L’arte di strada di Haiti come fonte di ispirazione per i giovani di Milano

 laboratori creativi per ragazzi organizzati da  Fondazione Francesca Rava – N.P.H. Italia, Nescafe’, Nesquik e il progetto Pogas 16 – Open space, chiudono la mostra “Fer forgé. Battito di Haiti” alla Triennale di Milano

Saranno presenti
Mariolina Moioli, Assessore Comune di Milano Famiglia Scuola Politiche Sociali
Mariavittoria Rava, Presidente Fondazione Francesca Rava – N.P.H. Italia Onlus
Nadal, 2 anni, e Anglade, 12 anni
appena giunti dall’Ospedale pediatrico N.P.H. in Haiti per urgenti operazioni chirurgiche
Tutti i giorni, nell’ambito della mostra “Fer Forgé. Battito di Haiti”, organizzata dalla Fondazione Francesca Rava – N.P.H. Italia Onlus e da Nescafé, con il Patrocinio del Comune di Milano, i ragazzi hanno a disposizione dei laboratori educativi che, attraverso un percorso esperienziale sull’arte e sulla cultura haitiana, danno la possibilità a tutti i partecipanti di realizzare opere ispirate alla suggestiva tradizione popolare del Paese, in particolare oggetti in papier mâché (cartapesta) e fer forgé.
 
I laboratori educativi, organizzati dalla Fondazione Francesca Rava – N.P.H. Italia Onlus e Nescafé, in collaborazione con il Progetto Pogas 16 – Open Space (Comune di Milano, Regione Lombardia) e Nesquik, consentono ai più giovani di imparare a “lavorare” con i materiali che rappresentano la base dell’arte di strada di Haiti dando libero sfogo alla loro creatività con l’utilizzo di cartapesta e lamine metalliche creando, con l’ausilio di educatori ed esperti, la propria opera da portare a casa. Obiettivo dei laboratori è sensibilizzare i giovani  alle differenti realtà in cui si ritrovano a vivere tanti loro coetanei in Haiti e far capire che, nonostante  la loro situazione di disagio, rimane la forza, l’energia e la voglia di lavorare e costruire.
 
All’interno dei laboratori è anche toccato l’importante tema del riciclo spiegando come le splendide opere esposte nella mostra prendono vita proprio da materiali destinati a essere buttati via, bidoni in lamiera, carta e cartone, che, grazie all’abilità e all’ingegno degli artisti haitiani, si trasformano in spettacolari opere d’arte che costituiscono anche una delle loro fonti di sopravvivenza.

R.S.V.P.
Roberta Biasi roberta.biasi@comune.milano.it
Silvia Valigi silvia.valigi@nphitalia.org
Sarah Zocco s.zocco@bocconitrovato.com