“IL CUORE FEMMINILE ..in equilibrio tra corpo e anima..”

Milano, martedì 22 giugno 2010 Ore 18.00

Sala Conte Biancamano

Museo Nazionale della Scienza e della Tecnologia

Via Olona, 6/bis

Annachiara Nuzzo

Unità operativa di Cardiologia, Università di Modena e Reggio Emilia

Alessandro Filippi

Responsabile Area Cardiovascolare SIMG, Società Italiana di Medicina Generale

Claudio Mencacci

Direttore del Centro Depressione Donna, Dipartimento Salute Mentale,

A.O. Fatebenefratelli e Oftalmico, Milano

Giorgio Foresti

Amministratore Delegato, Ratiopharm

Francesca Merzagora

Presidente O.N.Da, Osservatorio Nazionale sulla salute della Donna

È solo alla fine degli anni ’70 che dagli USA arriva la

consapevolezza che le malattie legate al cuore non sono più solo

appannaggio del maschio: esse costituiscono la principale causa di

morte nelle donne. Sebbene i fattori di rischio “classici” (età,

ipertensione e diabete) siano simili tra i due sessi, esistono

differenze inerenti i valori del colesterolo, HDL e trigliceridi,

l’attività fisica, le condizioni psico-sociali e la percezione di malattia.

Una serie di fattori aumentano il rischio cardiovascolare nella donna

in particolare dopo i 50 anni quando la menopausa annulla per

sempre la produzione endogena degli ormoni femminili: gli

estrogeni che ci proteggono per tutta la durata della vita fertile

mentre in menopausa la loro carenza ci rende più facilmente

predisposte ai fattori di rischio e alle malattie cardiovascolari. Il

MMG è il primo referente della donna che con consigli appropriati

sugli stili di vita la accompagna in questo periodo delicato

indirizzandola, se del caso, allo specialista.

Ma c’è un altro aspetto molto importante: l’arrivo della menopausa

è un periodo che rende la donna vulnerabile anche sotto il profilo

psichico per il timore di invecchiare, la consapevolezza del

contrasto tra il decadimento fisico e la freschezza degli slanci

emotivi. Il cuore delle donne non ha età, ma questo crea sofferenza.

È importante quindi ridisegnare continuamente la propria esistenza,

vivere più dimensioni: sociale, fisica, spirituale e emotiva per

rimanere in equilibrio.

Il cuore ha le sue ragioni che la mente non sa comprendere.

Katia Lamanna (K.Lamanna@ondaosservatorio.it )