La migliore e autentica ristorazione italiana è andata in scena a Londra

La migliore e autentica ristorazione italiana è andata in scena a Londra. Quattordici  chef italiani hanno animato con “lezioni” di altissimo livello Identità London, il congresso di cucina d’autore che della fortunata originale edizione milanese – Identità Golose nata nel 2005 da un progetto di Paolo Marchi e Magenta Bureau – ha portato con sé il tema della ricerca e della rappresentazione dell’eccellenza culinaria.
Gli organizzatori hanno scelto una piazza difficile e cosmopolita che si è dimostrata alla prova dei fatti molto ricettiva e favorevole: la qualità degli interventi e delle proposte gastronomiche, il gusto e la fantasia percepiti ma non sempre oggettivamente riconosciuti leader mondiali, la presenza di grandi marchi alimentari italiani e di preziose nicchie hanno ricevuto il plauso dei settecento “congressisti” e della stampa internazionale intervenuta a Vinopolis, una vera e propria culla di eventi internazionali in una cornice spettacolare di bottiglie di tutto il mondo, un’istituzione per i londinesi e per l’universo dei gourmet.
Di particolare rilievo progettuale il patrocinio al congresso del Ministero delle Politiche Agricole, Alimentari e Forestali e la condivisione degli obiettivi della manifestazione da parte di Buonitalia Spa, la società per la promozione e valorizzazione dell’agroalimentare italiano presente ai lavori di Identità London con il presidente Walter Brunello che ha dichiarato: “L’Inghilterra è uno dei paesi cardine nella progettualità che Buonitalia Spa intende attuare nel Nord Europa e questa iniziativa non vuole essere e non deve rimanere un semplice spot ma si inserisce brillantemente in un nuovo contesto strategico finalizzato alla crescita del marchio “Italia” e del sistema Paese nella competizione globale del settore alimentare. Per questo è molto importante che a questa manifestazione abbiano preso parte realtà come la Regione Friuli Venezia Giulia o come il Consorzio del Grana Padano. Non ci bastano più i plausi e gli attestati di simpatia. Dal Paese della pizza e degli spaghetti, l’Italia è passata ad esportare la vera cucina. Vogliamo mettere a sistema l’alta qualità dei prodotti e della filiera che i Consorzi sono chiamati sempre più a mantenere con i modelli imprenditoriali e professionali dei nostri campioni della ristorazione, naturali ambasciatori del gusto e dello stile italiano che proprio partendo da prodotti di eccellenza riescono a dare maggiore risalto alla loro arte.”.
“Finalmente abbiamo visto il vero volto della ristorazione italiana di qualità, quella insomma che non dovrà più confondersi con le infinite contraffazioni” – gli ha fatto eco Edi Sommariva, direttore generale della Fipe, l’organizzazione che rappresenta in Italia e all’estero le imprese dell’alimentazione  “fuori casa”, associazione partner della manifestazione . “A Identità London i nostri giovani chef ma ormai noti a livello internazionali hanno dimostrato al pubblico inglese di  saper rappresentare con maestria attraverso la tradizione o attraverso le proposte più innovative (senza mai rinnegare la tradizione) che il movimento della ristorazione italiana è cresciuto e può essere partner affidabile ed efficace per la promozione del patrimonio agroalimentare  e turistico del nostro Paese.  Registro una piena sintonia con il Ministro Zaia, con Buonitalia e con gli organizzatori della manifestazione di Londra anche sulle prospettive di collaborazione per il prossimo futuro”.   

Elisa Zanotti – IDENTITA' LONDON – Ufficio stampa 
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