Spazio Tadini Milano

Soldi d’artista

Dal 6 dicembre al 21 gennaio

INAUGURAZIONE IL 6 DICEMBRE ALLE ORE 16

Spazio Tadini, via Jommelli, 24 – Milano

Orari: da martedì a sabato dalle 15.30 alle 19 –

 nel mese di dicembre aperto anche domenica.

Un insieme di artisti conia nuove monete e banconote per restituire al denaro il valore originario di strumento e risultato del lavoro creativo dell’uomo. Un’iniziativa che coinvolge le realtà culturali del territorio per sensibilizzare l’opinione pubblica sul valore della cultura, dell’arte, della danza, del teatro e della musica che oggi vivono una crisi del settore senza precedenti. Il ricavato della vendita dei soldi coniati dagli artisti è destinato a sostenere i progetti culturali degli aderenti all’iniziativa.

 

Mentre a New York gli artisti scendono in piazza per la manifestazione Occupy Waal Street e oggi centinaia di italiani, in particolare giovani, sfilano nelle piazze romane come Indignados, un gruppo di artisti pone l’accento sul valore dei soldi e della cultura.

Dal 6 dicembre al 21 gennaio Spazio Tadini esporrà monete e banconote coniate da artisti. Durante l’esposizione produrrà multipli dalle matrici trasformando l’associazione in una “zecca” dove il valore dei soldi è dato solo ed esclusivamente dal lavoro creativo dell’artista/uomo.

I tagli pubblici alla cultura e la ridotta capacità d’acquisto delle famiglie gettano in sofferenza il settore artistico. Il risultato è un impoverimento anche di “ricette anticrisi” che inficiano l’umore delle persone, la loro capacità di trovare soluzioni creative, di sognare, di ideare. La mostra “Soldi” non urla nelle piazze, né vuole avvicinarsi alla volgarità sociale catturata da Cattelan e fatta monumento in Piazza Affari, ma semplicemente invogliare le persone ad attribuire un valore alla creatività, alle idee, alle persone, prima ancora che ai soldi. Il ricavato di vendite e offerte ricevute per i Soldi d’artista è un gesto di recupero del valore umano nel processo di produzione e un piccolo contributo/aiuto al mondo dell’arte e della cultura.

I teatri, le associazioni culturali e gli artisti interessati a partecipare potranno trovare contatti e informazioni su www.spaziotadini.it.

 

“Orione come metafora"

 Arte e Astrofisica: il linguaggio comune

 

Spazio Tadini, via Jommelli, 24 – Milano

dal 6 dicembre 2011 al 21 gennaio 2012

 

Inaugurazione

 

Martedì 6 dicembre, vernissage ore 18.00.

Spazio Tadini, via Jommelli 24, Milano

 

Interverrà Gierut scrittore e critico d’arte

 

 

La mostra personale di Gioni David Parra, Orione come metafora, comprende dipinti, sculture e una istallazione dal forte simbolismo spaziale. Raccoglie le opere più significative dell’artista attorno a un tema che lo affascina da sempre e che alimenta il suo talento visionario: l’Uomo e l’Universo.

 

Il lavoro artistico di Parra invita l’osservatore ad abbandonare la visione antropocentrica del mondo, a cui si è prevalentemente legati, per invitarlo a guardare oltre, verso una dimensione del tempo che potrebbe essere passato o futuro – forse un eterno presente – e della materia che nel suo farsi e disfarsi, potrebbe appartenere a tutto o a nulla.

Galileo è per Parra un esempio, un modello di uomo che lotta per un suo convincimento e che riesce, nonostante tutto, a modificare la visione tolemaica del Mondo e dell’Universo in una visione copernicana. Con il suo dire e, con il suo fare, ha compiuto quella che ormai, nel vocabolario comune, rappresenta la cosiddetta “rivoluzione”, il cambiamento radicale del Pensiero.

 

I soggetti, così materici, raffigurati nelle tele di Parra possono essere quelli catturati attraverso un cannocchiale che guarda lontano nello spazio e coglie quel comporsi e muoversi della materia prima ancora di essere oggetto, prima ancora di essere corpo e forse, con esso, anche spirito o pensiero. Ma, quegli stessi oggetti, potrebbero tuttavia appartenere a un  mondo visto al microscopio, un microcosmo molecolare che è dentro l’essere vivente. L’aspetto straordinario è che quell’infinitamente grande e quell’infinitamente piccolo, sembrano essere la stessa cosa: tutto appare uguale. 

 

Nella mostra “Orione come metafora”, Parra enfatizza la stretta correlazione tra l’Universo e l’uomo. Orione è una delle costellazioni più visibili dalla Terra. Le ultime ricerche astronomiche hanno individuato 150 sistemi solari paralleli al nostro, in fase di costruzione. All’interno di Orione, così come sulla Terra si nasce, si vive e si muore attraverso incontri/scontri e continue metamorfosi. Noi osserviamo le stelle e ad esse attribuiamo figure, nomi, storie e trasferiamo fuori di noi paure, speranze e sogni, dunque Orione come metafora.

 

Questa mostra rappresenta un’interessante opportunità per approfondire la relazione tra l’uomo e l’Universo, tra arte e scienza. L’Osservatorio astronomico di Brera non ha voluto perdere questa opportunità e ha organizzato, in occasione della mostra, una tavola rotonda “Arte tra Cielo e Terra” .

Per info:

Spazio Tadini

Via Jommelli 24, Milano. Apertura dal martedì al sabato dalle 15.30 alle 19.00.

www.spaziotadini.it

Mail: ms@spaziotadini.it.

 

Organizzazione:

Studioarte36 di Emanuela Mattiuzzi

www.studioarte36.com

emanuela.mattiuzzi@studioarte36.com