In occasione della
Salerno Design Week 2025
HoperAperta
presenta la mostra
La casa del silenzio imperfetto
a cura di
Maurizio Barberis e Patrizia Catalano
21 maggio – 31 agosto 2025
Pinacoteca Provinciale Palazzo Pinto
Via Mercanti 63 – Salerno
In collaborazione con:
Confindustria Salerno
Assessorato alla Cultura, Provincia di Salerno
Comune di Salerno
Camera di Commercio di Salerno
Regione Campania
Bruno Torres
Maurizio Barberis
In occasione della Salerno Design Week 2025 – e in collaborazione con il Gruppo Design/Tessile/Sistema Casa di Confindustria Salerno – HoperAperta, piattaforma che coniuga Arte, Architettura e Design, giunta alla sua settima edizione, presenta la mostra

in programma dal 21 maggio al 31 agosto. Sarà ospitata nel cuore di Salerno, nello storico e nobile Palazzo Pinto, sede della Pinacoteca provinciale.
La Casa del Silenzio Imperfetto intende sviluppare, attraverso una serie di frammenti espositivi, un percorso sull’arte dell’abitare, mettendo al centro di un mandala virtuale, fatto di oggetti, di opere e di architetture, la figura del collezionista, figura che nella società contemporanea ha affiancato, a volte superandole, le due personalità del curatore museale e dell’artista, a testimonianza di una passione che spesso sconfina in un voluttuoso desiderio di infinito. La mostra deve quindi la sua definizione all’affanno collezionistico della costruzione di un mondo che non trova mai fine, e che, al pari dell’opera di un autore, vive di un universo sempre incompleto.
La mostra vuole affrontare queste tematiche partendo dall’assunto che l’imperfezione è la trama fondante di un discorso sull’arte di abitare, un dialogo costruito attraverso un itinerario di lettura che simula l’inquietudine del collezionista, grazie all’accumulo di frammenti testuali e visivi. Pittura, fotografia e scultura divengono così indispensabile complemento di un design piacevolmente complice di una scrittura peripatetica, priva di un centro definito, che riassume in sé le possibili ansie di un ‘infinito collezionistico’. Un pericoloso percorso di avvicinamento all’idea dell’habitat come forma d’arte assoluta, che vive indipendentemente dalla volontà del suo autore, grazie allo sguardo dell’altro, sguardo necessario ma spesso non condiviso.

Gli autori in mostra sono:
Mark Anderson, Maurizio Barberis, Armando Bruno e Alberto Torres, Dorian X, Alfonso Femia, Cristina Fiorenza, Duccio Grassi, Francesca Grassi, Gianfranco Marabese, Ugo Marano, Daniele Menichini e Nicolas Turchi, Giulio Rigoni, Aldo Parisotto, Maurizio Peregalli, Steve Piccolo, Claudia Regge, Federico Spagnulo, Davide Valoppi, Alberto Vannetti, Carmelo Zappulla.
Le opere in mostra sono state realizzate grazie al contributo delle Aziende del Gruppo Design di Confindustria Salerno e – in particolare – alle aziende: AR.CE.A, Cianciullo Marmi, Fornace De Martino, Hebanon fratelli Basile 1830, Lamberti Design, MT Plex, Rinaldi Group, Saggese, Tekla e di Antonangeli, Julia Marmi, Q Lighting, Grassi Pietre, Zeus,
Imprese che rappresentano l’eccellenza nella lavorazione e nella finitura di materiali come legno, metallo, pietra, ceramica, marmo e in ambito illuminotecnico e che lavorano con un approccio sostenibile di valorizzazione dell’ambiente in cui operano.
La mostra è inserita nel palinsesto della Salerno Design Week 2025 il cui programma è curato da Giovanna Basile, Presidente del Gruppo Design/Tessile/Sistema casa, e Stefania Rinaldi, Vice Presidente con delega al Made in Italy, di Confindustria Salerno, con il supporto scientifico della Prof.ssa Vittoria Marino.