La settimana del #25novembre del Carcano con Angiolini, Costa, De Giovanni, Lucarelli e tanti altri

Sino al 30 novembre 2025 il Teatro Carcano propone la seconda edizione della rassegna di teatro, parole e visioni attorno alla Giornata internazionale per l’eliminazione della violenza contro le donne per affrontare da più angolazioni i motivi che generano ancora così tanta violenza di genere.
La rassegna, ideata e prodotta dal Teatro Carcano di Milano, è promossa insieme all’Associazione PARI.
Oreste è salvo? Le parole che rimarginano è il titolo della settimana che il Teatro Carcano dedica al tema. Chi è Oreste? Un matricida. Nell’Orestea Atena lo salva per ripristinare l’ordine contro il caos, fondando così il tribunale degli uomini e determinando l’agire e il pensare politico e sociale delle culture successive. Da questo snodo archetipico nasce una proposta artistica che esplora il maschile e il femminile nelle loro dimensioni individuali e collettive, storiche e simboliche. La rassegna accoglie voci e linguaggi differenti, che restituiscono complessità, urgenza e pluralità di sguardi.

I protagonisti e le protagoniste della nostra rassegna: Ambra Angiolini, Lella Costa, Luca De Gennaro, Maurizio De Giovanni, Claudia De Lillo, Silvia Gallerano, Vittorio Lingiardi, Selvaggia Lucarelli, Lorenzo Maragoni, Monica Nappo, Valentina Pitzalis, Arianna Porcelli Safonov, Fabrizio Rutschmann, Annamaria Testa, Ester Viola.

Di seguito gli appuntamenti in programma nel dettaglio.

PENSIERI E PAROLE
24 novembre 2025, ore 20.30
con Lella Costa, Fabrizio Rutschmann
insieme a Vittorio Lingiardi, Claudia De Lillo, Ester Viola, Luca De Gennaro, Annamaria Testa

Lella Costa, attrice, autrice, direttrice artistica del Teatro Carcano e Fabrizio Rutschmann, Presidente dell’Associazione PARI, aprono la settimana discutendo con ospiti del mondo della cultura, dello spettacolo e della società civile sull’importanza della scelta delle parole nei contesti in cui si rappresentano i rapporti donna/uomo. A partecipare saranno infatti Vittorio Lingiardi (psichiatra e psicoanalista) Claudia De Lillo (giornalista e scrittrice) Ester Viola (avvocata e scrittrice) Luca De Gennaro (dj e critico musicale) e Annamaria Testa (pubblicitaria e creativa).

PARI., che quest’anno è partner della rassegna del Teatro Carcano, si pone l’obiettivo di coinvolgere organizzazioni e aziende provenienti da settori eterogenei per rendere la sensibilizzazione su questi temi un’azione concreta, che dai luoghi di lavoro si rivolge alle persone in quanto madri, padri, figli, amici, partner, per far emergere la violenza sommersa.

Le parole plasmano il nostro sguardo, costruiscono o distruggono legami, possono curare, rimarginare oppure ferire. Alcune normalizzano stereotipi e disparità, altre accolgono maggiori spazi di libertà e restituiscono dignità. Le parole, sempre, sono importanti.

SELVAGGIA LUCARELLI
DIALOGA CON VALENTINA PITZALIS
sopravvissuta a un tentativo di femminicidio
25 novembre 2025, ore 20.30

Valentina Pitzalis è una donna sarda sopravvissuta a un terribile tentativo di femminicidio avvenuto nel 2011. Il suo ex marito, Manuel Piredda, la attirò in casa con un pretesto e, dopo averla cosparsa di benzina, le diede fuoco, morendo incidentalmente lui stesso tra le fiamme. Valentina riuscì miracolosamente a salvarsi, ma riportò gravissime ustioni che le hanno lasciato segni indelebili sul viso e sul corpo. Negli anni successivi ha affrontato non solo un lungo percorso di riabilitazione fisica e psicologica, ma anche una dura campagna diffamatoria, organizzata dai genitori del suo ex marito soprattutto sui social, che la accusavano di essere l’assassina del figlio. La giustizia ha definitivamente riconosciuto la sua innocenza e la natura del reato come tentato femminicidio, ma Valentina Pitzalis è la protagonista di una delle storie più terribili al mondo di vittimizzazione secondaria: quella di una sopravvissuta che in troppi, per troppo tempo, hanno creduto una strega.
Selvaggia Lucarelli, che negli anni ha seguito la sua complessa vicenda e ha sostenuto la vittima nelle persecuzioni mediatiche e giudiziarie subite, accompagnerà Pitzalis nel racconto della sua incredibile e dolorosa storia.

PUGNI NEL CUORE
26 novembre 2025, ore 20.30
reading di e con Maurizio De Giovanni
musiche e arrangiamenti Marco Zurzolo, live band Marianita Carfora, Umberto Lepore, Carlo Fimiani

Maurizio de Giovanni, attraverso racconti tremendamente realistici, rende limpide e vivide situazioni tristemente attuali e ancora troppo frequenti nello spettacolo PUGNI NEL CUORE. Assumendo il punto di vista del carnefice, lo scrittore racconta l’amore che diventa gelosia, ossessione e odio. L’odio è una perversione dell’amore e scrivere di delitti passionali significa inevitabilmente raccontare l’amore. Davanti al buco nero della violenza di genere, gli avvocati difendono, i magistrati giudicano, la polizia indaga. Gli scrittori, invece, cercano i perché.
“L’unico modo che ho di rispondere a questo perché è raccontare storie, in cui mostrare quanto sia terribile che le paure di una donna diventino rilevanti solo quando scompare”.
Accompagnato da Marco Zurzolo e i suoi musicisti, Maurizio De Giovanni legge i suoi racconti muovendosi tra delitti passionali e storie di solitudini covate nella rabbia, amori malati ed episodi di cronaca osservati dal punto di vista inedito di assassini e criminali.

27 novembre 2025 ore 20.30
LO STUPRO
di Franca Rame
con Ambra Angiolini
in collaborazione con Fondazione Fo Rame

L’attrice e conduttrice Ambra Angiolini interpreta Lo stupro, il potente monologo scritto da Franca Rame a seguito della violenza subito nel 1973. Una testimonianza cruda e sconvolgente, un testo coraggioso e ancora attuale, che denuncia il patriarcato e l’ipocrisia sociale con una forza disarmante. La voce di Ambra Angiolini restituisce tutta l’intensità emotiva e politica dell’opera, in un atto di memoria e resistenza.

A seguire

DON GIOVANNI – L’INCUBO ELEGANTE
Video del monologo di Michela Murgia

Michela Murgia reinterpreta il capolavoro di Mozart: sfata il mito del seduttore rivelando la violenza mascherata. Attraverso la descrizione dei personaggi dell’immortale opera mozartiana, l’autrice svela la sua esperienza e la sua posizione in tema di rapporti di coppia, dunque anche di amore, sesso, rabbia, rancore.
Un monologo o, più profondamente, un dialogo con un interlocutore invisibile e quanto mai presente: lo psicoanalista cui possiamo chiedere e confidare tutto. Con lui, in maniera immaginaria e immaginifica come davanti ad uno specchio, Murgia riflette sulle infinite sfaccettature della psicologia maschile che incontra – e si scontra – con l’universo femminile, in un dissidio ancora irrisolto.

PICCHIAMOCI!
Contro la violenza del genere umano
28 novembre 2025, ore 20.30
di e con Arianna Porcelli Safonov

Il nuovo lavoro dell’autrice Arianna Porcelli Safonov è dedicato ai tanti modi virtuosi di fare a botte tra generi diversi. La violenza sulle donne non è un problema delle donne ma del genere umano, perché la violenza sulle donne non è più o meno grave della violenza su un uomo, su un bambino, un immigrato o un animale, anche quando tutte queste caratteristiche risiedono in un’unica persona. La violenza non è contemplabile in una società civile, eppure è sempre esistita perché “lingua” universale, la lingua più parlata al mondo, altro che inglese, altro che spagnolo.
Picchiamoci è un incontro a teatro dove verranno messe tutte le carte della violenza sul tavolo, perché cosa c’è di più violento di parole dette al posto giusto, nel modo giusto, che fanno ridere anche se non dovrebbero. “Parole che un cuore possono spezzare, parole che fanno sanguinare”, diceva la cantautrice Meg. Picchiamoci è un carnet di racconti dichiaratamente aggressivi che mira a trovare un punto d’incontro tra generi, creando “un ring” da incontro di pugilato che mira però ad arrivare al pareggio, ancor prima che alla parità.

KARAOKE FEMMINISTA
29 novembre 2025, ore 20.30
di Monica Nappo
con Monica Nappo e Silvia Gallerano
produzione Teatro di Dioniso

Le due amiche ed attrici Monica Nappo e Silvia Gallerano portano sul palco del Carcano il 29 novembre KARAOKE FEMMINISTA, “ovvero di come a te pareva di canticchiare qualche canzone sotto la doccia prima di uscire con le amiche, ma in realtà’ ti imbottivi il subconscio di cliché offensivi per la tua persona e il tuo genere…
Una canzone può farci compagnia, tirarci su, ricordare un momento speciale. Può definirci in un momento della vita, o finche’ viviamo. Quante volte da ragazzina ho cantato delle canzoni prima di uscire, con le amiche o con qualcuno che mi piaceva. Da cantare mentre ci si prepara, mentre si guida, sotto la doccia, al telefono all’amica, da sola al supermarket. Anni e anni di passeggiate con la musica nelle orecchie a ripetere fedelmente le parole. La scelta di una canzone o di un particolare gruppo diventa un motivo di aggregazione o di antagonismo. Ma quante volte le abbiamo analizzate veramente ste canzoni, chiedendoci l’impatto che avrebbero davvero avuto su di noi?
Le canzoni pop sono un compendio di vita, una panoramica su cosa accade, danno consigli su come si vive, si ama, si odia. Ma quante canzoni sappiamo a memoria che se davvero ci mettessimo ad analizzare il testo rimarremmo inorridite?
Molte sono le canzoni che le donne cantano sulle donne, ma sono scritte dai maschi. E ci descrivono secondo uno stereotipo talmente interiorizzato da diventare invisibile. E allora ti ritrovi a cantare qualcosa che non dovrebbe, ma ti e’ familiare. Penso a Minuetto di Mia Martini. A bugiardo piu’ che mai piu’ incosciente che mai, di Mina. Ma la lista sarebbe lunga, lunghissima. La compilation di una notte intera.
Karaoke Femminista si propone di analizzare questo: quanto qualcosa di innocuo come una canzone puo’ aver forgiato il nostro sentirci donne. Cosa abbiamo fatto per rientrare in quell’accordo e sentirci in quella storia? Partirei dagli anni 70, sia perché sono degli evergreen sia perché sono l’inizio del male. Ma anche del bene. Ma ora che sento il rap e la trap, le canzoni che cantavo mi sembrano ingenue, rispetto alla violenza che ci propinano oggi”.
Monica Nappo

TIPICO MASCHIO ITALIANO
Uno spettacolo che inizia dalla fine di una storia d’amore e finisce dove deve finire
30 novembre 2025, ore 20.30
di e con Lorenzo Maragoni
regia Lorenzo Maragoni
musiche originali Giovanni Frison
produzione Teatro Metastasio di Prato
in collaborazione con Retropalco srl
con il sostegno di Carrozzerie | n.o.t.
Hanno collaborato al progetto Factanza Media, Osservatorio Maschile e Fondazione Libellula

TIPICO MASCHIO ITALIANO è uno spettacolo dell’attore e autore Lorenzo Maragoni che riflette di come si può parlare oggi in modo credibile, da uomo, di amore, di sesso, di consenso, di rifiuto, di gelosia, di manipolazione, di violenza, ma anche di autenticità, di emozioni, di libertà…
Tipico maschio italiano chiama a raccolta gli uomini per cercare di gettare le maschere che sentono di dover indossare, per cercare di riconoscere i comportamenti problematici, per cercare delle alternative.
Lo spettacolo, che nasce dalla wakeup call seguita al femminicidio di Giulia Cecchettin, si sviluppa come una riflessione a livello nazionale, coinvolgendo gruppi di autocoscienza maschile, esperti e il pubblico, in un’indagine sulle dinamiche della maschilità in Italia.
Storie personali, testimonianze e punti di vista si intrecciano, partendo dalla biografia personale di un uomo che finisce una storia d’amore, e arrivando alle domande che ci riguardano tutti.
Lo spettacolo si propone di trattare questi temi delicati con leggerezza e ironia, cercando di non perdere la profondità. Con un approccio intimo e disarmato, lo spettacolo prova a metterci davanti a una verità difficile ma necessaria: è arrivato il momento di un cambiamento, soprattutto per noi uomini che non sapevamo di dover cambiare.

BIGLIETTI www.teatrocarcano.com

Prezzi biglietti
Posto unico intero Euro 23,00
Ridotto under 18 Euro 15,00
Pensieri e parole: gratuito su prenotazione