Carmine Abate, Franco Arminio, Massimo Fenati, Mauro Corona e Luigi Maieron alla 58° Fiera dei Librai Bergamo

Continuano gli incontri con gli autori alla 58° edizione della Fiera dei Librai Bergamo che propongono le nuove uscite del panorama editoriale nazionale, le numerose storie del territorio, i laboratori e le letture animate per i più piccoli e i dibattiti più accesi sui temi scottanti dell’attualità.

Mercoledì 19 aprile, Carmine Abate presenta alle ore 20.45 Il banchetto di nozze edito da Mondadori nel 2016.

C’è un incontro quotidiano che scandisce e rende più bella la nostra vita, che ci sa sorprendere creando connessioni inattese e meravigliose. L’incontro con il cibo. E anche il destino del protagonista di questo libro è intrecciato con le pietanze “saporitòse” di cui si nutre, dalla nascita in Calabria alla maturità nel Nord. Il cibo è identità e qui diventa motore del racconto: un’appassionata storia di formazione attraverso i sapori e le fragranze che rinsaldano il legame con le origini, accompagnano il distacco dalla propria terra, annunciano il brivido dell’ignoto. Ecco dunque le tredici cose buone del Natale, i piatti preparati con giorni di anticipo, che lasciavano intuire all’autore bambino il ritorno imminente del padre dalla Germania. E poi, nell’adolescenza, nuovi appetiti che troveranno soddisfazione nella letteratura: libri prelibati che trasformano l’autore in un lettore onnivoro. Quando toccherà a lui abbandonare il paese per un impiego in Germania, dove incontrerà la donna della sua vita e poi con lei deciderà di stabilirsi in Trentino – a metà strada tra i loro mondi d’origine –, sarà ancora un piatto a celebrare la nuova vita: la polenta con la ‘nduja, sintesi perfetta di Nord e Sud. Carmine Abate racconta il legame con la terra – la fatica che comporta, ma pure le dolcezze, l’incanto – e poi gli affetti, i sogni e i successi di chi sperimenta luoghi e sapori lontani, scegliendo di vivere, sempre, per addizione. E lo fa con un libro straordinario, che si divora d’un fiato ed è capace di realizzare una prodigiosa armonia tra i sensi, con gli occhi che leggono e trasmettono al cervello i sapori del cuore.

Carmine Abate è nato nel 1954 a Carfizzi, un paese arbëresh della Calabria. Emigrato da giovane ad Amburgo, oggi vive in Trentino. Come narratore, ha esordito in Germania conDen Koffer und weg! (1984). Ha pubblicato due libri di racconti, Il muro dei muri (1993) e Vivere per addizione e altri viaggi (2010), la raccolta di “poesie & proesie” Terre di andata (1996 e 2011), il saggio I germanesi (1986 e 2006) con Meike Behrmann e i romanzi: Il ballo tondo (1991), La moto di Scanderbeg(1999), Tra due mari (2002), La festa del ritorno (2004, premio selezione Campiello, nuova edizione 2014) e Il mosaico del tempo grande (2006), Gli anni veloci (2008), La collina del vento (premio Campiello 2012) e Il bacio del pane (2013). I suoi libri, vincitori di numerosi premi, sono tradotti in Francia, Stati Uniti, Germania, Olanda, Grecia, Portogallo, Albania, Kosovo, Giappone e in corso di pubblicazione in arabo.


Giovedì 20 aprile alle ore 18.00, Franco Arminio
presenta Cedi la strada agli alberi, Chiarelettere 2017.

Franco Arminio ha raccolto qui una parte della sua sterminata produzione in versi. Ma non è un’antologia, è un’opera antica e nuova, raffinata e popolare, un calibrato intreccio di passioni intime e passioni civili. La prima sezione è un omaggio al paesaggio e ai paesi che Arminio racconta da anni nei suoi libri in prosa. La seconda ci presenta una serie di poesie amorose in cui spicca il suo acuto senso del corpo femminile. Dopo i testi intensi dedicati agli affetti familiari, le conclusioni sono affidate a una serie di riflessioni sulla poesia al tempo della Rete. I versi di Arminio sono lavorati a oltranza, con puntiglio e cura, con l’obiettivo di arrivare a una poesia semplice, diretta, senza aloni e commerci col mistero. La sua scrittura è una serena obiezione alle astrazioni e al gioco linguistico, una forma di attenzione a quello che c’è fuori, a partire dal corpo dell’autore, osservato come se fosse un corpo estraneo. L’azione cruciale è quella del guardare: “Io sono la parte invisibile / del mio sguardo”.

Franco Arminio è nato e vive a Bisaccia, in Irpinia d’Oriente. Ha pubblicato una ventina di libri. Ricordiamo, tra gli altri, Vento forte tra Lacedonia e Candela (Laterza), Terracarne(Mondadori), Cartoline dai morti (Nottetempo) e Geografia commossa dell’Italia interna (Bruno Mondadori).

Si occupa anche di documentari e fotografia. Come paesologo scrive da anni sui giornali e in Rete a difesa dei piccoli paesi. Attualmente è il referente tecnico del Progetto pilota della montagna materana nell’ambito della Strategia nazionale delle aree interne. Ha ideato e porta avanti La casa della paesologia a Trevico e il festival “La luna e i calanchi” ad Aliano.

Alle 18.15 di giovedì 20 aprile si prosegue con Massimo Fenati e la sua Arte pinguina Tea 2015.

Massimo Fenati è un fumettista, illustratore e animatore italiano, vive e lavora a Londra, pubblica sul Corriere della Sera e Il Fatto Quotidiano, per TEA e Mondadori. I suoi personaggi più famosi sono Gus & Waldo, una coppia di pinguini gay innamorati che con ironia pop e levità ci raccontano la loro relazione. Alla Fiera dei Librai e nel foyer dell’Auditorium di Piazza Libertà è allestita una mostra di tavole illustrate del suo ultimo lavoro, Arte Pinguina e del precedente Il libro dell’amore di Gus e Waldo.

Alle 20.45, Mauro Corona e Luigi Maieron presentano Quasi niente, Chiarelettere 2017.

“Gli bastava quello che aveva, pochissimo per non dire niente, e non voleva affannarsi, o coltivare aspirazioni. Al è dut nue fantats, al è dut nue. È tutto niente ragazzi, è tutto niente. Pronunciava la frase  sottovoce, quasi non volesse far fatica.” Quasi niente ha il sapore antico delle storie narrate un tempo davanti al focolare. Storie che intrattenevano liberando sapienze semplici ed essenziali, di cui oggi si sente la mancanza. In quest’epoca frenetica dominata dai miti del successo, della vittoria a ogni costo e dell’arricchimento, Corona e Maieron portano un contributo diverso e spiazzante. Parlano di sconfitta, fragilità, desiderio, pace interiore, lealtà, radici, silenzio, senso del limite, amore, rievocando personaggi leggendari come Anna, Silvio, Menin, Tituta, Tacus, Orlandin, Cecilia, Tin, il trio Pakai e molti altri. Uomini e donne che non hanno trovato spazio nei libri di storia ma hanno saputo lasciare un messaggio illuminante, che può trasformare le nostre vite. Filosofastri le cui minute sapienze tramandano la memoria di chi vive nelle piccole valli, dove non nevica firmato e ci si può chiamare da una costa all’altra. Questo libro ha un precedente nella voce. Nasce dall’incontro tra due grandi amici che, in una conversazione appassionata e godibilissima, alternano delicatamente storie, aneddoti, riflessioni e citazioni regalandoci un piccolo e prezioso gioiello. Una filosofia minima e pratica che al linguaggio gridato preferisce l’arte di sussurrare, in cui l’etica del fare ha sempre la meglio sull’estetica dell’apparire. Una filosofia che proviene da un passato rievocato senza nostalgie. Un tempo in cui i valori erano vissuti concretamente non per moralismo ma perché aiutavano a stare meglio. Quasi niente è l’ultima traccia di un mondo ben diverso da quello in cui viviamo oggi. Un mondo duro, feroce, ma che ha ancora molto da insegnarci.

Gli altri appuntamenti

Mercoledì 19 aprile

11.00 – Spazio incontri La ricerca delle origini

16.30 – Spazio incontri Le implacabili. Violenze al femminile nella letteratura tra Otto e Novecento

17.00 – Domus La scienza delle donne. Ricerca, teoremi e algoritmi al femminile

18.00 – Domus Sembrava nevicasse. La Eternit di Casale Monferrato e la Fibronit di Broni, due comunità di fronte all’amianto

18.15 –  La Cantante

Giovedì 20 aprile

16.00 – Spazio incontri Disoccupazione imprenditorialità e crescita

17.00 – Spazio incontri Bergamo nella cultura russa e dei paesi slavi. In onore della prof.ssa Rosanna Casari

La Fiera è online sul sito fieradeilibrai.it, sulla pagina Facebook – Fiera dei Librai ed è aperta dal 15 aprile al 1° maggio 2017, dalle 9.00 alle 23.00 sul Sentierone a Bergamo. Tutti gli incontri sono a ingresso libero.