A cinquant’anni dalla fondazione del suo studio associato nel cuore di Milano, in piazza Meda, a un passo dal Duomo e dalla Scala, Giuseppe Bernoni, classe 1936, noto avvocato e dottore
commercialista, presidente del Consiglio nazionale dei dottori commercialisti negli anni ’90, in
questa biografia intreccia la sua storia personale e professionale con quella di una grande città
come Milano aperta al talento, alla voglia di fare, alla capacità imprenditoriale. Ed è così che Una
vita per la professione. Cinquant’anni di ricordi e incontri di un commercialista milanese,
(pagg. 200, euro 22,00, a cura di Gianni Fossati e Isidoro Trovato) che Mursia porta in libreria in
questi giorni, diventa un bilancio dove Bernoni ai numeri sostituisce, per una volta, i ricordi fuori e
dentro lo studio dove sono passati i protagonisti della storia di Milano e dell’intero Paese: da
Giorgio Ambrosoli ad Alberto Falck, da Roberto Mazzotta a Oliviero Nespoli, da Ulrico Hoepli a
Sergio Giunti, da Mariapia Garavaglia agli arcivescovi di Milano Carlo Maria Martini e Dionigi
Tettamanzi.


La storia di Bernoni che oggi dirige una realtà che coinvolge un centinaio di persone ed è inserita
in un network internazionale, è la storia di un ragazzo nato in una famiglia di modeste condizioni
che attraversa, incarnando al meglio quello stile meneghino fatto di competenza, eccellenza,
buonsenso e grande capacità di innovare, il dopoguerra, dove tutto era possibile ma niente era
facile, gli anni Sessanta dell’autunno caldo, gli anni di piombo, il decennio degli yuppies e della
città da bere, Tangentopoli, la Seconda Repubblica.
Lavorando di giorno e studiando di notte per laurearsi all’Università Cattolica, nel 1961 fonda il
primo studio associato di Milano, all’avanguardia rispetto ai tempi, tanto che la sua collega è una
donna. Le sue idee per rinnovare la figura e il ruolo del commercialista gli valgono una carriera
rapida all’interno dell’Ordine provinciale prima e poi nazionale, quindi della Fédération des Experts
Comptables Européens di Bruxelles. «Ci sono poche cose capaci di coinvolgere e al tempo stesso
travolgere un uomo come l’esercizio di una libera professione», scrive nella prefazione Claudio
Siciliotti, attuale presidente del Consiglio nazionale dei dottori commercialisti: «quella di Bernoni è
una testimonianza perfetta di quanto passione e quanto entusiasmo possano accompagnarsi
all’esercizio della nostra professione. Una testimonianza che potrà essere utile e interessante sia
per coloro che vogliono capire dall’esterno quali siano le molle emozionali che trasformano un
lavoro in passione, sia per coloro che vogliono recuperare dall’interno la capacità di vivere il
proprio lavoro con passione».
Il libro è stato presentato l Circolo della stampa di Milano



Gianni Fossati, nato a Massa nel 1941, vive e lavora a Milano. Giornalista free lance collabora a
quotidiani, periodici e programmi televisivi. Già docente all’Alta Scuola in Media e Comunicazione
dell’Università Cattolica di Milano è responsabile del servizio stampa e comunicazione del Corpo
Consolare di Milano e della Lombardia.
Isidoro Trovato, siciliano, nato nel 1970, è laureato in Lettere classiche e vive a Milano.
Professionista dal 1998, ha lavorato come autore televisivo. È un giornalista economico del
«Corriere della Sera»: scrive di imprese, lavoro e mondo professionale.