Milano:IL PIACERE DELL’ONESTA’ al Teatro Sala Fontana

PROSA

 

dal 7 al 24 marzo 2013


Elsinor Teatro Stabile d’Innovazione

 

presenta


IL PIACERE DELL’ONESTA’

 

prima nazionale

 

di Luigi Pirandello

 

con

,Roberto Trifirò-Angelo Baldovino

Sonia Burgarello-Agata Renni

Raffaella Boscolo-La Signora Maddalena, sua madre

Stefano Braschi-il marchese Fabio Colli

Francesco Migliaccio-Maurizio Setti, suo cugino

Andrea Soffiantini-il Parroco di Santa Marta


regia Roberto Trifirò



inserito in INVITO A TEATRO

 

Il piacere dell’onestà di Luigi Pirandello è una delle nuove produzioni di Elsinor, inserita nella sezione Prosa.

Questa commedia in tre atti, ispirata dalla novella Tirocinio del 1905, fu scritta e rappresentata per la prima volta nel 1917 ed ebbe grande successo di critica e pubblico. I temi trattati sono quelli cari a Luigi Pirandello: differenza tra essere e apparire, tra l’identità sociale indossata come una maschera e quel che davvero si è.

Il protagonista è Angelo Baldovino, un fallito, ex giocatore d’azzardo, con debiti e fama di scarsa moralità, a cui è stato proposto il matrimonio “bianco” con la figlia di Maddalena Renni, Agata, una ragazza rimasta incinta, amante del marchese Fabio Colli, uomo separato per colpa della moglie e che per tale motivo non può né sposarla né dare il nome al nascituro.

Angelo accetta per denaro l’offerta, perché “per necessità di cose non può fare altrimenti”, ma, essendogli stata richiesta l’onestà, pone una condizione: “Sposerò per finta una donna; ma sul serio io sposo l’onestà” e difatti dimostrerà un rigido rigore morale, che metterà tutti in difficoltà: il marchese Fabio, che sperava di liberarsi in poco tempo di lui e di riprendersi Agata; la madre di Agata, la signora Maddalena, che aveva favorito la relazione della figlia col marchese, ma che certo non avrebbe mai voluto come genero, un baro e un fallito, e anche il compagno di scuola, Maurizio, cugino del marchese, che gli aveva proposto il matrimonio, convinto di risolvere con la razionalità gli errori provocati dal troppo sentimento.

Solamente Agata, la moglie per finta, tutta compresa del suo ruolo di madre, alla fine, riconoscendo in lui lealtà, correttezza e serietà, decide da brava moglie di seguirlo nella buona e nella cattiva sorte, riabilitando così se stessa, il marito e la nuova vera famiglia.

 

NOTE DI REGIA

Il piacere dell’onestà (1917) trae ispirazione, come spesso accade nelle opere teatrali di Pirandello,  da una sua novella, in questo caso Tirocinio (1905). È un testo fondamentale nella storia della sua drammaturgia; vi troviamo infatti la prima espressione compiuta di quella serie di “uomini soli” che attraversano i punti più alti della sua creatività, e dall’altro ritroviamo uno dei miti centrali dell’ideologia pirandelliana, quello della maternità.

Baldovino non è riconducibile al cliché puramente caricaturale del protagonista della novella; egli è la prima, compiuta figura di eroe antagonista del testo pirandelliano: quale non era ancora né il Laudisi di Così è se vi pare, né la Beatrice del Berretto a sonagli.

È il primo dei molti uomini soli, che animano il panorama drammaturgico del nostro scrittore, la prima immagine di un universo maschile, che ha scoperto (per costrizione o per scelta) la dimensione della solitudine, del rapporto tra maschi, come emerge fascinosamente nel racconto che ne fa l’amico Maurizio, nella memoria di una passeggiata notturna, fantastica, tra lo sprazzare delle lucciole, lungo il viale attorno alle mura di Macerata.

L’eroe pirandelliano nasce sempre in questa condizione ambientale, mentre parla a un altro uomo. Soltanto gli uomini, soltanto i maschi, riescono a comunicare tra di loro.

Il culto della ragione, la vocazione pungente per la riflessione e per l’astrazione, sono i blasoni (ma anche la maledizione) di questi personaggi. Baldovino è appunto la ragione introdotta in una società borghese preda del sentimento; è l’intelligenza chiamata a far ordine in quel mondo, “l’intelligenza che non scusa ma compatisce” per citare una frase del testo; è un giudice sì di quella società, ma un giudice non severo.

Come già in Pensaci Giacomino e in Ma non è una cosa seria, Pirandello usa l’espediente del falso matrimonio, su cui si confrontano personaggi costretti a togliersi la maschera dietro la quale hanno ingannato se stessi e gli altri. Si rivela così il vero volto della varia umanità dei protagonisti.

Chi finora era apparso al sommario giudizio degli altri un disonesto, a cui affidare un’azione infame, si rivela invece una persona rispettabile e chi agli occhi dei buoni borghesi godeva di alta considerazione, un marchese di alto lignaggio, si manifesta per quello che è: un uomo infido e mediocre nelle azioni e nei sentimenti.

La peculiarità della regia, partendo da uno spazio scenico, che andrà via via spogliandosi degli arredi, e quindi della “maschera di scenografia” sarà quella di presentare, attraverso il linguaggio anche parossistico della pièce e quindi dell’azione, la fragilità delle identità dei personaggi, che talvolta sembrano essere messi dall’autore in situazioni limite per vedere come reagiscono, fino ad arrivare essi stessi alla coscienza di non saper bene fino in fondo chi davvero siano, se persone o … personaggi…

Roberto Trifirò

 

ROBERTO TRIFIRO’

Come attore ha lavorato con i registi italiani e stranieri più importanti, tra cui ricordiamo Bob Wilson, Aldo Trionfo, Luca Ronconi, Sandro Sequi, Stefan Braunschweig, Pier'Alli, Cesare Lievi, Mina Mezzadri, Federico Tiezzi, Monica Conti.

Tra i suoi più recenti lavori come regista e interprete: La fedeltà coniugale, due atti unici di Anton Cechov (2003); Non si sa come di Luigi Pirandello (2004); Il cerchio incantato tratto da Il monaco nero di Anton Cechov (2005), di cui ha curato anche la drammaturgia; Identità violate, due atti unici che comprendevano Il bicchiere della staffa di Harold Pinter e Catastrofe di Samuel Beckett (2006); Piccinì, tratto da Luigi Pirandello (2007); Filax Anghelos di Renato Sarti (2008); La Confessione di Arthur Adamov (2008); Parole che cadono dalla bocca, tratto da Samuel Beckett (2009); King Richard II – studio per autoritratto, tratto da William Shakespeare (2010); Le furberie di Scapino di Moliere (2010); Memorie del sottosuolo di Fëdor Dostoevskij (2011); Notizie del mondo di Luigi Pirandello (2012), Vecchi tempi di Harold Pinter (2012).

 

TOURNE’E

       26-27 aprile 2013 – Teatro Cantiere Florida – Firenze

       29 aprile 2013 – Teatro Giovanni Testori – Forlì

 

TEATRO SALA FONTANA – Via Boltraffio 21 – 20159 Milano

 

Si raggiunge con i seguenti mezzi pubblici:

       tram 3-4

       autobus 82-90-91-92

       metropolitana linea 3_Zara

 

INGRESSO

       intero € 16

       convenzionati € 12

       under 14/ over 60 € 8

       promozione speciale mercoledì posto unico € 12

 

ABBONAMENTI

       Carnet 6 Ingressi – carnet di ingressi utilizzabili da più persone anche nella stessa  sera – € 87 – ridotto (convenzionati): € 66

       Carnet Italia ‘900 (tre mise en espace “Dal 2000 al 900” Il piacere dell’onestà)

€ 30

 

PRENOTAZIONI E INFORMAZIONI

Tel. 02 69015733

 

BIGLIETTERIA

Apertura biglietteria nei giorni di spettacolo dalle ore 18, domenica dalle ore 14.

Si consiglia di controllare attentamente l'orario d'inizio nelle schede di ogni spettacolo

PRENOTAZIONI ON-LINE fontana.teatro@elsinor.net

 

RITIRO BIGLIETTI

Entro un’ora prima dell’inizio dello spettacolo.

Abbonati e acquisti on-line fino a 15 minuti prima dell'inizio dello spettacolo

 

PREVENDITA

www.vivaticket.it

www.happyticket.it

 

ORARIO DEGLI SPETTACOLI

       da martedì a sabato ore 20.30

       domenica ore 16.00

       LUNEDI’ RIPOSO

 

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