Primavera italiana per Dan Graham, protagonista della sesta edizione del progetto di arte
pubblica ALL’APERTO della Fondazione Zegna.
L’Oasi Zegna a Trivero (BI) accoglie una sua nuova opera permanente: Two Way Mirror /
Hedge Arabesque (2014), che sarà inaugurata il 31 maggio 2014 alla presenza dell’artista.
Graham illustrerà il lavoro, ripercorrendo i temi della propria ricerca cinquantennale, nel corso
di una Lecture alla Triennale di Milano, introdotta dai curatori di ALL’APERTO Andrea Zegna
e Barbara Casavecchia, in conversazione con Joseph Grima, il 29 maggio 2014.
Two Way Mirror / Hedge Arabesque è uno dei caratteristici padiglioni di Graham, in acciaio e
vetro, qui sezionato da un’alta siepe (Hedge) in tasso. Il Two Way Mirror (vetro a riflessione
differenziata, utilizzato di norma per le facciate dei grattacieli direzionali), ha una proprietà
unica: da un lato è trasparente, dall’altro riflette la luce, come uno specchio. Adottando il
profilo curvilineo degli arabeschi (Arabesque, nel titolo, è lo stile decorativo caratteristico
dell’arte islamica, composto da motivi vegetali e floreali intrecciati), Graham ne assembla le
lastre in modo da moltiplicare gli angoli di rifrazione e il sovrapporsi delle immagini: a seconda
del movimento dei visitatori nello spazio, delle condizioni naturali della luce e delle mutazioni
del paesaggio circostante, chi entra viene catturato da un gioco di specchi ogni volta diverso.
“Il mio lavoro è sempre dedicato a come gli spettatori vedono loro stessi”, dice Graham.
L’analisi della relazione tra arte, architettura, natura e intrattenimento è uno dei fulcri della
ricerca di Graham. Da qui, la scelta d’inserire Two Way Mirror / Hedge Arabesque nello
scenario della Conca dei Rododendri, una delle zone più frequentate dell’Oasi Zegna, grazie
alla sua spettacolare fioritura primaverile. Per l’occasione, l’area è stata ridisegnata
dall’architetto di paesaggio Paolo Pejrone, per meglio accogliere l’opera e i suoi visitatori.
I padiglioni di Graham, congegnati come luoghi d’incontro, svago, conversazione o
raccoglimento, sono opere aperte a tutti. I primi, come Two Adiacent Pavilions (Documenta
VII, Kassel, 1982), nascono proprio dalla riflessione dell’artista sull’architettura di paesaggio e
sui giardini storici. Il suo Octagon for Münster (1987), di forma ottagonale, ricrea i volumi di un
antico gazebo, riflettendo lo scenario idilliaco del parco cittadino. Nel saggio “Garden as
Theater as Museum” (1988), Graham interpreta i giardini rinascimentali come primi musei
della storia occidentale. Con opere come Two-Way Mirror Punched Steel Hedge Labyrinth
(1994-6, Walker Art Center, Minneapolis), l’artista cita i labirinti di siepi barocchi, così come
l’utilizzo della siepe quale dispositivo per delimitare lo spazio domestico e privato nell’ambito
dell’architettura residenziale dei suburbs, altro tema fondamentale della ricerca di Graham.
Fino al 2 novembre, Graham espone un nuovo padiglione (Hedge Two-Way Mirror
Walkabout, 2014) sul tetto del Metropolitan Museum di New York, realizzato in
collaborazione con l’architetto di paesaggio svizzero Günther Vogt per la Roof Garden
Commission di quest’anno.
Trivero (BI) . Inaugurazione ALL’APERTO VI edizione
sabato 31 maggio 2014, ore 14.30
Conca dei Rododendri
Strada Provinciale 232 – Panoramica Zegna
www.fondazionezegna.org/allaperto
