Zhong Biao
The Universe of Unreality: Zhong Biao’s Visions
a cura di Gary G. Xu
1° Giugno – 27 Ottobre 2013
Chiesa di Santa Maria della Visitazione – Venezia
Evento in occasione della 55a Biennale di Venezia
The Universe of Unreality: Zhong Biao’s Visions è un progetto espositivo multimediale dell’artista cinese Zhong Biao (1968), sponsorizzato dal Today Art Museum di Bejing e da Winshare Museum di Chengdu, presentato in un’insolita cornice come la Cinquesentesca Chiesa di Santa Maria della Visitazione alle Zattere, in occasione della 55a Biennale di Venezia.
La personale dell’artista cinese rappresenta la terza e più ampia parte di una trilogia che comprende il lavoro esposto nel 2010 nella colletiva ‘Embrace!’ al Denver Art Museum in Colorado (USA), e nel progetto multimediale ‘For the Future’, esposto nello stesso anno allo Shanghai’s Z-Art Center.
L’installazione presentata a Venezia è una sintesi della poetica tradizionale di Zhong Biao che si confronta con tematiche universali come l’infinita energia che regola l’Universo e che influenza le nostre vite, l’idea di spiritualità intesa come connessione universale tra spirito e vita, e l’insieme di caso e ineluttabilità che coinvolge la nostra esistenza. Tutti questi motivi si intrecciano in uno straordinario fluire di immagini che caratterizza l’opera di Biao, e diventano spesso il mezzo per muovere critiche o sviuppare considerazioni su diversi eventi contemporanei. Dal consumismo ormai ovunque diffuso, all’atmosfera politica in Cina, dal trasferimento politico e amministrativo di Hong Kong alla Repubblica Popolare Cinese, ai Giochi Olimpici a Pechino, il ricco catalogo iconografico dell’artista è una riflessione in particolare sulle nuove realtà contemporanee del suo Paese. Considerando questi eventi passati o in corso, Zhong Biao punta l’attenzione sul fatto che molti aspetti della vita sono esclusi dalla realtà comunemente intesa, perché non chiaramente comprensibili e spesso imperscrutabili. Eventi che vengono definiti come irrealtà, ispirandosi allo stesso concetto espresso nei testi dello scrittore argentino Jorge Louis Borges, nei quali questo tema non fa propriamente riferimento a qualcosa di irreale, ma piuttosto a qualcosa di difficilmente comprensibile o al quale non riuscire a dare un significato, pieno di contraddizioni.
Utilizzando pittura, installazione, video e suoni, Zhong Biao indaga il legame tra realtà ed energia del cosmo, rappresentando temi e concetti universali con una personale, inedita ‘cosmologia’, che si ispira a quella antica più tradizionale della cultura cinese.
L’artista si rivolge appunto alla ricerca di un ‘universo di irrealtà’, con l’installazione di tele che sono completamente connesse con lo spazio del luogo storico scelto per la mostra a Venezia. L’entrata della chiesa è fiancheggiata su entrambi i lati da pannelli con disegni in bianco e nero, schizzi dei lavori poi dipinti, intitolati Rivelazioni. Le 33 cornici vuote installate sopra i disegni continui, sembrano indicare vie d’accesso verso future possibilità, ricollegandosi con gli affreschi della cupola in tutto il loro significato storico, e diventando così parte integrante dell'installazione.
Il grande dipinto fuori scala Light Years è posto al centro della navata principale, in modo da essere idealmente più vicino e quindi in un dialogo ideale con le tele antiche disposte negli altari delle cappelle. I soggetti raffigurati negli acrilici di Zhong Biao sono sovente immagini di luci che appaiono originate da masse di energia e corpi che sembrano andare alla deriva, disposti sulla tela con un accorgimento compositivo che unisce tecnologie telescopiche moderne all’immaginazione artistica. L’installazione di grandi dimensioni posta più in alto è realizzata con oltre 60 dipinti che scendono dal soffitto e sono disposti su una struttura montata dentro la cappella principale della chiesa, nei quali il tempo è congelato negli attimi rappresentati.
Un video infine girato in Tibet è proiettato all’interno della cupola, e rappresenta il cielo incontaminato del Paese ripreso in un arco di tempo di 24 ore e concentrato in un video della durata di una sola ora. E’ chiaramente visibile la Via Lattea, come se la cupola della chiesa fosse aperta sul cielo. E il globo celeste dorato posto più un basso sulla cima del tabernacolo, sembra voler simbolicamente rivelare la cosmologia dell’antica tradizione cinese.
In occasione della mostra l'artista cinese ha collaborato con Moleskine, creando un taccuino Moleskine Special Edition. Sulla fascetta di chiusura è immortalata una riproduzione della sua opera più emblematica Mirage, un dipinto monumentale di 4 per
Zhong Biao (1968, Chongqing, Sichuan) è uno dei principali rappresentanti della generazione di artisti cinesi degli anni Sessanta, tra i più visionari dal punto di vista compositivo, in grado di catturare i principali aspetti dei cambiamenti che stanno avvenendo nella Cina contemporanea.
Nel
Gary G. Xu è un professore, curatore e giornalista free lance di origine cinese nato a Nanjing, che vive negli Stati Uniti, dove è Capo del Dipartimento di Lingue e Culture dell’East Asia, all’Università dell’Illinois Urbana-Champaign.
Come teorico e curato ha scritto numerosi contributi su arte, cinema e letteratura cinese, oltre ad aver curato diverse esposizioni nel suo paese, tra le quali Looking Awry: The Unconscious in Contemporary Chinese Art, Iberia Center for Contemporary Art, Beijing e Thermalux: Yang Maoyuan’s Paintings, Ping Gallery, Beijing (2012), Shanghai Style: Xue Song, Singapore Museum of Contemporary Art (2013).
Today Art Museum fondato nel
Zhong Biao
The Universe of Unreality: Zhong Biao’s Visions
1° Giugno – 27 Ottobre 2013
Chiesa di Santa Maria della Visitazione
Fondamenta delle Zattere 919 – Venezia (di fronte alla fermata del vaporetto Zattere)
Orari di apertura: tutti i giorni ore 11-19, Lunedì chiuso
Sponsor
Today Art Museum, Bejing
Winshare Museum, Chengdu
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