La mostra di Forlì a “Quelli che il calcio e…”
Domenica 31 MAGGIO IN DIRETTA su RAI 2
Se Canova scolpisse oggi, Simona Ventura potrebbe costituire il modello per una delle sue celeberrime figure femminili,”una moderna Venere” parola di Pier Giuseppe Dolcini, Presidente della Fondazione Cassa dei Risparmi di Forlì, organizzatrice della grande mostra “Canova. L’ideale classico tra scultura e pittura” che chiuderà i battenti il 21 giugno prossimo ai Musei di san Domenico a Forlì.
La convinta espressione del Presidente ha sicuramente colpito la bella conduttrice di “Quelli che il calcio” che ha voluto dedicare, nell’ultima puntata pre estiva della trasmissione, un omaggio alla bellezza perfetta e sensuale delle creature marmoree di Antonio Canova e alla vera Cultura.
Domenica, ai Musei di San Domenico campeggerà una calco in gesso della “Venere italica”, capolavoro dello scultore nato a Possagno, opera d’enorme valore che sarà donata e dedicata a Simona, Venere moderna in diretta nazionale. L’originale di questo capolavoro, concesso dagli Uffizi alla mostra di Canova era amato dal Foscolo e ha fatto sognare milioni di visitatori del museo fiorentino.
E sarà il bellissimo Rossano Rubicondi l’inviato testimone dell’incoronazione di Simona! Ma non solo.sarà presente il noto scultore Ivo Gensini che sta immortalando la Ventura in marmo eterno. L’opera al suo completamento sarà consegnata alla famosa conduttrice.
In diretta dai Civici Musei di Forlì saranno trasmesse inoltre, per la regia di Lucio Martignoni, le immagini dei capolavori di Canova riuniti qui per una delle più grandi mostre canoviane mai allestite al mondo. Tutti potranno così ammirare le meravigliose immagini di Ebe, la eterea danzatrice degli dei, delle Veneri, di Amore e Psiche, delle Tre Grazie ma anche le testimonianze di corpi maschili di grande forza e bellezza ritratti dal Canova in pose sportive, come nei due celeberrimi Pugilatori del Vaticano, o in forma di dei. A confronto con altri corpi non meno eleganti come quello del magnifico Mercurio volante del Giambologna o i possenti nudi dipinti dallo stesso Canova e da altri grandi del suo tempo.
La grandezza di Canova, già in vita celebrato come il più grande scultore di tutti i tempi si esprime anche in soggetti sacri, come nella celebre Maddalena.
Questo ultimo capolavoro sarà considerato dai romantici la sua opera più bella e per questo divenne motivo di ispirazione per Hayez la cui Maddalena, che sarà accostata a quella di Tiziano e Canova, rivela nella sua sconvolgente sensualità come, non uno scultore, ma il celebre pittore del Bacio possa considerarsi vero erede di Antonio Canova.
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