Leandro Fossi. Un passo troppo lungo.

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È in libreria il nuovo romanzo di Leandro Fossi, Un passo troppo lungo, edito dalla casa editrice Robin Edizioni di Roma.

Leandro Fossi (marchigiano originario Fano, da tanti anni  residente a Milano) si è dedicato alla scrittura all’età di sessantaquattro per superare lo sconforto provocato da una grave malattia. Ha già pubblicato nel 2005 un romanzo, Fuga in Oriente, presentato alla fiera del libro di Torino, e nel 2006 la raccolta di racconti La casa degli zii.

Il nuovo romanzo è ambientato nel mondo della produzione e commercio illegale di armi e del denaro affidato ad alti tassi d’interesse a finanzieri con pochi scrupoli. La complessa vicenda si svolge tra iI capoluogo lombardo, Francia e Medio Oriente e vede sfilare sulla scena diversi protagonisti che, nascosti dietro ruoli Istituzionali di giudici, avvocati e rappresentanti sindacali, favoriscono operazioni poco pulite, affiancati da personaggi dal torbido passato e,

in effetti, trae spunto da un fatto di cronaca e narra le vicende di un "business man" senza scrupoli che pensa di realizzare l’affare della sua vita   L’operazione che ha ora per le mani è molto redditizia ma anche complessa: l’obiettivo è individ.uare e rilevare un’azienda lombarda, riconvertirne gli impianti e produrre clandestinamente delle centrifughe per l’arricchimento dell’uranio. Committente, mediante la mediazione di un mercante d’armi francese a livello internazionale, è un paese mediorientale.

Il romanzo è pieno di colpi di scena. La descrizione dei vari personaggi coinvolti, di cui alcuni insospettabili con ruoli istituzionali importanti, delle loro frequentazioni e delle motivazioni che stanno alla base dei loro comportamenti, rispecchia in modo efficace le ambiguità e la mancanza di valori che caratterizzano la realtà dei nostri giorni, un mondo ambiguo e senza valori  che "sporca" anche quel poco di buono che la vita offre, un mondo che non tiene conto dei sentimenti umani, un mondo ove l'onestà è un investimento che non dà ritorno…

Questi sono alcuni degli elementi presenti nella vicenda che l’autore ha voluto raccontare, affrontando per la prima volta un romanzo di pura invenzione che non s’ispirasse a esperienze personali e non contenesse, al contrario delle opere precedenti, riferimenti autobiografici.

Attraverso pagine dense di suspense, il lettore viene trascinato in un effetto domino che nella sua folle corsa si arresterà dopo aver provocato varie vittime. 

Andando contro corrente, l’autore ha voluto che i “cattivi” non facessero una bella fine, ma talvolta anche i “buoni” ci rimettono le penne.

Anna Canepa

 

Leandro Fossi, Un passo troppo lungo, Robin Edizioni, 2011, pagg. 249, euro 13,50