“LA STORIA E IL GUSTO” QUINTA GIORNATA NAZIONALE DEI LOCALI STORICI D’ITALIA

“LA STORIA E IL GUSTO”
QUINTA GIORNATA NAZIONALE DEI LOCALI STORICI D’ITALIA
PORTE APERTE SU TUTTO IL TERRITORIO PER DEGUSTAZIONI, MENU’ SPECIALI, VISITE GUIDATE.
Tutte le novità sull’edizione 2025: i luoghi, i locali, le iniziative, le storie e le grandi le specialità.

C’è tutta l’Italia nell’attesissimo evento che vede protagonisti i Locali Storici con il loro invito a partecipare alle visite speciali, alle degustazioni, ai menù dedicati e al racconto delle meravigliose storie che intrecciano gusto e storia.

L’appuntamento, organizzato dall’Associazione Locali Storici d’Italia, è nei 74 locali che partecipano a questa edizione: da nord a sud attraversando il territorio italiano alla scoperta, e questo è il tema di quest’anno, della storia e del gusto d’Italia, che meravigliosamente si intrecciano nei locali storici italiani. Hanno saputo conservare ricette antiche, preservare il gusto e la tradizione, offrire ospitalità, delizie e gesti d’amore a tutti gli avventori nel corso dei secoli salvaguardando memorie, sapori e gusto e donando, indubbiamente, anche il proprio contributo a quel tesoro che è la cucina italiana, oggi pronta per l’auspicabile nomina a Patrimonio Unesco.

De “La Cucina Italiana”, la rivista culto dell’alta cucina, è l’Ambasciatrice 2025/2026 dell’Associazione dei Locali Storici d’Italia, la Signora Maddalena Fossati Dondero, nominata per raccontare un altro brano di questa grande storia dei locali: l’innovazione, la contemporaneità, la capacità di offrire un servizio e un gusto impeccabili guardando al passato e rivoluzionando il presente.
Tutti gli eventi sono dettagliati nel sito dell’Associazione nell’ampia pagina dedicata alla rassegna di quest’anno.

L’invito ad esserci, a conoscersi, al racconto delle grandi storie e del gusto, delle infinite bontà e dei tanti segreti quest’anno attraversa LA VALLE D’AOSTA con L’Hotel Bellevue di Cogne (visita guidata) e il Caffè, Pasticceria e Ristorante Paolo Griffa al Caffè Nazionale di Aosta (visita guidata); IL PIEMONTE con i locali di Torino, Caffè San Carlo (visita guidata con degustazione), Grand Hotel Sitea (visita guidata e mostra per i 100 anni), Albergo Ristorante San Giors (visita guidata), Caffè Al Bicerin (visita guidata), Pasticceria Stratta (omaggio a tutti i visitatori), Ristorante Porto di Savona (Degustazione a pranzo e cena), Caffè Mulassano (visita guidata), Ristorante Del Cambio (visita guidata), Caffè Pasticceria Pfatisch Torino (sconti sulle consumazioni e visita al museo del cioccolato), Caffè Confetteria Abrate (visita guidata e degustazione); Pasticceria Roletti 1896 (visita guidata con degustazione) di San Giorgio Canavese (TO); Caffè Pasticceria Bonfante (visita guidata e degustazione) di Chivasso; Ristorante Bar Corona (visita guidata) di San Sebastiano Curone (AL); Caffè Pasticceria Barberis (degustazione) di Valenza (AL); Caffè Pasticceria Converso (visita guidata con degustazione) di Bra (CN); Caffè Pasticceria Grigolon (degustazione e omaggio ai visitatori) di Mondovì (CN); Cioccolateria Barbero Cioccolato (degustazione e visita guidata) di Cherasco (CN); LA LIGURIA con il Ristorante Da Ö Vittorio (visita guidata con degustazione) di Recco (GE); Ristorante Zeffirino (menù dedicato) di Genova; Confetteria Romanengo Pietro fu Stefano (degustazione) di Genova; Royal Hotel Sanremo (visita guidata con degustazione) di Sanremo; Caffè Pasticceria Balzola (visita guidata ed evento culturale) di Alassio (SV); LA LOMBARDIA con il Camparino in Galleria (visita guidata e degustazione) e il Ristorante Da Berti (menù dedicato) di Milano; il Ristorante Osteria della Villetta (visita guidata) di Palazzolo sull’Oglio (BS; l’Osteria Il Governo 1801 (evento culturale) di Lezzeno (CO; il Negozio Sperlari (visita guidata con degustazione) di Cremona; il caffè ristorante La Crepa (visita guidata con degustazione) di Isola Dovarese (CR); la Pasticceria Vigoni (visite guidate teatralizzate) di Pavia; IL VENETO con i locali di Venezia, Ristorante Ostaria Antico Dolo (degustazione), Caffè Florian (visita guidata), Pensione Accademia – Villa Maravege (visita guidata), Gran Caffè Lavena (visita guidata con degustazione), UnaHotels Ala (degustazione), Hotel La Calcina (visita guidata con calice di prosecco), Hotel Hotel Al Sole – Palazzo Marcello (visita guidata), Hotel Londra Palace Venezia (visita guidata); Hotel De la Poste (visita guidata con omaggio) a Cortina D’Ampezzo; Caffè Pedrocchi (visita guidata) a Padova; Café Carducci (visita guidata) e Hotel Due Torri (visita guidata) a Verona; Distilleria Nardini (visita guidata con degustazione) a Bassano del Grappa; Liquoreria Carlotto (visita guidata con degustazione) a Valdagno (VI); IL TRENTINO ALTO ADIGE con l’Hotel Adria di Merano (visita guidata ed evento culturale); IL FRIULI VENEZIA GIULIA con l’Antica Trattoria Suban (visita guidata con degustazione) di Trieste; L’EMILIA ROMAGNA con Il Grand Hotel Majestic già Baglioni (visita guidata) di Bologna; LA TOSCANA con il Bar, Caffè, Ristorante Le Giubbe Rosse (visita guidata) e il Grand Hotel Minerva (visita guidata con rinfresco) di Firenze; il Ristorante Poldino (menù dedicato a pranzo e cena), il Royal Victoria Hotel (Visita guidata ed evento culturale) e il Caffè dell’Ussero (visita guidata con degustazione) di Pisa, il Caffè Storico Terme Tettuccio (visita guidata) di Montecatini Terme (PT); il Caffè Fiaschetteria Italiana 1888 (degustazione gratuita) di Montalcino; il Caffè Poliziano (aperitivo tutto il giorno dedicato ai Locali Storici) di Montepulciano; L’UMBRIA con il Ristorante Granaro del Monte Grotta Azzurra (visita guidata con omaggio) e l’Albergo Palazzo Seneca dal 1870 (visita guidata) di Norcia; IL LAZIO con l’Hotel Quirinale (visita guidata) e il Ristorante Il Vero Alfredo (degustazione nello spazio esterno) di Roma; LA CAMPANIA con Napoli: Gran Caffè Gambrinus (visita guidata), Umberto Ristorante dal 1916 (visita guidata con degustazione), Fabbrica cioccolato Gay-Odin (omaggio a tutti i visitatori), Ristorante La Bersagliera dal 1919 (visita guidata con degustazione), Ristorante Pizzeria Mattozzi (menù dedicato), Locanda del Cerriglio (visita guidata); il Ristorante Antico Francischiello 1909 (menù dedicato a pranzo e cena) di Massa Lubrense (NA); il Grand Hotel Excelsior Vittoria (visita guidata) di Sorrento; la Pasticceria Pansa (visita guidata con degustazione) di Amalfi; LA PUGLIA con il Museo del Confetto Confetteria Mucci (visita guidata con degustazione) di Andria; LA CALABRIA con il Gran Caffè Renzelli (visita guidata con degustazione) di Cosenza; LA SICILIA con l’Antica Focacceria San Francesco (visita guidata con degustazione) di Palermo; Il Ristorante La Botte 1929 (visita guidata con degustazione) di Monreale (PA) e la Cioccolateria Caffetteria Fabbrica Finocchiaro (visite guidate) di Giarre (CT).
Ogni locale è tante storie qui di seguito il racconto di ognuno nell’intreccio con gusto e bontà.

LA VALLE D’AOSTA

Il pane e le marmellate sono fatti in casa, il Bar à Fromage è una sinfonia di sapori alpini. L’Hotel Bellevue di Cogne (visita guidata) è immerso nel Parco del Gran Paradiso, con milleduecento metri quadrati di beauty farm, e ha ospitato Alberto I del Belgio, Maria Josè e Umberto di Savoia, Alberto di Monaco, Amedeo di Savoia, Carlo Rubbia, Palmiro Togliatti e Benedetti Michelangeli.

Ad Aosta, il Caffè, Pasticceria e Ristorante Paolo Griffa al Caffè Nazionale (visita guidata) è un gioiello architettonico, qui si parla ancora delle visite di Re Faruk e gli incontri romantici di Ava Gardner, ma oggi nel cuore del locale magia e scienza si mescolano alla voglia di giocare di Paolo Griffa, i cui famosi cioccolatini orbitano in dolci galassie di gusti differenti.

IL PIEMONTE

Fondato nel 1822 il Caffè San Carlo (visita guidata con degustazione) è un’istituzione a Torino, è qui che l’ammiraglio Cigni e il Duca degli Abruzzi concepirono la spedizione nell’Artide del 1899 con la Stella Polare. Qui si gusta “La Carla” un croissant “né francese né italiano”, forma tondeggiante, impasto al cacao, golosità della crema, sentore di caramello dolce e pungente.

Compie 100 anni il Grand Hotel Sitea (visita guidata e mostra per i 100 anni) di Torino. Nel 1935 per il suo primo concerto in Italia vi soggiornò Louis Armstrong. Da quattro generazioni appartiene alla famiglia Lera. Nel Bistrot dell’hotel “Carlo e Camillo” si servono il Bunet della tradizione torinese e la panna cotta in forno per tre ore con vaniglia Tahiti.

Qui si serve Sua Maestà il vero gran bollito misto alla piemontese, il mitico “nove tagli” con muscolo, testina, scaramella, lingua, brutto e buono, coda, cotechino, gallina e salame di turgia, accompagnati da sette salse, due contorni e un assaggio di plin da buttare nel brodo ancora caldo. L’Albergo Ristorante San Giors (visita guidata) di Torino è entrato nella storia come “albergo con stallaggio” e polo di commercianti e viaggiatori dal 1815.

Caffè, cioccolato e crema di latte, serviti con un gustoso “armamentario” che è divenuto un’istituzione: è il “bicerin”, golosa tradizione torinese, nata al Caffè Al Bicerin (visita guidata) di Torino. È dove sostavano Silvio Pellico e Giacomo Puccini, Nietzsche, Cavour, il poeta Gozzano, Calvino e Soldati. Qui lo scrittore Umberto Eco ha ambientato il suo romanzo “Il Cimitero di Praga”.

Le storiche ricette della pasticceria piemontese, i “Biscotti della Duchessa” di Pistoia dolci e friabili al cacao, una ricetta tramandata da generazioni, le forniture alla Real casa e al Duca di Genova, la Pasticceria Roletti 1896 (visita guidata con degustazione) di San Giorgio Canavese (TO) è un gioiello in stile Secessione viennese, secondo il gusto dell’epoca.

La Pasticceria Stratta (omaggio a tutti i visitatori) di Torino dal 1836 è il tempio della dolcezza: caramelle e confetti, gianduiotti, praline, marron glacés e canditi. Al Museo di Santena sono preziosamente conservate fatture intestate al conte di Cavour. Fornitrice della Real Casa Savoia, è un gioiello ottocentesco che conserva, splendidamente restaurati nel 2010, ambienti, arredi in stile carloalbertino e la facciata originale in legno.

Antipasti misti, vitello tonnato, agnolotti, gnocchi, tofeja, fonduta, bolliti, fritto misto, brasato, finanziera, la cucina piemontese regna sovrana al Ristorante Porto di Savona (Degustazione a pranzo e cena) di Torino. La storia racconta che davanti alla trattoria – ed è la ragione del suo nome – partivano le diligenze che collegavano la Liguria e il porto di Savona. Amato dallo scrittore Mario Soldati e dal grande scrittore cileno Luis Sepulveda.

Il Caffè Pasticceria Bonfante (visita guidata e degustazione) di Chivasso è il regno dei “Nocciolini” (in origine “Noasetti”) squisiti dolcetti della tradizione con nocciole Piemonte, zucchero e albume creati proprio dal fondatore Luigi Bonfanti e famosi in tutta Italia. Il locale è un gioiello Liberty completamente originale, con marmi, specchi, banconi e boiserie in noce piemontese finemente decorati.

Tra le storie di gusto d’Italia un posto d’onore spetta al prezioso Caffè Mulassano (visita guidata) di Torino. È qui che nel 1926 – quasi un secolo fa – furono inventati i tramezzini, oggi imitati in tutto il mondo. Il bancone in onice di Numidia con decorazioni in bronzo racconta dei caffè di Casa Savoia, delle soste di Guido Gozzano, di Macario, Mario Soldati, Giovanni Arpino.

Al Ristorante Del Cambio (visita guidata) di Torino la storia ha scritto pagine intense, dalle memorie di Casanova al tavolo fisso di Camillo Benso conte di Cavour, presidente del Consiglio del Regno, dal Generale la Marmora al tributo letterario di Mario Soldati. Oggi la storica e splendida sala Risorgimento accoglie le creazioni dello Chef Diego Giglio: un’altissima cucina e un menù che onorano il territorio e le materie prime.

Torino e il cioccolato sono un binomio indissolubile, il Caffè Pasticceria Pfatisch Torino (sconti sulle consumazioni e visita al museo del cioccolato) creato nel 1915 dal maestro Gustavo Pfatisch è un luogo del cuore per i torinesi. Lo splendido edificio Liberty di via Sacchi è il tempio di torte intramontabili come la “Festivo”, meringa al cacao farcita da crema chantilly al cioccolato e ricoperta da granella di cioccolato.
La tradizione pasticcera e confettiera si tramanda ancora oggi nelle sue splendide sale, dove si servono con garbo ed eleganza dolcezze tutte piemontesi. D’altronde, il Caffè Confetteria Abrate (visita guidata e degustazione) serviva su vassoi d’argento la colazione dei Principi di Casa Savoia che si formavano alla “Scuola Regia di Cavalleria”, e ha viziato nel tempo Maestri quali Giacomo Puccini e Gioacchino Rossini.

Come non sognare una tavola dove si servono il salame nobile del Giarolo, gli gnocchi alla bava di latte, le insalate di funghi freschi, i taglierini all’uovo con tartufo bianco della val Curone? È qui nella locanda sulla via del sale di San Sebastiano Curone (AL), il Ristorante Bar Corona (visita guidata) che i clienti possono assaporare anche molte storie, a partire dal diploma ricevuto dal locale nel 1857 dalla Regina d’Inghilterra.

Il Piemonte, si sa, ha una tradizione pasticcera unica, dalle grandi città ai piccoli centri è sempre stato un fiorire di bontà. Il tempio della dolcezza di Valenza, città dell’oro, è il Caffè Pasticceria Barberis (degustazione). Le ricette sono originali da oltre un secolo per la tartufata, gli amaretti, i savoiardi e il panfrutto, dolce senza burro inventato in tempo di guerra.

Durante la Belle Époque i pasticceri Converso portarono la propria arte fino al Waldorf Astoria di New York. Oggi, l’eccellenza è sempre nella pasticceria mignon, pralineria, braidesi al rhum, marron glacé, panettoni al moscato. Il Caffè Pasticceria Converso (visita guidata con degustazione) di Bra (CN), meraviglioso esempio Liberty originale, ha promosso arte e cultura con i pittori Vellan e Spazzapan e gli scrittori Arpino e Fenoglio.

In ogni angolo del Piemonte si trovano bontà ed eccellenze e anche il Caffè Pasticceria Grigolon (degustazione e omaggio ai visitatori) di Mondovì (CN) prepara da sempre le eccelse paste di meliga e i monregalesi al rhum. Qui è stato creato il Rakikò, l’amaro di Mondovì, che oggi si serve anche come “Rakikò Spritz”, una versione tutta monregalese del celeberrimo cocktail con prosecco e seltz.

Baci di Cherasco, praline, gianduiotti, tartufi, damine, dragée, a Cherasco (CN) sono sinonimo della Cioccolateria Barbero Cioccolato (degustazione e visita guidata), un locale che ha viziato con le sue squisitezza re, principi e regine, scrittori e poeti come Vittorio Emanuele III, Umberto di Savoia, Mario Soldati, il poeta Pastonchi e lo scrittore Salvaneschi.

LA LIGURIA

Il vero cenacolo della focaccia di Recco è il Ristorante Da Ö Vittorio (visita guidata con degustazione), dove la scelta tra “mandilli de saea al pesto” (ovvero lasagne talmente sottili da avere lo spessore di un fazzoletto di seta), pansoti di erbe con salsa di noci, minestrone genovese, è ardua. Vi hanno sostato Luigi Einaudi, Tara Gandhi, Bartali e Coppi, Tognazzi e Vianello, Gassman, Manfredi, Dizzy Gillespie e Luigi Tenco.

I “paffutelli alla Frank (al pesto)” ricordano il legame tra il Ristorante Zeffirino (menù dedicato) di Genova e Sinatra, che si faceva spedire il pesto in America. Pavarotti lo scelse per la sua prima tournée in Cina e da quarant’anni è il pesto ufficiale in Vaticano di tre papi. Ottant’anni e cinque generazioni della più raffinata cucina ligure: pasta fresca, pasta ripiena, pescato freschissimo e il pesto conosciuto in tutto il mondo.

È conosciuta come la confetteria più illustre d’Italia: Giuseppe Verdi scrisse che “condiva squisitamente ogni sorta di frutto”; Umberto di Savoia, per le nozze con Margherita, volle i suoi frutti canditi. La Confetteria Romanengo Pietro fu Stefano (degustazione) di Via Roma a Genova è meta dei turisti di tutto il mondo che qui trovano, confetti, caramelle, cioccolatini, violette candite, praline, petit-fours, paste al frutto, e lo stesso torrone fondant ai pistacchi verdi che ingolosì la regina Elena del Montenegro.

Il Royal Hotel Sanremo (visita guidata con degustazione) con la sua maestosa facciata liberty rivolta al mare e la prima piscina con acqua di mare firmata da Giò Ponti ha ospitato “Sissi” imperatrice d’Austria, re Farouk, Hassan II del Marocco, Rania di Giordania. Ogni anno per il Festival della canzone italiana è il riferimento dei grandi artisti che vi partecipano. Il gusto è nella cucina di mare e di terra ligure e mediterranea con un tocco fusion dello chef Moreno Picchietti al Ristorante “Fiori di Murano” dell’Hotel.

Che bontà i Baci di Alassio! Brevettati nel 1919 dal Caffè Pasticceria Balzola (visita guidata ed evento culturale), con nocciole e cacao con una delicata ganache al cioccolato, attirarono D’Annunzio ed Eleonora Duse, Gli industriali dolciari Motta e Alemagna. Qui Maksim Gorkij incontrava pensatori e intellettuali del tempo, e qui nacque il “caffè concerto” dove si esibirono Tito Schipa e Beniamino Gigli.

LA LOMBARDIA

In milanese l’aperitivo dal 1915 è il Camparino in Galleria (visita guidata e degustazione). Il Campari Seltz, rosso, frizzante, iconico, bitter, è un rito, una leggenda, uno stile di vita che affascina ogni giorno clienti da tutto il mondo. Capolavoro Liberty amato da artisti e letterati, intellettuali e pensatori, il Camparino annovera tra i suoi clienti i Maestri Giuseppe Verdi e Giacomo Puccini, ma anche re e principi e personaggi illustri.

Nel cuore di Milano la cucina ha profumi e sapori straordinari: il Risotto alla “Milanese”, la Cotoletta di vitello della tradizione, la Chateaubriand di manzo alla “Bavarese”, con salsa bernese, patate arrosto e cafè de Paris, tra i piatti proposti dal Ristorante Da Berti (menù dedicato) di Milano. Amato da Enzo Biagi, Carlo Castellaneta, Rita Levi Montalcini. Alle pareti proclami e notificazioni originali del Generale Radetzky.

È talmente forte il legame tra il Ristorante Osteria della Villetta (visita guidata) di Palazzolo sull’Oglio (BS) con l’arte contemporanea che il gelato “LOVE DIFFERENCE” servito tra i dessert è nato da un idea di Michelangelo Pistoletto. Ma in questa elegante palazzina liberty dove la cucina incontra i presidi Slow Food, si trovano le opere, alle pareti, e l’eco del pensiero artistico di Restany, Pomodoro, Mendini, Rotella, Kostabi.

Quando si dice che alcune pagine fondamentali della storia d’Italia sono state scritte nei locali storici d’Italia dobbiamo ricordare che l’Osteria Il Governo 1801 (evento culturale) di Lezzeno (CO) ospitò Silvio Pellico nella sua ultima notte di libertà. I muri dell’Osteria proteggevano carbonari e moti libertari. La cucina propone gli antichi taglieri, come il tagliere di salumi e affettati selezionati tra le montagne bergamasche e i campi di Parma e Piacenza, ma anche la Pasta “Unità d’Italia”, calamarata con pesto di pistacchio siciliano di Bronte e straccetti di coppa.

La Storia di Cremona, della sua cultura e la sua gente passano anche per due preparazioni straordinarie, il torrone e la mostarda. Tempio delle due specialità da oltre due secoli è il Negozio Sperlari (visita guidata con degustazione) di Cremona. Fornitore della Real Casa Savoia, amato dalla Regina Margherita, dal principe Umberto e meta di illustri pittori come Carlo Vittori, il negozio Sperlari è un gioiello ottocentesco. Inimitabili la torta Gran mandorla, il torrone mandorlato, la cotognata, le mostarde e la conserva senapata.

Sapori della Pianura Padana: i pregiati pesci d’acqua dolce (salmerini, storioni, coregoni, lucci, arborelle) per la vicinanza al fiume e lago di Garda, le erbe aromatiche spontanee che crescono sulle rive dei fiumi, l’ottima selvaggina (fagiani, pernici, lepri e germani) raccontano la cucina del caffè ristorante La Crepa (visita guidata con degustazione) di Isola Dovarese (CR) che ha sede nello storico “Palazzo della Guardia”, dove stazionavano le guarnigioni dei Gonzaga, affacciato su una delle più belle piazze rinascimentali dei centri minori della Lombardia.

Friabile, soffice come una nuvola e con delicate note di vaniglia e limone, è la Torta Paradiso della Pasticceria Vigoni (visite guidate teatralizzate) di Pavia, un dolce commissionato nel 1878 dal Marchese Cusani Visconti al giovane pasticcere Enrico Vigoni che con questa torta vinse medaglie d’oro alle Esposizioni Internazionali di Milano del 1901, 1902 e 1906 con la torta il cui nome deriva da un’esclamazione: “è come il paradiso” disse una tra le prime clienti. È il dolce simbolo di Pavia e dopo 145 e cinque generazioni mantiene intatte bontà, fragranza e dolcezza.

IL VENETO

Il mercato di Rialto è il cuore pulsante di Venezia dove ha sede il Ristorante Ostaria Antico Dolo (degustazione). Si racconta che hai tempi della Serenissima fosse uno di quei “bacari” dove si rifocillavano i clienti dopo le loro visite nella vicina casa di tolleranza: una di quelle storie che avrebbe potuto raccontare il Casanova! Oggi, guidato dalla famiglia Ruffini propone ancora quella che per secoli è stata la vera specialità della casa, la trippa rissa unita all’immancabile baccala Mantecato, delizioso stoccafisso mantecato a mano.

Il Caffè Florian (visita guidata) è uno dei luoghi più visitati di Venezia, non c’è turista al mondo che non desideri una sosta ai suoi tavolini, nelle preziose sale all’interno o nel caffè concerto in Piazza San Marco. Ha aperto le sue porte nel 1720 e più di 300 anni dopo ci si siede accanto a stelle del cinema e personalità. Le colazioni, la piccola pasticceria, gli intermezzi, la cioccolata, il the, gli aperitivi, champagne e bollicine, grappe e distillati sono serviti da camerieri in guanti bianchi su vassoi d’argento.

È un’incantevole residenza storica del XVII secolo nel cuore di Venezia affacciata sulla laguna e avvolta in due lussureggianti giardini dove concedersi uno spazio di gusto con toast croccanti al salmone affumicato, fresche insalate e piatti stagionali. La Pensione Accademia – Villa Maravege (visita guidata) ha ospitato personaggi illustri come il poeta russo Iosif Brodskij, premio Nobel per la letteratura nel 1987, Sir Lawrence Olivier e Marcello Mastroianni.

La gelateria artigianale, la pasticceria e la caffetteria, la cioccolata, le specialità al caffè e le torte sono il giusto accompagnamento per una sosta al Gran Caffè Lavena (visita guidata con degustazione) di Piazza San Marco. Un gioiello ai cui tavoli si sono avvicendati Montesquieu e Voltaire, Goldoni e Gozzi, Wagner e Liszt, Rubinstein e Rostropovich, Bohm e Maag, Uto Ughi e Mario Del Monaco. È il caffè di musicisti e anche letterati come Moravia, Saviane, Parise.

L’UnaHotels Ala (degustazione) di Venezia si trova nel palazzo del senatore Isacco Maurogonato Pesaro dove, nel 1907, la contessa Maria Tarnowska istigò il suo giovane amante a uccidere l’anziano marito, delitto che scandalizzò e appassionò tutta Europa. Alla passionale Tarnowska è dedicato l’American Bar dell’Hotel, la cui facciata esterna realizzata in legno rappresenta una scenografia del Teatro La Fenice dei primi del ‘900, e la cui fama oggi è legata a Rey il barman dal sorriso contagioso che prepara Moscow Mule conosciuti in tutta Venezia.

Una storia tutta poetica quella che caratterizza l’Hotel La Calcina (visita guidata con calice di prosecco), nel 1877 ospitò per tre mesi John Ruskin. Lo scrittore Alain Buisine in “Ciels de Tiepolo” racconta un suo risveglio qui e cita un altro ospite, il poeta Henri de Régnier. Vi soggiornarono Francesco Maria Piave, librettista di Verdi, Marie de Régnier e lo scrittore Jean-Louis Vaudoyer. La terrazza panoramica sul Canale della Giudecca ospita il Ristorante La Calcina con i suoi piatti della tradizione veneziana e mediterranea.

Non si può pensare a Venezia senza pensare ai Dogi, i supremi magistrati della Repubblica di Venezia, in uno dei palazzi appartenuti alla famiglia Marcello, stirpe di magistrati, ha sede l’Hotel Al Sole – Palazzo Marcello (visita guidata). Fino agli Anni Trenta del Novecento era albergo riservato al corpo diplomatico. Aperto a tutti dopo la Seconda guerra mondiale conserva ambienti e arredi con un fascino e uno stile unici. Oltre ad ambasciatori e consoli, ha ospitato la Regina del Belgio e Robert De Niro.

Tra le pagine storiche da ricordare dell’Hotel Londra Palace Venezia (visita guidata) vi è quella del 1877: quell’anno, nella camera 106, Tchaikovsky orchestrò i primi tre movimenti della Sinfonia n. 4. Al Londra Palace D’Annunzio era un habitué ed era “sceso” qui per l’inaugurazione del monumento a Vittorio Emanuele II posto davanti all’albergo. Dalla pescarìa del mercato di Rialto arrivano freschissimi gli ingredienti dei piatti Signature del Ristorante dell’Hotel, Scampi in saor, Busera del Doge, Ravioli della Laguna, Fritturina di calamaretti “spillo”.

Cortina D’Ampezzo è da sempre crocevia di grandi personaggi e l’Hotel De la Poste (visita guidata con omaggio) è l’indiscusso e storico indirizzo della città. Capricci, amori e passioni si raccontano tra le camere e il mitico bar: Hemingway era qui a bere Martini e vino rosso quando non era in camera a concepire “Di là dal fiume e tra gli alberi”, qui Richard Burton e Liz Taylor litigavano a suon di vodka. Vi hanno alloggiato lo Scià di Persia e Soraya. Il Lounge Bar è ancora uno spazio straordinario con gli ottimi cocktail firmati dal barman Antonio Di Franco.

Imponente come un tempio, tant’è che è il più grande tra i locali storici, rincorrendo le sue meravigliose sale a tema, greca, romana, pompeiana, rinascimentale, moresca, egizia e Rossini, si arriva al Museo del Risorgimento ospitato all’interno. Al Caffè Pedrocchi (visita guidata) di Padova sono passati Carducci e Giacosa, i Savoia e la Duse. Si serve il Caffè alla menta più famoso del mondo, un connubio perfetto 100% arabica, panna fresca, menta in sciroppo e cacao amaro!

Salumi di altissima qualità e la giardiniera fresca, formaggi francesi dallo Champagne alla Borgogna, da Bordeaux allo Jura: cremosi, raffinati, intensi, decisi, a latte crudo, con crosta fiorita o lavata, blu o bianchi, di capra, pecora o vaccino, il Café Carducci (visita guidata) di Verona propone viaggi sensoriali nel gusto. La bisnonna, grande appassionata del poeta Carducci a lui dedicò il locale, dove si trovano opere e scritti originali del poeta esposti nelle teche del locale.

All’età di 13 anni W. A. Mozart in Italia per il suo primo concerto alloggia all’Hotel Due Torri (visita guidata) di Verona. Anche Goethe fu ospite in queste stanze. Qui fu incoronato mentre era in esilio di Re Luigi XVII, di Francia, al Due Torri anche la firma del Trattato di Villafranca tra Napoleone III, Vittorio Emanuele II, l’Arciduca Ranieri e il maresciallo Radetzky. Nel 1866 Garibaldi parlò ai veronesi dal balcone dell’attuale Suite Maria Callas. È un vero gioiello architettonico con lo spettacolare salone ricco di preziosi arredi antichi. La terrazza ospita il ristorante stagionale con un panorama straordinario, dalla Torre dei Lamberti al Duomo, da Castel San Pietro alle Torricelle, alle acque del Fiume Adige.

È la più antica distilleria d’Italia ed è ancora oggi su quel meraviglioso ponte palladiano a Bassano del Grappa dove Hemingway, ferito in guerra, ha immaginato “Addio alle armi”. È il 1779 quando Bortolo Nardini trasformò un’antica tradizione rurale nella nobile arte dell’aqua vitae. La Distilleria Nardini (visita guidata con degustazione) custode della grande tradizione veneta oggi ha raggiunto una vetta importante la Grappa Riserva Single Cask 22 anni Selezione, unica e preziosa, in edizione limitata di 3.240 bottiglie numerate e certificate, un vero atto di innovazione nel mondo Nardini.

Fondatore della Liquoreria Carlotto (visita guidata con degustazione) di Valdagno (VI) è la famiglia Potepan che grazie alla propria fama approda alla corte di Francesco I d’Austria. Sotto il regno asburgico, Anton Potepan, che serve nell’esercito austro-ungarico, viene inviato nei territori del Lombardo-Veneto, è così che nasce il Rosolio ungherese con l’essenza dell’olio di rosa bulgara donato nel 1878 al Re d’Italia, Vittorio Emanuele II. Centocinque anni dopo i 24 liquori Carlotto, famosi in tutto il mondo, si preparano ancora con le antiche ricette. Rosolio, Amaro ’900 e Zabaione tra i più amati.

IL TRENTINO ALTO ADIGE

Meraviglioso esempio del Liberty meranese è un salto nel fascino Belle Époque. Giardino, struttura, facciate, saloni e persino la cabina-ascensore del 1929 sono splendidamente conservati. Nato per le soste climatiche invernali dei facoltosi clienti tedeschi, austriaci e ungheresi, venne rinnovato e impreziosito con decorazioni Jugendstil nel 1914. L’Hotel Adria di Merano (visita guidata ed evento culturale) è un’oasi di relax dove gustare una colazione con specialità locali dell’Alto Adige, dolci fatti in casa, frutta fresca e proposte vegetariane, prodotti biologici selezionati.

IL FRIULI VENEZIA GIULIA

È il locale più caratteristico di Trieste, fondato e diretto dalla stessa famiglia da sei generazioni mantiene intatti ambientazione e arredi. Il pranzo all’Antica Trattoria Suban (visita guidata con degustazione) di Trieste è un rito che prosegue da più di 150 anni . Una cucina che interpreta il ruolo eccellente della città mitteleuropea, con piatti dell’est e dell’ovest: Strudel di formaggio con prosciutto crudo D’Osvaldo, Jota”(zuppa con crauti, patate e fagioli), “Palacinke alla Mandriera” (Crespelle al basilico), Fusi all’istriana con spezzatino di gallina, “Goulasch” al profumo di kümmel, Rigo Jancsi dolce morbido al cioccolato.

L’EMILIA ROMAGNA

Il Grand Hotel Majestic già Baglioni (visita guidata) di Bologna è davvero un libro di storia. Il 20 gennaio del 1914 Marinetti, Balla, Russolo, Boccioni e Carrà, anime del Futurismo, erano qui a discutere di duelli, dopo il polemico incontro all’Università dove accusarono la cultura bolognese di essere “muffa professorale”. Lussuoso monumento dell’ospitalità, ha accolto Sinatra e la Gardner, re e regine, i Savoia, Lady Diana, la Loren. Il Ristorante “I Carracci”, vero gioiello con la volta interamente affrescata dalla scuola dei fratelli Carracci, è guidato dall’Executive Chef Agostino Schettino che firma una cucina contemporanea che rende omaggio con eleganza ai sapori iconici della cultura bolognese.

LA TOSCANA

Partecipa per la prima volta il Bar, Caffè, Ristorante Le Giubbe Rosse (visita guidata) di Firenze alla Giornata Nazionale. Apre nel 1897 Con il nome di Birreria Fratelli Reininghaus, nel 1913 è fulcro del movimento futurista fiorentino. Marinetti, Boccioni e Soffici è qui che discutono e lanciano nuove idee destinate a rivoluzionare la cultura e la storia italiana. Oggi, nell’incantevole piazza della Repubblica, il viaggio è tra la storia e il gusto: in cucina le materie prime si fondono in equilibrio rendendo omaggio alla tradizione italiana in chiave contemporanea.

Accanto alla Basilica di Santa Maria Novella il Grand Hotel Minerva (visita guidata con rinfresco) si affaccia in una delle piazze più belle di Firenze e dalla terrazza la vista della cupola del Brunelleschi è magica. Ospite dell’Hotel nel 1867 lo scrittore e poeta Henry Wadsworth Longfellow è qui che porta a termine la prima traduzione statunitense della Divina Commedia. La colazione è servita in un museo modernista progettato da Carlo Scarpa, Pasticceria fatta in casa, anche vegana, prodotti locali, caseari, frutta, menu à la carte.

Dai Medici a Napoleone, dai Savoia e dai Presidenti della Repubblica Italiana, nella tenuta di San Rossore c’è tanta storia d’Italia. Immerso in uno dei parchi naturalistici più belli del Paese, il Ristorante Poldino (menù dedicato a pranzo e cena) di Pisa è una roccaforte della tradizione enogastronomica toscana. Da tre generazioni si servono le migliori specialità regionali, nelle quali i colori ed i profumi della Tenuta si fondono con i sapori di pietanze dal gusto inconfondibile. Cinghiale e daino, pecorino e miele di spiaggia sono alla base della cucina del Poldino, da scoprire all’interno di uno storico edificio del XIX secolo.

Risale all’anno 1050 il nucleo più antico del Royal Victoria Hotel (Visita guidata ed evento culturale) di Pisa. Affacciato sul ponte di mezzo e sul fiume Arno, ancora oggi è la famiglia Piegaja, alla sesta generazione, a prendersene cura. Qui, nel 1839, si svolse il primo Congresso degli scienziati italiani. Vi hanno soggiornato Roosevelt e Puccini, Zola e Pirandello, molte delle ricercate ed eleganti camere prendono il nome dai personaggi illustri che vi hanno alloggiato: la 202 Gabriele D’Annunzio, la 102 Guglielmo Marconi, la 105 Virginia Woolf, la 201 Umberto Eco, la 411 Charles Dickens. L’hotel propone delle esclusive Cooking Class per immergersi nell’arte della pasta fresca fatta a mano guidati da chef locali esperti.

Si respira forte l’aria di storia al Caffè dell’Ussero (visita guidata con degustazione) di Pisa. Parte del quattrocentesco Palazzo Agostini affacciato sul Lungarno, ha le pareti coperte di gloriosi ricordi dei suoi più illustri frequentatori risorgimentali: Domenico Guerrazzi, Giuseppe Giusti, Renato Fucini, Giosuè Carducci, Cesare Abba, Giuseppe Montanelli. Nel 1799 ospitò le riunioni dei “bonapartisti di alta condizione” e sede del Circolo Pisano, i cui membri utilizzavano “nick name” anglosassoni per non essere individuati dagli “origliatori” del Bargello. Trasformato in café chantant nel 1899 furono proiettate le prime immagini animate dei fratelli Lumière. La caffetteria con i suoi tavolini all’aperto è uno dei luoghi più amati della città.

Partecipa per la prima volta alla Giornata Nazionale il Caffè Storico Terme Tettuccio (visita guidata) di Montecatini Terme (PT). Fondato quasi un secolo fa, conserva intatti gli arredi d’epoca, si trova all’interno delle celebri Terme Tettuccio, simbolo della Belle Époque. Inaugurato nel 1928 dal Ministro delle finanze del Regno d’Italia Giuseppe Volpi di Misurata, fu splendidamente affrescato dagli artisti Giulio Bargellini e Maria Biseo. La boiserie e gli specchi ne fanno un gioiello di architettura, ha incantato personaggi illustri e grandi artisti, da Pirandello a Mascagni, da De Chirico a Mastroianni. Ai tavoli un servizio di caffetteria e brunch raffinato, con una selezione attenta di prodotti dolci e salati ispirati alla tradizione toscana ma proposti con gusto contemporaneo.

Soprannominato amichevolmente il “Florian di Montalcino” il Caffè Fiaschetteria Italiana 1888 (degustazione gratuita) è stato fondato da Ferruccio Biondi Santi, l’inventore del Brunello, da oltre un secolo è polo d’incontro enologico e culturale dei produttori locali e meta dei raffinati di tutto il mondo. Squisito esempio di puro Liberty con bancone e vetrine, divani in velluto rosso, specchi, tavolini in marmo giallo com’erano a fine Ottocento, annovera ospiti mondiali quali Jean Chrétien e Re Carlo d’Inghilterra. Degustazioni di Brunello di Montalcino e grandi vini toscani.

Iniziare una giornata con una ricca colazione dolce o salata, gustare i piatti della tradizione casalinga toscana, degustare i vini di Montepulciano con i pecorini di Pienza e altre specialità locali. Il lussuoso Caffè Poliziano (aperitivo tutto il giorno dedicato ai Locali Storici) di Montepulciano in stile eclettico-Liberty con una romantica balconata sulla Valdichiana conserva gli arredi originali ed è stato riportato al suo originale splendore da un meticoloso restauro. Meta di turisti da tutto il mondo, anche per la singolarità delle ricette medioevali toscane proposte, ha visto ai suoi tavoli scrittori e poeti come Carducci, Prezzolini e Malaparte, fu molto amato da Luigi Pirandello, che traeva spunti osservando i suoi clienti, e da Federico Fellini.

L’UMBRIA

Partecipa per la prima volta alla Giornata Nazionale il Ristorante Granaro del Monte Grotta Azzurra (visita guidata con omaggio) fondato nel 1850 a Norcia. Antica locanda di confine con il Regno delle Due Sicilie, prese il nome in onore dei mercanti napoletani che la frequentavano nell’Ottocento, famosa per le sue lenticchie di Castelluccio, tartufi e farro. L’albergo occupa il palazzo del quattrocentesco Monte di Pietà di Norcia e del Monte Frumentario, antica istituzione francescana che prestava grano ai contadini. Dal menù del “Nursino” la cucina presenta le Tagliatelle alla Norcina Tradizionale Bianconi 1850 – ricotta fresca di pecora, guanciale, salsiccia di Norcia, ricotta marzotica; dal menù del “Goloso”, Salsiccia di Norcia con caciotta fusa e Tartufo Nero Aestivum; Cinghiale in Salmì su polenta di mais e roveja gratinata.

Storico albergo con posta dei cavalli sul confine del Regno delle Due Sicilie, è guidato dalla quinta generazione della stessa famiglia che lo aprì come “Albergo Posta”. L’Albergo Palazzo Seneca dal 1870 (visita guidata) nato nel cinquecentesco Palazzo Seneca e arredato con mobili preziosi è pioniere dell’ospitalità di classe e mèta della nobiltà umbra, vi hanno alloggiato Primo Carnera, Vittorio Gassman Michelangelo Antonioni, Aldo Moro. Perfettamente restaurato dopo il terremoto del 1997 offre anche una cucina di alto livello. Il Ristorante Vespasia, dal 2016 una stella Michelin, è una delle due mete gastronomiche più importanti della regione Umbria.

IL LAZIO

Mascagni, Puccini e Verdi lo scelsero durante le loro tournée perché l’albergo e l’adiacente Teatro dell’Opera erano collegati da un passaggio che dall’hotel arrivava direttamente in teatro consentendo la massima privacy a musicisti e cantanti prima di esibirsi. All’Hotel Quirinale (visita guidata) di Roma una grande targa ricorda che proprio dalle finestre dell’albergo Giuseppe Verdi fu acclamato dai romani dopo la prima del Falstaff, nel 1893. Durante il Regno d’Italia, era frequentato dai Savoia, Caterina di Russia, dai principi Colonna, Torlonia, Odescalchi. Il Ristorante Rossini al Quirinale, affacciato sul rigoglioso giardino privato, consente di gustare i migliori piatti della cucina regionale italiana e mediterranea, accordi armoniosi di sapori, in perfetto equilibrio tra tradizione e innovazione.

Da oltre cent’anni rende celebri le fettuccine nel mondo, è il Ristorante Il Vero Alfredo (degustazione nello spazio esterno) di Roma, dove prosegue ancora oggi quel senso di famiglia che ha permesso a molti Locali di sopravvivere alla Storia d’Italia. La leggenda vuole che Alfredo Di Lelio (meglio noto come Alfredo I) inventasse nel 1908 la celebre ricetta delle fettuccine per la moglie Ines, provata dopo il parto del figlio Armando (meglio noto come Alfredo II). La moglie gli suggerì di aggiungerle nel menù del loro piccolo ristorante, da lì al successo planetario il passo fu breve. L’Imperatore delle fettuccine ha visto avvicendarsi ai suoi tavoli il mondo intero: da Sylvester Stallone a Liz Taylor, da Roman Polanski a Peter Ustinov. È d’obbligo osservare le pareti tappezzate di ritratti di tutte le celebrities che sono state da Alfredo.

LA CAMPANIA

Il Gran Caffè Gambrinus (visita guidata) nel 1890 venne ristrutturato in stile liberty dall’architetto Curri con splendidi affreschi e dipinti dei massimi pittori dell’Ottocento napoletano. Centro politico, urbano e morale della città: D’Annunzio scrisse i versi di “A vucchella”; Scarfoglio e Matilde Serao fondarono il quotidiano “Il Mattino”; sedevano Croce, Wilde, Marinetti, Hemingway, Sartre. Durante la Belle Époque si teneva lo spettacolo del Café Chantant e nacque l’usanza del caffè sospeso. Grazie alla famiglia Sergio che lo guida da 50 anni è diventato tappa fissa dei Presidenti della Repubblica in visita a Napoli. Oltre al caffè espresso di antica tradizione napoletana, è da gustare il Caffè Nocciola, il primo caffè gourmet napoletano.

Guidato dallo Chef Attardi il Ristorante Antico Francischiello 1909 (menù dedicato a pranzo e cena) di Massa Lubrense (NA) con le sue sale coloratissime, le preziose ceramiche e un panorama mozzafiato è interprete di profumi e sapori della meravigliosa costiera. La sua cucina ha conquistato la duchessa Anna d’Aosta, Mastroianni, King Vidor, John Huston, Akira Kurosawa, Billy Wilder, Anthony Quinn, Lina Wertmuller e Pavarotti. Il comandante Achille Lauro, con la villa vicinissima, era un fedele. I giocatori del Napoli Jeppson, Altafini e Sivori accettavano il ritiro solo da Francischiello. Prodotti a km zero, ricette della tradizione come i famosi cannelloni e la delizia al limone sono il gusto di questa cucina che esalta i prodotti freschi della propria terra.

Tempio della pizza e delle ricette napoletane, Umberto Ristorante dal 1916 (visita guidata con degustazione) conserva la bella sala Anni Trenta, dove il genio matematico Renato Caccioppoli, nipote di Bakunin, riuniva a tavola i più bei cervelli dell’Istituto matematico napoletano, come Cafiero, Greco e Stampacchia. I suoi sapori hanno conquistato l’imperatore del Giappone Akihito, Kennedy, Anthony Quinn. Da gustare gli Scialatielli mediterranei, con tonno rosso mediterraneo cotto e crudo, pomodoro, stracciata di bufala campana, basilico e crumble al pomodoro del piennolo e la Pizza Costa d’Amalfi con alici marinate, Provola di Agerola e polvere di limone di Amalfi IGT.

Monumento nazionale dal 1993, la Fabbrica cioccolato Gay-Odin (omaggio a tutti i visitatori) fu fondata nel 1894 dal confettiere piemontese e svizzero d’origine Isidoro Odin con la moglie Onorina Gay. Amata da Oscar Wilde nella sua sosta a Napoli del 1897, dal poeta di Giacomo e da Eduardo De Filippo, genio della commedia napoletana, conserva vetrina floreale, arredi in mogano, macchinari e ricette d’inizio Novecento. Da gustare il Cioccolato Foresta, un’icona del cioccolato artigianale napoletano, strati sottilissimi di cioccolato lavorati a mano per creare la sua forma unica che ricorda il tronco di un albero. Friabile, leggero e ricco di gusto.

Fondato da Donna Emilia nel 1919 in posizione incantevole sul mare e di fronte a Castel dell’Ovo, il Ristorante La Bersagliera dal 1919 (visita guidata con degustazione) è uno dei ristoranti più suggestivi di Napoli. La sala, autentico gioiello liberty, conserva stucchi, pavimento e arredi realizzati dalle maestranze impegnate nei lavori del palazzo disegnato dall’architetto Coppedé. In 100 anni di attività questa Casa continua ad accogliere personaggi della cultura e dello spettacolo, come testimoniano le foto, i preziosi libri delle firme o la presenza in scene di vari film, tra cui “Viaggio in Italia” di Rossellini. Guidata dalla stessa famiglia da tre generazioni, La Bersagliera è stata inserita dall’Accademia Italiana della Cucina tra le Buone Tavole della tradizione, quei luoghi che custodiscono i valori proponendo ricette semplici e genuine del territorio e l’antica ospitalità partenopea.

Sono pochissime le famiglie di pizzaioli che attraversando l’‘800 e il ‘900 sono arrivate ai giorni nostri. Raggiunge la quarta generazione il Ristorante Pizzeria Mattozzi (menù dedicato) dal 1833 a Piazza Carità. Monumento della vera pizza e amatissimo locale di letterati, artisti e politici come Alcide De Gasperi, Francesco De Santis, Giuseppe Marotta. Per servire Napoli e il mondo: la cucina tradizionale napoletana, il gusto del pescato fresco di mare, la mozzarella di bufala, regina della dieta mediterranea e la vera pizza napoletana cotta nell’antico forno a legna a vista.

Dal 1288, più di 700 anni di vita, la Locanda del Cerriglio (visita guidata) antica taverna del porto di Napoli racconta, tra i tanti episodi, quello più emblematico: il 24 ottobre del 1609, all’uscita da una cena, il Caravaggio venne assalito e sfregiato. Conserva l’antica sala, la cantina sotterranea a volta, le salette al piano superiore che hanno visto Giambattista Basile, autore di “Lo cunto de li cunti”, l’alchimista Giambattista Della Porta, Giulio Cesare Cortese, autore del poema “Il Cerriglio ‘ncantato”, e Benedetto Croce. A tavola si servono le Polpette al ragù napoletano, le Candele spezzate a mano alla genovese, la Zuppa di fagioli e scarole, i Babà e la Pastiera napoletana della tradizione.

Folgorato dal cristianesimo, Wagner decise qui che avrebbe concluso il Parsifal. Ospiti Margherita di Savoia nel 1883, re Vittorio Emanuele III, l’imperatrice d’Austria nel 1889, Elena d’Aosta nel 1905 e re Gustavo di Svezia nel 1930, Verdi e Marconi. Nel 1944-45, requisito come “rest-camp” dagli americani, ospitò il generale Clark, comandante della V Armata che sbarcò a Salerno. Intatta la suite dove Caruso trascorse gli ultimi mesi, amata da Pavarotti, Bocelli e Dalla, che qui scrisse la celebre “Caruso”. Arroccato sul mare come una cittadella, prezioso, elitario ed elegante è il Grand Hotel Excelsior Vittoria (visita guidata) di Sorrento, conserva lo stile ottocentesco e un giardino d’inverno Liberty.

Amalfi, nella piazzetta Duomo, una delle più belle al mondo, dal 1830 c’è la Pasticceria Pansa (visita guidata con degustazione) che conserva stile, arredi e la splendida facciata in marmo d’inizio Novecento. Da due secoli offre la più verace tradizione dolciaria amalfitana, zeppole di S. Giuseppe, susamielli, roccocò, casatielli dolci coi “diavolini”, mustacciuoli e sfogliatelle che catturano il gusto di Ibsen, Wagner e Longfellow. Pasticcieri dell’anno 2025 Apei, l’ultimo lievitato di Pansa è il Pan delle Repubbliche, delizia regionale ai profumi esotici dell’Oriente mediterraneo.

LA PUGLIA

I confetti sanno di felicità, di momenti memorabili, per questa ragione si cercano sempre i migliori. Così fecero Umberto di Savoia e Maria Josè per le loro nozze: si rivolsero alla Confetteria Mucci, oggi Museo del Confetto Confetteria Mucci (visita guidata con degustazione). Ad Andria, nella bella palazzina Liberty accanto alla Cattedrale, oggi come un tempo l’arte della confetteria è un grande valore. Gli inimitabili Tenerelli Mucci (marchio registrato) sono meravigliosi confetti dal cuore tenero, con mandorle di Puglia e nocciole piemontesi, ricoperti con doppio strato di cioccolato. Quattro generazioni e il riconoscimento di “Luogo storicamente significativo” dal Ministero della Cultura.

LA CALABRIA

Un tripudio di dolcezze curate dal 1803 da sette generazioni di pasticceri: i torroncini torrefatti del Gran Caffè Renzelli (visita guidata con degustazione) di Cosenza si servono anche alla Camera dei Deputati, la torta Varchiglia è stata premiata dall’Accademia della Cucina con il premio Dino Villani, la Torta Telesio è dedicata al filosofo cosentino, la Torta Alarico, a base di farina di castagne e polvere di liquirizia è una specialità sopraffina. Dalla dolcezza a costruir la storia il passo è stato breve: al Renzelli nel 1844 furono decisi i moti cosentini contro i Borbone; qui i gendarmi fecero sostare i patrioti Attilio ed Emilio Bandiera per dar loro ristoro e da qui venivano inviati dolci e sorbetti nelle carceri della città per alleviare la detenzione dei due fratelli e degli altri patrioti che morirono fucilati nel Vallone di Rovito. E ancora qui i garibaldini, nel settembre del 1860, festeggiarono al punto da danneggiare il locale.

LA SICILIA

Custode di antichissimi sapori come le guastedde, il pane ca meusa, sfincione, pane e panelle, crocchè di patate, anelletti al forno e sarde a beccafico l’Antica Focacceria San Francesco (visita guidata con degustazione) è Palermo nel cuore, nel gusto, nella storia. Cucina in ghisa a vista firmata dalle Fonderie Florio 1834, tavoli di marmo e ghisa della Fonderia Oretea e un tocco liberty aggiunto nel 1902, è testimone del Risorgimento palermitano: Ruggero Settimo, nel 1848, vi festeggiò l’elezione a capo del governo siciliano; la leggenda narra che rifocillò Garibaldi durante la conquista di Palermo con i Mille nel 1860; Francesco Crispi sostava per discutere di politica. Quinta generazione.

A leggere l’elenco dei personaggi che qui sono stati serviti sembra di percorrere la storia dello spettacolo, della politica e del jet set, ma tre su tutti vanno citati: San Giovanni Paolo II, il Principe Giuseppe Tomasi di Lampedusa, Mario Del Monaco. Il Ristorante La Botte 1929 (visita guidata con degustazione) di Monreale è da sempre mèta dell’aristocrazia palermitana, nacque come rivendita di vini dei possedimenti di una nobile famiglia e divenne trattoria. Nel 1962 il salto a ristorante, opera dei Cascino, due generazioni della famosa stirpe di maestri-chef siciliani. È tra le più antiche gestioni di Sicilia. Conserva la bella sala a travi della storica rivendita, di cui le antiche attrezzature sono oggi arredi, e il porticato. Cucina siciliana di classe e l’esclusivo semifreddo “Ali Pascià”, nel menù da 63 anni, citato da Andrea Camilleri nei suoi libri, gustato dal Commissario Montalbano è un tripudio di mandorle siciliane e cioccolata calda.

È il 1914 quando nonno Santo ritorna in Sicilia dall’Argentina e nella piccola Giarre, a metà strada tra Catania e Taormina, fonda la prima fabbrica di caramelle di tutta la Sicilia. Caramelle di carruba e cannellina, l’invenzione delle “sigarette” di cioccolato, furono i primi grandi successi della Cioccolateria Caffetteria Fabbrica Finocchiaro (visite guidate). Oggi la cioccolateria, la dolceria, torteria e sala da the, sono la nuova linfa di questo storico locale d’Italia. Conserva facciate, ampi spazi originali divisi da archi e colonne, alti soffitti affrescati, arredi e cimeli. Tra i clienti illustri ha avuto lo scrittore Di Maggio e lo storico Giarizzo.
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