INVICTIS VICTI VICTURI

Il riarmo morale della Democrazia italiana 1948 – 1960

Dal 30 ottobre al 4 novembre  Ingresso libero

Spazio Oberdan   Viale Vittorio Veneto, 2

Milano

Il 4 novembre 1918 si completava, con la vittoria di Vittorio Veneto e la fine della Prima Guerra Mondiale, il ciclo delle campagne nazionali per l’Unità d’Italia.Il ricordo di questa data, pietra miliare della Storia italiana, è stato tenuto vivo scegliendo di dedicare la giornata alle Forze Armate e all’Unità Nazionale.La Provincia di Milano-Settore Cultura con la collaborazione di Fondazione Cineteca Italiana è lieta di presentare una rassegna fortemente voluta da Novo Umberto Maerna, Vice Presidente e Assessore alla Cultura della Provincia di Milano, realizzata grazie al prezioso contributo di Maurizio Cabona, critico cinematografico e saggista.Primo appuntamento dell’iniziativa è una tavola rotonda (ve. 30 ott. h 18) dal titoloLa Patria alle origini dell’Alleanza atlantica” a cui parteciperanno, gli storici Maurizio Serra e Piero Visani e lo stesso Cabona che successivamente introdurrà le proiezioni degli  Otto film d’ispirazione patriottica, realizzati in Italia durante la ricostruzione, nel primo periodo dell’Alleanza Atlantica, quello più intensamente sentito. Tale spirito era di riarmo morale e materiale, per far seguire alla guerra perduta del 1943 la pace vittoriosa che sarebbe venuta nel 1989. Esso si espresse col racconto di eventi della I e soprattutto della II guerra mondiale, dedicati al valore dei militari e dei civili italiani.Dopo il trattato di pace del 1947, restavano infatti aperte questioni dolorose, in particolare, fino al 1954, quella di Trieste: nelle stazioni ferroviarie italiane, il biglietto per la città giuliana si faceva allo sportello “esteri”, ma uno spirito di difesa del territorio e dell’interesse nazionale si diffuse per iniziativa dei governi repubblicani, soprattutto attraverso il cinema (la Rai-Tv comincerà a trasmettere solo e proprio dal 1954).Un’azione che reca eminentemente la firma di Giulio Andreotti, prima sottosegretario alla presidenza del Consiglio con delega per gli spettacoli, poi ripetutamente ministro della Difesa, degli Esteri e presidente del Consiglio.Nella “lettura” dei film del periodo – anche di quelli leggeri, non inseriti in questo elenco – s’avverte l’eco delle forti tensioni dei momenti in cui venivano scritti e realizzati. Alla II guerra mondiale era seguita la Guerra fredda: essa opponeva ancora l’Unione Sovietica all’Italia. Ma per essa, anche nell’Alleanza Atlantica, non tutti i paesi erano egualmente alleati. Forti, ricchi, lontani, quindi senza vertenze territoriali con l’Italia, gli Stati Uniti furono, con il Vaticano di Pio XII, il punto di riferimento della politica italiana, non solo nella grande contrapposizione coi Paesi socialisti, ma anche negli attriti con Francia e Gran Bretagna. La Francia fu presente nel nostro cinema solo come meta d’emigrazione o sfondo d’avventurette; la Gran Bretagna è evocata, fino al 1954, sempre come antagonista, anche se non più come nemica, per via della questione triestina, alla quale s’aggiungevano come ulteriori fonti d’attrito – questioni mediterranee. Sarà la crisi di Suez (novembre 1956, contemporanea alla crisi diBudapest) a insegnare l’umiltà alle due potenze coloniali, aprendo all’Italia nuovi mercati mediterranei, accesso propedeutico al boom economico degli anni ’60. Si spiega anche così che il nostro cinema sia

tornato frequentemente su episodi della guerra nel Nord Africa; quando i nuovi film non erano ancora pronti, i governi dell’epoca favorirono il ritorno in circolazione di film bellici d’epoca fascista, talora abilmente tagliuzzati dei passi fascisti, ma in modo da esaltarne, anziché sopprimerne l’intento patriottico.

Mancheranno “suggerimenti” del partito di maggioranza relativa, la Dc, ai produttori per film sulla più breve (dicembre 1941 – settembre 1943) guerra contro gli Stati Uniti, ma ce ne saranno invece perché – nel momento della nuova alleanza (atlantica) con la Germania – la vecchia sia ricordata con rispetto: sono così italiani i due migliori film su militari tedeschi nella II guerra mondiale: Londra chiama Polo Nord (1957) e Sotto dieci bandiere(1960), entrambi diretti da Duilio Coletti e entrambi prodotti da Dino De Laurentiis.”Maurizio Cabona 

 Calendario degli eventi e delle proiezioni su www.provincia.milano.it/cultura

Info per il pubblico:www.cinetecamilano.it02.77406316.(a partire da 30’ prima dell’inizio del primo spettacolo di ogni giorno)www.provincia.milano.it/cultura – 02.7740.6300 Info per la stampa: silvia.boz@cinetecamilano.it – 02 0287242114; 339 320 99 82 g.bocca@provincia.milano.it; m.piccardi@provincia.milano.it – 02.7740.6310/6359Addetto stampa Assessore: f.provera@provincia.milano.ittel. 02.7740.4393 

 

 

 

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