laVERDI: CONCERTO PER L’EUROPA

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Sabato 9 maggio laVerdi ospita all’Auditorium

di Milano l’evento straordinario, in occasione dell’inaugurazione del padiglione dell’Unione Europea all’Expo. In programma la Nona Sinfonia

di Beethoven  

 

Sabato 9 maggio (ore 20.30, ingresso a invito) l’Auditorium di Milano  ospiterà il “Concerto per l’Europa”, in occasione della Festa dell’Europa e dell’inaugurazione  del padiglione dell’Unione Europea all’Expo.

Orchestra e Coro sinfonico di Milano Giuseppe Verdi, diretti rispettivamente dal giapponese Junichi Hirokami e da Erina Gambarini, saranno protagonisti di questo evento straordinario, organizzato in collaborazione con il Parlamento Europeo e la Commissione Europea: in programma la Nona Sinfonia di Beethoven, con quell’Inno alla Gioia che è diventato, di fatto, l’inno dell’Europa stessa. Sul palco di largo Mahler un parterre di solisti di rango internazionale, composto da Marina Bucciarelli (soprano), Sonia Prina (contralto), Danilo Formaggia (tenore), Rudolf Rosen (basso).

 

 

Programma

Quando la Nona fu eseguita per la prima volta a Vienna (al Teatro di Porta Carinzia, il 7 maggio del 1824), la Capitale degli Asburgo venne piacevolmente coinvolta in un appuntamento di cui si era persa da tempo la consuetudine. In effetti, Ludwig van Beethoven non regalava ai viennesi una nuova sinfonia da tempo immemorabile. L’ultimo lavoro di questo genere uscito dalla sua penna era stato messo in cartellone ormai una decina d’anni prima – esattamente il 27 febbraio 1814 – quando l’Ottava aveva ottenuto un buon consenso di pubblico e qualche segno d’incomprensione da parte della critica.

La parziale incomprensione dell’Ottava non aveva certo impedito a Beethoven di progettare nuove sinfonie, anche se il compositore parve dedicarsi, per gli anni a seguire, con maggiore dedizione alla cameristica, e in particolare all’amato pianoforte, consegnando alla storia senza sosta una serie impressionante di capolavori.

Ma certamente l’estrema sinfonia beethoveniana appare come apportatrice di un’urgenza espressiva capace di trasferirsi in musica con una forza inaudita. Attraverso l’uso del coro, infatti, la partitura può trasmettere con maggiore energia un concetto filosofico, un “programma” che diviene evidente e definitivamente riconoscibile nell’Inno alla Gioia, testo amatissimo che il compositore tedesco aveva progettato di mettere in musica verso per verso addirittura dal 1793. E così, alla “prima” viennese, accompagnata da un successo enorme, il pubblico comprese appieno la portata del messaggio di Beethoven, di quell’uomo burbero e scontroso che senza arrendersi alle avversità aveva concepito in musica la rappresentazione di una tensione illuministica finalizzata al raggiungimento della felicità universale, condizione perseguibile nell’esaltazione della fratellanza e nel sincero convincimento della presenza di una Bontà Celeste, di un Essere Supremo che dal caos primordiale fonda un ordine morale a cui ogni uomo è chiamato a contribuire, esercitando la virtù. Da quel 7 maggio del 1824 la Nona, pubblicata nel 1826 da Schott e dedicata A Sua Maestà il Re di Prussia Federico Guglielmo III, non smetterà più di circolare, di essere eseguita e di continuare a commuoverci, simboleggiando con forza il testamento spirituale e la forza morale di un uomo con pochi termini di paragone nell’intera storia della nostra cultura.

 

Biografie

Junichi Hirokami Nato a Tokyo, ha studiato direzione d’orchestra, pianoforte, musicologia e viola al prestigioso Tokyo College of Music.  La sua carriera di conductor inizia a 26 anni dopo la vittoria al primo Kondrashin International Conducting Competition ad Amsterdam.

Dal 1990  è direttore ospite delle principali orchestre europee fra cui l’Orchestre National de France, la RundfunkSinfonieorchester di Berlino, la Royal Concertgebouw Orchestra, l’Orchestre Symphonique de Montreal, la Israel Philharmonic, la London Symphony e i Wiener Symphoniker.

Fra il 1988 e il 1995 è stato Direttore Principale della Norrköping Symphony Orchestra in Svezia. Da allora è stato Direttore Principale della Limburg Symphony Orchestra (1998–2000), Primo Direttore Ospite della Royal Liverpool Philharmonic (1997–2000), Direttore Principale della Japan Philharmonic (1991-2000), e Direttore Musicale della Columbus Symphony Orchestra (2006-2008).

Le più recenti collaborazioni lo hanno visto ospite della Vancouver Symphony Orchestra, l’Orchestra Sinfonica di Milano Giuseppe Verdi, la Saint Petersburg Philharmonic, la Tchaikovsky Symphony Orchestra di Mosca, la Baltimore Symphony Orchestra, la Cincinnati Symphony Orchestra, la New Zealand Symphony Orchestra e la Gewandhausorchester di Lipsia.

In Giappone ha diretto tutte le principali orchestra fra cui la NHK Symphony Orchestra e la Saito Kinen Orchestra. Grazie alla stima di Seiji Ozawa, ha riscosso un grandissimo successo nelle sue diverse collaborazioni con la Mito Chamber Orchestra.

Molto attivo anche in ambito operistico, ha diretto le acclamate produzioni di Un ballo in maschera e Rigoletto alla Sydney Opera House. I suoi più recenti trionfi sono in La Traviata alla Fujiwara Opera, Le Nozze di Figaro e Ainadamar al Nissay Theatre, infine La Traviata e Aida al New National Theatre.

Hirokami è attualmente Direttore Principale e Consulente Artistico della Kyoto Symphony Orchestra. In questi suoi sei anni di mandato, l’orchestra si è grandemente evoluta, trionfando alla Suntory Hall di Tokyo nel 2014, con un concerto trasmesso in televisione dalla NHK.

Junichi Hirokami e la Kyoto Symphony Orchestra hanno appena ricevuto il 46° Suntory Music Award.

 

Erina Gambarini, Maestro del Coro. Figlia d’arte, ha iniziato la sua attività artistica a 13 anni al Teatro alla Scala di Milano, come voce bianca, protagonista nell’opera di Britten Il giro di vite.

Dopo alcuni anni di intensa attività solistica, ha proseguito lo studio del pianoforte con il padre, lo studio del canto, come soprano, con Teresa Stich Randall a Vienna, direzione interpretazione corale e musica da camera con Marcel Couraud, tecnica vocale e interpretazione con Schmidt-Gaden. Ha collaborato con la RSI, la RAI, la Fenice di Venezia, Teatro Sociale di Como, Teatro Olimpico e Valle di Roma, Teatro Carignano di Torino, Verdi di Trieste, La Pergola di Firenze, Teatro Grande di Brescia. Ha inciso numerosi CD per Nuova Era, Carrara e Ricordi. Nel 1989 fonda il gruppo corale Canticum Novum, che in pochi anni si distingue per la qualificata e ricca attività artistica e parallelamente dirige vari gruppi strumentali. Nel 1996 inizia la sua collaborazione con il Maestro Romano Gandolfi, che nel 1998 la chiama come sua assistente e maestro del coro in occasione della costituzione del Coro Sinfonico di Milano Giuseppe Verdi, incarico che ricopre tuttora. Ha collaborato con molti direttori d’orchestra, tra i quali Riccardo Chailly, Claudio Abbado, Gianandrea Gavazzeni, Aldo Ceccato, Ettore Gracis, Oleg Caetani, Claus Peter Flor, Christopher Hogwood, Rudolf Barshai, Vladimir Jurowski, Helmuth Rilling, Leonard Slatkin, Nevil Marriner, Roger Norrington, Vladimir Fedoseyev, Robert King.

Dal 1997 è membro dell’Ateneo di Scienze, Lettere ed Arti di Bergamo per i suoi meriti artistici.