Carlsberg Italia presenta i numeri della propria sostenibilità: ResponsiBEERity 2017

ResponsiBEERity 2017:
Carlsberg Italia si conferma protagonista della sostenibilità:
 acqua: -6% dei consumi idrici complessivi, pari a circa 11 piscine
olimpioniche;
 emissioni: 100% di energia da fonti rinnovabili, -1,8% delle
emissioni complessive del Birrificio di Induno Olona;
 salute e sicurezza: -42% infortuni, 0 sinistri stradali;
 consumo responsabile, obiettivo sensibilizzazione: 5.500 persone
raggiunte, +100% rispetto al 2016.
Carlsberg Italia ha presentato a Milano il Bilancio di
Sostenibilità 2017 che, per il settimo anno consecutivo, delinea il profilo della filiale di
Carlsberg Breweries A/S, terzo produttore mondiale di birra, fornendo
Together Towards ZERO – Insieme verso un futuro sostenibile
Il Bilancio di Sostenibilità 2017 adotta come riferimento della rendicontazione i progressi
registrati nel perseguimento degli obiettivi fissati da Together Towards ZERO, la strategia
di sostenibilità con cui, dal 2017, Carlsberg Group sta contribuendo al raggiungimento degli
obiettivi di sviluppo sostenibile (SDG) delle Nazioni Unite e dell’Accordo di Parigi sui
cambiamenti climatici.
In linea con le indicazioni del Gruppo, Carlsberg Italia si è focalizzata sulle quattro aree di
priorità che hanno maggiore impatto sulle attività aziendali:
1 acqua, ingrediente principale della birra;
2 energia ed emissioni nel processo produttivo;
3 salute e sicurezza di chi produce e distribuisce le birre;
4 consumo responsabile.
Sviluppata su solide basi scientifiche, in collaborazione con eminenti esperti, Together
Towards ZERO stabilisce una roadmap per gli interventi da realizzare nel Birrificio di
Induno Olona, con obiettivi intermedi da conseguire entro il 2022 e il raggiungimento dei
nuovi standard di sostenibilità previsti entro il 2030.
I principali numeri della sostenibilità 2017
ACQUA – obiettivo 2030: zero sprechi d’acqua
Malgrado un incremento nella produzione, che nel 2017 ha toccato quota 1.411.801
ettolitri di birra (+6% vs 2016), Carlsberg Italia ha ridotto del 6% i propri consumi di
acqua, fermi a 433.000 metri cubi. Con l’acqua risparmiata nel 2017 sarebbe possibile
riempire 11 piscine olimpioniche.
È diminuito anche il consumo specifico di acqua per ettolitro di birra prodotto, passato
da 3,5 hl/hl del 2016 a 3,1 hl/hl (-11%), dato perfettamente in linea con il risultato
raggiunto a livello di Gruppo.
Il merito della maggiore efficienza idrica va ascritto al monitoraggio costante dei consumi,
rafforzato con l’installazione di 22 nuovi contatori, su specifiche aree del Birrificio di Induno
Olona, letti a cadenza settimanale, che si aggiungono ai 16 i cui dati arrivano direttamente al
server di monitoraggio.
Nel corso del 2017, inoltre, sono state gettate le basi per ulteriori progressi nell’uso sostenibile
delle risorse idriche in vista del dimezzamento dei consumi d’acqua e dell’azzeramento
degli sprechi, pianificati per il 2030.
Sono stati conclusi i lavori per la rimessa in esercizio del vecchio impianto di depurazione
delle acque reflue, fermo dal 2006. Da novembre 2017, le acque depurate vengono conferite
direttamente nel fiume Olona, restituendo all’ambiente acqua di una qualità il più possibile
vicina a quella prelevata. L’acqua depurata viene impiegata anche per il lavaggio dell’impianto
di trattamento dei fanghi, al posto dell’acqua di rete.
Infine, è stato installato un nuovo
Pastorizzatore Flash che, una volta a
regime, porterà a una riduzione del consumo
idrico del 4-5%.
Energia ed emissioni – obiettivo 2030:
zero emissioni di CO2 dai siti produttivi
La roadmap stabilita nel piano Together
Towards ZERO prevede l’azzeramento delle
emissioni dagli impianti produttivi nel 2030,
l’utilizzo esclusivo di energia da fonti
rinnovabili entro il 2022 e la riduzione del 30%
delle emissioni birra-alla-mano nel 2030.
La strada da percorrere è ancora lunga, ma i
risultati registrati nel 2017 sono incoraggianti.
Le emissioni complessive del Birrificio di
Induno Olona, infatti, sono diminuite
dell’1,8% rispetto al 2016. Anche le emissioni
specifiche di CO2 sono state ridotte dell’8,6%,
passando da 3,5 kg/hl a 3,2 kg/hl.
Di contro, il consumo totale di energia è
lievemente aumentato rispetto al 2016
(+0,4%) in virtù dell’incremento di
produzione. Gli indicatori per quanto riguarda i consumi specifici, tuttavia, sono positivi:
metano -7,6%; energia elettrica -1,2%.
Cosa ancor più significativa, grazie all’adesione di Carlsberg Group alla coalizione di imprese
RE100 e all’accordo per l’approvvigionamento di energia stipulato nel 2016, Carlsberg Italia
ha raggiunto in anticipo l’obiettivo del 100% di energia da fonti rinnovabili.
Salute e sicurezza – obiettivo 2030: zero infortuni
Il tasso di incidenti in Azienda ha proseguito la curva discendente evidenziata nelle precedenti
edizioni del Bilancio di Sostenibilità; segno del radicarsi di una diffusa cultura a tutela della
salute e sicurezza sul lavoro.
Nel 2017, infatti, il tasso di infortuni è stato di 1,7 (nel 2016 era 2,9) con un indice di gravitÃ
pari a 33,4 (589,5 nel 2016). Nello specifico, il numero totale di infortuni è calato di oltre il
42%.
Consumo Responsabile – obiettivo 2030: zero consumo irresponsabile
Carlsberg Group e Carlsberg Italia considerano la sensibilizzazione a un consumo moderato e
corretto della birra un obiettivo prioritario. In questo senso vanno l’obiettivo di ampliare la
scelta dei consumatori, offrendo loro un’alternativa analcolica ovunque sia presente una
birra del Gruppo e l’ambizioso traguardo di zero consumo irresponsabile nel 2030.
Life IRIS
I cambiamenti climatici hanno un
forte impatto sull’industria birraria,
sia sull’approvvigionamento delle
materie sia sui consumi.
Per questo Carlsberg Italia – unica
azienda del settore agroalimentare –
ha deciso di aderire al progetto
quadriennale Life IRIS, nato nel
2015 con l’obiettivo di sviluppare tra
gli operatori del mondo industriale e
finanziario la consapevolezza delle
conseguenze dei mutamenti climatici.
In quest’ambito, dal 2017 Carlsberg
Italia aggiorna il proprio Piano di
Adattamento ai Cambiamenti, nel
quale sono individuate le iniziative da
intraprendere in base alla valutazione
del rischio climatico.

Per aiutare ulteriormente i consumatori a fare scelte consapevoli, sulle etichette di tutte le
birre saranno apposti messaggi per favorire il consumo responsabile, nonché le indicazioni
nutrizionali. Messaggi a favore del consumo responsabile compariranno anche in tutte le
comunicazioni di marketing.
Inoltre, nel programma delle giornate di porte aperte nello storico Birrificio di Induno
Olona, è stata inserita la visita a un’area dedicata ad attività esperienziali, nella quale i
visitatori possono sperimentare gli effetti dell’abuso di alcol grazie a un particolare visore
(Beer Goggle) che simula le alterazioni nelle percezioni e nel coordinamento dovute allo stato
di ebbrezza. Nel 2017 i visitatori sensibilizzati durante gli Open Day sono stati oltre 5.500
(più del doppio rispetto al 2016).
Analoghe iniziative di sensibilizzazione sono rivolte ai dipendenti della sede di Lainate in
occasione del Global Beer Responsibility Day (GBRD), Giornata Mondiale della Birra
Responsabile.
Iniziative sociali
Gli scavi nel Foro di Giulio Cesare a Roma
Nel 2017 la Fondazione Carlsberg per lo studio delle scienze, che porta avanti lo spirito
mecenatesco e la dedizione alla condivisione con le comunità di J.C. Jacobsen, fondatore di
Carlsberg Breweries, ha stanziato 1,5 milioni di euro per un progetto pluriennale di ricerca
e scavi archeologici nell’area del Foro di Giulio Cesare a Roma.
Avviato nell’autunno 2017, il progetto di ricerca nasce dalla collaborazione tra l’Istituto
Danese a Roma e la Sovrintendenza Capitolina ai Beni Culturali e vede coinvolta un’équipe di
ricercatori danesi.
Le attività di indagine e scavo nell’area più antica dei Fori Imperiali, consentiranno di gettare
nuova luce sulla disposizione spaziale e architettonica di un sito la cui lettura è resa complessa
dallo stratificarsi degli interventi urbanistici e monumentali di più imperatori romani.
Carlsberg entra nella storia della birra italiana quando, nel 1975, sigla un accordo con uno dei maggiori
produttori nazionali, Industrie Poretti, per la produzione e commercializzazione dei due marchi Tuborg e
Carlsberg (storiche aziende danesi che si uniscono nel 1970). Negli anni il gruppo Carlsberg acquisisce quote
dell’azienda Poretti sino ad arrivare al 1998 quando il nome dell’azienda italiana viene cambiato in Carlsberg
Italia e nel 2002 diviene di proprietà totalmente danese.
Carlsberg Italia oggi produce e commercializza oltre 1,3 milioni di ettolitri di birra a marchi Carlsberg, Tuborg,
Birrificio Angelo Poretti, Kronenbourg 1664, Grimbergen, Feldschlösschen e Brooklyn.
Nel 2011 Carlsberg Italia ha avviato una rivoluzione nel mercato della birra, sviluppando e lanciando
DraughtMasterTM Modular 20, il nuovo sistema di spillatura che utilizza fusti in PET al posto dei tradizionali in
acciaio e che non utilizza CO2 aggiunta. Sulla spinta di questo progetto Carlsberg Italia ha ottenuto la certificazione
ambientale EPD (Environmental Product Declaration) per le sue birre, PRIMA unica azienda birraria al mondo.
www.carlsbergitalia.it
Carlsberg Italia invita tutti i suoi consumatori a bere responsabilmente e a visionare il sito
www.beviresponsabile.it

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