ilbUCO – una storia QUASI vera di e con Paolo Alessandri

Dopo il debutto di Foggia e Palermo, dopo essere già stato in scena a Roma tutti i Lunedì di Gennaio e di Febbraio e dopo essersi candidato a diventare l'appuntamento teatrale più atteso della settimana, ilbUCO si chiude.

Lunedì 10 Marzo

Al Teatro Furio Camillo di Roma

ore 20.00 brindisi di chiusura

ore 21.00 ultimo appuntamento con

-ilbUCO-

una storia QUASI vera

di e con Paolo Alessandri

regia: Pierluigi Bevilacqua

Costumi: Monica Raponi

Promozione: Ramona Genna e Silvia Torino

Ufficio Stampa: Marcella Santomassimo

Video and Web Promotion: Emanuele Massaioli

Foto di Scena: Fabio Barbati

Una produzione: Piccola Compagnia Impertinente

in collaborazione con: ROMATEATROFESTIVAL 2014

 

In memoria di  Luca Alessandri, scomparso nel nulla il 7 Dicembre 2011

 

 

“Signore e Signori, quest'uomo, quando nacque, aveva già un mese!!! Venite, Venite a vedere l’unico uomo che, quando morirà, avrà avuto un mese in meno di vita rispetto a quello che avrebbe potuto avere se, ostinato, non si fosse trattenuto 30 giorni di troppo nel ventre di sua madre! Che poi ci vuole poco a capire che uno, un posto come quello, glielo devono strappare di dosso per farlo uscire.”

 

ilbUCO– una storia QUASI vera  scritto ed interpretato da Paolo Alessandri per la regia di Pierluigi Bevilacqua, direttore artistico della PCI, è un monologo che scava dritto dentro il buco. Ma che cos'è il buco? E' un vuoto da cui fuggire, in cui talvolta si cade per errore, oppure è un nido, rifugio in cui accoccolarsi, al riparo da clamori e ambizioni mondane? Insomma è un Mezzo-Vuoto, o un Mezzo-Pieno?

Di certo, "Il Buco" è una storia quasi vera, quasi autobiografica; quasi dolce, quasi cinica. Un monologo quasi commovente. Tanti “quasi” perché a parlare di sé, sul palco,  è un quasi-uomo, un feto adulto di 40 anni, che – ben consapevole della propria assurda condizione – impugna il paradosso dell’Esistenza nel lucido tentativo di piegarlo al proprio volere, ossia al ricongiungimento con il buco originario: L’Utero. Quell’antro caldo, morbido e accogliente dal quale fu strappato – contro la propria volontà – in una infausta notte estiva di circa quarant’anni prima.

 

Un thriller speculativo, candidamente antiesistenziale che, tramite l’uso di una stravagante ‘Logica’,  fa della Eutanasia lo scopo primario di una vita generatasi per errore del Fato.

Un percorso scandito da improbabili  ‘deduzioni maieutiche’ – di eco bislaccamente Socratico – per le quali Alessandri (ben ‘spalleggiato’ da un invisibile seppur ingombrante  Dottore/Demiurgo) rappresenta l’unico punto di fuga sulla Scena.

 

L’unica certezza, per il nostro povero antieroe, è che

“…ilbUCO lo erediti dal sangue, come una malattia; dai cromosomi, come l'intelligenza. ilbUCO è l’humus, il limo, quel fango pisciato e fertile da cui tutti nasciamo. Sta a noi, poi,  nell'arco di un’esistenza, decidere se sfuggirgli, o se tentare di perpetrarlo.”

 

Paolo Alessandri

[Strappato dall’utero materno al decimo mese di gestazione,

dopo un mese di lotta indifesa

Il tragico dì: 28 giugno 1975]

 

Teatro Furio Camillo

via Camilla, 44 00181 Roma (Metro A Furio Camillo)

ore 21.00

Posto unico: 10 euro + 2 euro tessera associativa

Riduzione gruppi: (minimo 5 persone) 8 euro

 

Info e prenotazione biglietti :

info@piccolacompagniaimpertinente.com

via SMS: +39 349 5014071

via Facebook: facebook.com/ilbuco.dipaoloalessandri

 

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