IL CLASSICO NELL’ARTE Modernità della Memoria dall’Arte Greca a Bernini, Paolini e Pistoletto

  
7 febbraio – 4 maggio 2014
IL CLASSICO NELL’ARTE
Modernità della Memoria dall’Arte Greca a Bernini, Paolini e Pistoletto
A cura di Giacinto Di Pietrantonio
Dal 7 febbraio al 4 maggio 2014 la GAMeC – Galleria d’Arte Moderna e Contemporanea di Bergamo è
lieta di presentare Il Classico nell’Arte. Modernità della Memoria dall’Arte Greca a Bernini, Paolini
e Pistoletto, una mostra che anticipa la riapertura della Pinacoteca dell’Accademia Carrara di
Bergamo e che intende muovere una riflessione su come un artista contemporaneo possa
trarre ispirazione dall’antico e, in questo modo, rinnovare il dialogo con esso e condividerlo
con il pubblico.
L’educazione al patrimonio culturale del passato è stata quasi sempre associata all’idea di
insegnamento e alla dimensione della memoria intesa come testimonianza. Secondo Esiodo, le Muse
sono figlie di Zeus e di Mnemosine, ovvero dell’energia creatrice e della capacità di ricordare. Il museo
nasce come dimora delle Muse, assumendo quindi una connotazione matriarcale; è giunto però il
tempo di restituirgli la componente maschile, paterna.
Senza dubbio l’artista contemporaneo rappresenta il migliore attore per operare il recupero
degli insegnamenti del passato artistico quale ispirazione per il presente: nella sua pratica di
attualizzazione, infatti, egli svolge un’ineludibile funzione pedagogica e didattica. Ed è altrettanto
naturale che un museo d’arte contemporanea divenga il luogo deputato a fare crescere questa
relazione e a incoraggiare il dialogo tra le parti.
Proprio la prospettiva che parte dall’arte del passato è quella che artisti di un passato più vicino alla
contemporaneità hanno percorso e percorrono nel senso di un moderno aggiornamento; la
persistenza dell’antico è talmente presente da essere quasi divenuta uno slogan. E il futuro del museo
è anche questo: passare – finalmente – da una “mera” mediazione dei contenuti a un’educazione
che si realizza in forme creative e che rende protagonisti gli allievi.
La mostra intende indagare i modi e le forme attraverso le quali un artista contemporaneo può trarre
ispirazione dall’antico, creando così un ponte tra i secoli che contribuisca ad avvicinare opere del
passato, a rinegoziarne il senso e a valorizzarne la testimonianza.
Lavori di artisti contemporanei che guardano al passato e che ad esso si ispirano saranno
affiancati da opere provenienti dall’Accademia Carrara di Bergamo in un percorso espositivo
che pone classico e contemporaneo in stretta connessione.
In mostra, opere di Michelangelo Pistoletto a confronto con la statuaria greca ed etrusca e con
un’opera di Giovanni Volpato; lavori di Vanessa Beecroft che guardano ad Antonio Canova posti in
dialogo con una scultura di Pietro Bernini e con il Baccanale di Giulio Carpioni; sculture di Charles
Avery e i ritratti di Valerio Carrubba in relazione a ritratti cinquecenteschi di artista lombardo di
scuola leonardesca; le maschere della Tragedia Greca reinterpretate da Alfredo Pirri; Adrian Paci in
dialogo con Giulio Paolini e a sua volta Paolini in relazione a Lorenzo Lotto; lavori di Gianluigi Colin
che rimandano a Piero della Francesca, August Sander e Pablo Picasso posti in dialogo con un dipinto
di Lorenzo Costa; Ferrario Frères in relazione a Gustave Courbet; opere di Sam Durant che
guardano ai busti celebrativi ottocenteschi e una scultura di Kiki Smith in dialogo con dipinti
cinquecenteschi da opere di Michelangelo, quali Leda e il Cigno e la Pietà.
Uno stimolante confronto che intende sottolineare le influenze e le relazioni esercitate dal
passato sul presente e viceversa.
GAMeC – Galleria d’Arte Moderna e Contemporanea di Bergamo
Via San Tomaso, 53
24121 – Bergamo
Tel. 035 270272 – int. 408
www.gamec.it
Orari di apertura
martedì – domenica: ore 10:00-19:00
giovedì: ore 10:00-22:00
Biglietti
Intero: € 5,00
Ridotto € 4,00
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