I giochi maschili dei “cowboy solitari”dal film di Andy Warhol alla danza di Philippe Saire
In prima nazionale lo spettacolo del coreografo svizzero preceduto dal film del regista americano
Teatri di Vita, giovedì 14 e venerdì 15 gennaio 2010
Corpi maschili si aggrovigliano alla scoperta di fragili identità, tra nudità e movimenti che mostrano virilità, forza, ma anche tenerezza e vanità.
A Teatri di Vita si terrà una due-giorni Lonesome cowboys che propone un confronto tra l’ononomo film di Andy Warhol e lo spettacolo in prima nazionale di Philippe Saire: le atmosfere del coreografo svizzero ricordano infatti gli ambienti dissacranti dello speduto villaggio dell’Arizona nell’omonimo film di Andy Warhol. Con linguaggi differenti i due spettacoli rappresentano le contraddizioni e le sottigliezze del mondo maschile viste da uno degli esponenti più brillanti della vivace scena della danza contemporanea e da un artista che è entrato a pieno titolo nella storia del Sessantotto.
Si parte giovedì 14 gennaio alle ore 21,15 con la proiezione del film, che rientra nella rassegna cinematografica Ipotesi d’Amore); si prosegue venerdì 15 gennaio con lo spettacolo di danza. Tutti e due gli eventi si svolgono a Teatri di Vita (via Emilia Ponente 485, Bologna; www.teatridivita.it; info: 051.566330) alle ore 21,15.
La potente coreografia di Lonesome cowboys di Saire è divisa in due parti: la prima mette in evidenza le dinamiche di squadra di un gruppo di sei danzatori in spettacolari ed emozionanti sequenze; la seconda indaga invece il rapporto fra due uomini. Emergono così le tensioni più profonde della natura maschile, dove oltre alla conflittualità emerge un forte bisogno interiore, uno slancio psicologico e fisico che si traduce nella necessità̀ di fondersi nel gruppo e allo stesso tempo di separarsi dalla nuova entità̀ creata. Si tratta di un’analisi intima e privata, e al contempo sociale e collettiva. E’ in questo scontro di forze e di pressioni dalla diversa natura che affiora per Saire il ricordo della separazione dalla simbiotica unione materna, momento in cui l’essere umano diventa realmente solo, provando una paura e un senso di abbandono che si porterà dietro per tutta la vita. Lo spettacolo Lonesome cowboys è caratterizzato da una partecipazione emotiva che ricorda i rapporti teneri e erotici nello sperduto villaggio dell’Arizona dell’omonimo film di Andy Warhol (1968), in cui personaggi si travestono e giocano tra sessualità e religione dissacrata, vagando in un west desolato tra desiderio, esperienze carnali e identità sessuali. Così la nudità di Saire evoca quella originaria sessualità dei cowboy di Warhol, il cui
film è entrato a pieno titolo nella cronologia del sessantotto. In scena, nello spettacolo di Saire si susseguono i sei danzatori Philippe Chosson, Pablo Esbert Lilienfeld, Matthleu Guénégou, Mickael Henrotay Delaunay, Richard Kaboré, Mike Winter e Luci Laurent Junod.Fondata nel 1986, la Compagnia di Philippe Saire ha sede a Losanna ma le sue oltre mille rappresentazioni hanno attraversato 160 città in Europa, Africa, Asia e America. Philippe Saire è un maestro della danza contemporanea e le sue numerose produzioni mirano a introdurre un pubblico sempre più vasto alla danza contemporanea. Tra i lavori più importanti affrontati dalla compagnia: Don Quixote, Vacarme, Le Palindrome, Study in Lightness, Les Affluents, [ob]seen and Sang d'encre.
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Giulia Cavallaro
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