Lo spettacolo è in scena sino al 31 ottobre
Un alternarsi di situazioni comiche che sfociano nel tragico per poi volgere al lieto fine sono gli ingredienti del "nulla", cose di poco conto, insignificanti fatti, innocenti scherzi, e del “rumore”, tanto da mettere in secondo piano l'Amore,
Benedetto e Beatrice con i loro battibecchi, Claudio ed Ero e il loro amore, i piani lugubri di Don John e Borraccio, l'amicizia di Leonato e Don Pedro, le guardie di Messina, due clown, e da ultimo frate Francesco fanno si che lo spirito di Shakespeare aleggi in ogni scena, in ogni dialogo, in ogni momento comico, in ogni personaggio e lo spettatore apprezza anche i tagli del regista.
Franco Oppini e Chiara Salerno riescono nell’intento di coinvolgere la platea, in particolare lei, con bravura e disinvoltura, il tutto ambientato in una Messina viva e gaia.
Da notare l’interpretazione delle due guardie, due clown esilaranti nel loro linguaggio.
gda