieri, inseguendo i vari piani d’indagine della mente. Per aiutarci ad entrare nell’unitarietà e nella straordinarietà del pensiero di
Leonardo i disegni in mostra saranno esposti tutti sia nel recto che nel verso, grazie anche ai
prestatori che hanno concesso questa possibilità.
Nella sezione dedicata alla Battaglia di Anghiari verrà ricostruita la storia dell’affresco che
Leonardo aveva dipinto per il Salone dei Cinquecento di Firenze, attraverso l’esposizione di
10 disegni preparatori più una copia pittorica, la Lotta per lo stendardo, proveniente dalla
Galleria degli Uffizi. I disegni con pochi tratti ci restituiscono la mischia dei combattenti, un
groviglio di uomini e cavalli dove si intravede anche il fumo della battaglia.
Nella sezione Leonardo e la Francia saranno invece affiancati due bellissimi fogli, le cosiddette
Danzatrici della collezione veneziana, due figure femminili panneggiate che danzano con veli
e drappi, e la famosa Pointing Lady di Windsor. Anche questi fogli non sono stati più
accostati dal 1992. Questa sezione ci racconta un aspetto di Leonardo poco noto, quello di
organizzatore di feste alle corti, a cominciare dalla corte di Ludovico il Moro nel periodo
milanese fino al periodo francese.
Altro aspetto abbastanza sconosciuto nell’immaginario collettivo quando si pensa a
Leonardo è quello delle armi. In mostra una sezione sarà dedicata a questa tematica e ci
presenterà il Maestro come grande progettista di armi e ingegnere militare. Verranno esposti
per l’occasione gli studi dei “carri falcati” provenienti da Torino, vero e proprio prototipo del
carro armato, accanto agli “studi di armi e combattenti” delle Gallerie di Venezia e ai “progetti
di armi” del Louvre. Armi immaginarie a punta, lance, catapulte, strumenti per le battaglie
che Leonardo sapeva che i suoi committenti avrebbero dovuto affrontare. Questo ci dice che
raramente Leonardo si presentava alle corti come pittore, molto più facilmente si proponeva
come ingegnere, musico, costruttore d’armi, progettista, organizzatore di feste.
I disegni del fondo veneziano, il più consistente in Italia tra quelli pubblici che custodiscono
grafica leonardiana, rappresentano un excursus che, partendo dal 1478 al 1516, documenta
tutto l’arco della produzione artistica e delle sue ricerche scientifiche, con studi di
proporzione, natura, armi, guerre, ottica, architettura, fisica, meccanica e disegni preparatori
per dipinti: la Natività, l’Ultima Cena, il Cristo portacroce e la Sant’Anna, tutte superbe prove
grafiche importanti per la comprensione della sua enorme e straordinaria produzione
artistica.
L’ampia rassegna di ben 52 straordinarie prove grafiche di Leonardo è ampliata da una
decina di volumi originali a stampa, a documentazione delle fonti storiche del sapere
leonardiano, e da una sezione di grande interesse dedicata all’eredità di Leonardo in
Lombardia, documentata da una trentina di disegni della collezione veneziana di allievi,
Cesare da Sesto, Giovan Agostino da Lodi, Francesco Melzi, Andrea Solario tra gli altri, che
tanto hanno contribuito al diffondersi dell’opera del maestro e alla conoscenza del suo
pensiero, apportando un contributo fondamentale al crearsi fin dal XVI secolo del mito di
Leonardo. E al suo diffondersi danno un importante contributo anche le incisioni,
fondamentale strumento grafico di documentazione e ampia divulgazione, esposte in una
mirata selezione. Il catalogo dell’esposizione, a cura di Annalisa Perissa, sarà edito da Giunti,
e illustrerà i vari momenti del processo creativo dell’artista, con saggi dei maggiori studiosi
leonardiani.