Spazio Tadini

via Jommelli 24, Milano

• Lunedì 27 aprile ore 21 – TEATRO

“Fotografare lo spettacolo”. La serata, a cura di Roberto Rizzente e Claudia Cannella, prosegue il ciclo di appuntamenti dedicati al teatro organizzati per il 2009 dalla rivista Hystrio, trimestrale di teatro e spettacolo, in collaborazione con l’associazione culturale Spazio Tadini.

Intervengono:

Massimo Agus (fotografo e direttore del Centro per la Fotografia dello spettacolo di San Miniato)
Marco Caselli Nirmal (fotografo)
Diego Ciminaghi (fotografo)
Silvia Lelli e Roberto Masotti (fotografi ufficiali del Teatro alla Scala)
Tommaso Le Pera (fotografo)
Andrea Messana (fotografo)
Modera:
Roberto Mutti (critico fotografico)
Ingresso libero.

Molti opinionisti, oggi, sono pronti a scommettere sull’importanza, per la storia dello spettacolo, della fotografia di scena. Parte integrante di una rappresentazione, essa ne perpetua, in un certo senso, la memoria, e ne garantisce il successo presso il grande pubblico. È anche grazie agli scatti del fotografo di fiducia che un regista può seguire l’evoluzione del proprio lavoro. E, ancora, è grazie al materiale fotografico depositato negli archivi e nelle biblioteche che gli studiosi possono ricostruire la genesi e le caratteristiche stilistiche di alcune opere del passato. E, infine, è grazie alla fotografia che uno spettacolo riesce ad attirare pubblico, o a conquistare appeal presso i media, incoraggiando, spesso e volentieri, la pubblicazione del comunicato sui tamburini.
Dopo decenni di storia, spesso poco conosciuta ai più, complice la rivoluzione del digitale, che ha semplificato radicalmente il processo di produzione e di distribuzione delle immagini, amplificando a dismisura la portata del fenomeno, la fotografia di scena entra oggi nel vivo del dibattito culturale. Vengono organizzati corsi specifici, come quelli tenuti dal Centro per la Fotografia dello spettacolo di San Miniato o dall’Accademia della Scala. Addirittura, vengono banditi concorsi, come Occhi di scena, in collaborazione con Hystrio, e i lavori dei grandi maestri vengono ospitati nei foyer dei teatri o diventano protagonisti di antologiche, monografie, libri di testo.

• Martedì 28 aprile ore 21 – PSICOANALISI E ARTE
Il terzo incontro di ÉIDOLON accoglie un gruppo di artisti e psicanalisti particolarmente interessati all’arte, per affrontare il fenomeno straordinario de: IL GESTO BAROCCO. Ne parlano:
· Mariapia Bobbioni introdurrà un discorso sul Barocco e la Modernità, nel loro rapporto al Femminile, a sua volta interpretato sulla doppia polarità: Strega o Mistica?
· Luca Iacovino ci interrogherà sulla funzione del gesto in generale e del gesto dell’arte : “.. è un tema che mi impegna da tempo; il gesto , letto attraverso differenti discipline non meno che nella più lunga analisi, ha un suo campo, un suo valore , una sua pregnanza, per il suo permanere e ritornare . Ha una forza sintetica che non appartiene alla tecnica ma ad un altro tipo di pensiero…bisogna fare del gesto il centro stesso del discorso , come è il caso nella via precorsa da Marcel Jousse e nella teoria del Mimema.”
· Blanca Lloret, muovendo da un’esperienza di creazione artistica ( Hors Champ, opera video ) esplora come il movimento creativo si articola alla funzione della sublimazione in rapporto alla Cosa. Ella intende approfondire la funzione del vuoto nella stilistica barocca attraverso l’indagine di alcune tele di Caravaggio, individuando così la dimensione dell’oggetto nell’arte, oggetto che racchiude sempre in sé il riferimento a un Vuoto centrale e strutturale, che rappresenta la sua parte di impossibilità.
· Valeria Medda si sofferma sulla questione della piegatura della materia nell’arte barocca e sulla sua significazione simbolica, attraverso le suggestioni filosofiche di Gilles Deleuze.
· La flautista ALESSIA MARCOTRIGIANO eseguirà , in chiusura, alcune musiche barocche.
Iacovino e Lloret utilizzeranno una proiezione di immagini.
Un vin d’honneur concluderà la serata- ingresso 10 euro
www.spaziotadini.it
Melina Scalise (ms@spaziotadini.it)