DOPPIO APPROFONDIMENTO SULLA MOSTRA RODOLFO ARICO’ – PITTURA INQUIETA

Il 4 DICEMBRE ALLE GALLERIE D’ITALIA PIAZZA SCALA

 

  • Incontro con il filosofo Massimo Donà alle ore 18.00 per approfondire l’opera di Rodolfo Aricò nei suoi “incerti confini”
  • Concerto-conferenza di Alfonso Alberti, pianista e musicologo, alle ore 20.30 per cercare l’altro così presente nei lavori di Aricò anche nella musica di Beethoven, Schumann, Sciarrino

 

Si intitola L’opera e i suoi incerti confini. Rodolfo Aricò: ritratto di un’inquieta potenza demiurgica l’appuntamento che le Gallerie d’Italia – Piazza Scala, polo museale di Intesa Sanpaolo a Milano, organizzano il 4 dicembre prossimo, alle ore 18.00, per un approfondimento dell’opera di Rodolfo Aricò, in mostra nell’esposizione monografica Pittura inquieta. Gli anni Novanta presso gli spazi del Cantiere del ’900 fino al 18 gennaio 2015.

Non esiste nel mio lavoro un punto solo focale”, dichiarava Aricò. Il filosofo Massimo Donà illustrerà come l’artista fosse consapevole che solo una naturale contaminazione di elementi visivi o mentali consenta di produrre quei continui ribaltamenti dei codici linguistici di cui, solo, può vivere l’artista: Ambiguità sembra essere il vero volto di ogni concetto, di ogni punto di riferimento; ambigua è dunque, per Aricò, l’esistenza in quanto tale – afferma Donà – “ché, solo per disperazione, possiamo farci forti di improbabili assiologie generate da immaginifici, ma sostanzialmente impossibili orizzonti valoriali”.

Alle ore 20.30 sarà la volta del concerto-conferenza di Alfonso Alberti, pianista e musicologo, dal titolo Musica Inquieta – Beethoven, Schumann, Sciarrino: l’altro e la soglia. Nella pittura di Rodolfo Aricò emerge con frequenza l’altro, il dissonante, il “fuori posto”. Percorsi musicali nei quali l’elemento eterodosso ha eguale, decisiva importanza sono quelli dell’ultimo Beethoven, a cui può capitare di introdurre nel “normale” tessuto di una sonata il corpo estraneo di due fughe, e di Schumann, che nella sua ultima Novelletta lascia che una voce aus der Ferne (dalla lontananza) modifichi il percorso musicale.

Per Salvatore Sciarrino la diversità è realtà fondante, per l’uomo così come per la natura. La III sonata è il luogo di un molteplice che non si lascia addomesticare dalla logica, preferendo lo choc e l’interferenza. Nel Notturno n. 3, come in una tela di Aricò, ciò che è diverso è anche possibile soglia, attraverso cui scivolare fuori dal margine.

 

La mostra Rodolfo Aricò. Pittura inquieta. Gli anni Novanta, realizzata da Intesa Sanpaolo in collaborazione con l’Archivio Rodolfo Aricò, è visitabile presso le Gallerie d’Italia fino al 18 gennaio 2015. L’esposizione ha come fulcro l’ultima stagione creativa di Rodolfo Aricò (Milano, 1930-2002), uno tra i protagonisti dell’arte italiana della seconda metà del XX secolo, dagli anni ’60 punto di riferimento delle indagini pittoriche internazionali sulla riduzione espressiva, la monocromia, la geometria, e gli statuti stessi del dipingere.

 

Sede:

Gallerie d’Italia

Piazza della Scala, 6

20121 Milano

 

Informazioni e prenotazioni:

Numero verde 800.167619

info@gallerieditalia.com

www.gallerieditalia.com

 

Orari:

Da martedì a domenica dalle ore 9.30 alle ore 19.30 (ultimo ingresso ore 18.30)

Giovedì dalle ore 9.30 alle ore 22.30 (ultimo ingresso ore 21.30)

Lunedì chiuso

 

Ingresso gratuito

 

(Visited 45 times, 1 visits today)