
Nel 2013, Cerantola SPA crea Colos con la volontà di concepire e sviluppare prodotti
accessibili e di qualità, in continuità con l’eredità del saper fare italiano, inseriti nel
paesaggio industriale del 21esimo secolo. E per farlo si è avvalsa della collaborazione di
designer giovani e con lo sguardo sempre rivolto al futuro…
L’azienda produce elementi d’arredo per la ristorazione, la casa e la collettività. E per farlo si
avvale della collaborazione di designer – stranieri ed italiani – giovani, talentuosi ed innovatiti:
tutti hanno portato una ventata di freschezza nelle collezioni che hanno firmato che sono
imprevedibili, colorate, e sì, anche divertenti.
Questo perché l’idea all’origine di tutti i progetti di Colos è di dare l’opportunità a giovani
progettisti, provenienti da varie nazioni appunto, di confrontarsi con il mondo dell’industria
italiana.
Dall’incontro tra la ricerca estetica e funzionale dei progettisti e la grande esperienza industriale
dell’azienda nascono dei prodotti solidi ed eleganti, sviluppati in un processo produttivo
ottimizzato.
La produzione avviene esclusivamente nei propri stabilimenti di Loria, in Italia. In questo modo,
Colos può garantire la qualità dei prodotti e delle condizioni di lavoro del personale.
Ripercorriamo e scopriamo come ogni designer ha reinterpretato la “sua sedia”.
JUN YASUMOTO E LA SUA PIAZZA, APERTA ED ACCOGLIENTE
Jun Yasumoto è nato a Tokyo da genitori giapponesi e francesi. Vive e lavora a Parigi. Dopo il
suo diploma allo ENSCI di Parigi, comincia a collaborare con il Jasper Morrison Office for
Design nel 2002, lavorando allo sviluppo di numerosi progetti per arredi, lampade ed accessori.
Nel frattempo ha sviluppato la propria libera professione, lavorando per clienti quali Marcel By,
Ligne Roset, Arc International, Kohler Group, JIA Inc e Industry Plus.
La sua PIAZZA ci appare familiare a prima vista, perché ha i tratti di una vecchia conoscenza
che ci fa piacere rivedere. La tradizionale seduta da caffè degli anni 20’ è stata il modello per
questo progetto dalle forme equilibrate e confortevoli, oltre che dall`apparenza amichevole. Per
la sua versatilità però questo prodotto supera di gran lunga i suoi predecessori in legno, grazie
al materiale di cui si compone. La monoscocca in plastica la rende resistente a qualsiasi
intemperie, ed il suo disegno unito alla sottile scelta della gamma cromatica consente di
abbinarla ad arredi d`epoca o contemporanei.
ALBAN LE HENRY HA DISEGNATO STECCA, LA SEDIA DEI RICORDI
Alban le Henry vive e opera a Parigi. Ha studiato all`Ecole Nationale Supérieure de Création
Industrielle – les Ateliers, laureandosi nel 2001. Dopo gli studi lavora per diversi anni come
assistente nello studio dei fratelli Bouroullec, che diventa la sua seconda scuola. Nel 2007
intraprende la propria attività libero professionale con un suo proprio studio, dove affronta una
vasta quantità di progetti, spaziando dal design industriale alla scenografia. STECCA non è
semplicemente una sedia, ma un progetto allargato di una famiglia di sedute ispirate al fluido
disegno dei progetti classici in legno curvato, tradotto qui con un nuovo materiale. Tutte le
sedute di questa collezione sono in alluminio, materiale che si adatta perfettamente al senso
leggero di questo prodotto che si rivolge principalmente, ma non solo, ad ambienti esterni.
STECCA, quando la si vede, invita al relax grazie alla sua natura semplice e accogliente.
FABIAN SCHWAERZLER E LA C1, MINIMALISTA NON SOLO NEL NOME
Il designer svizzero Fabian Schwaerzler si è formato come fabbro prima di completare i propri
studi in disegno industriale all`Università delle arti di Zurigo. Successivamente, dal 2003 al 2005
la vera come assistente nello studio del designer Maarten van Severen a Genf, in Belgio. La
sua esperienza spazia quindi tra i confini del saper fare artigianale e quelli della produzione
industriale. Nel 2006 apre il proprio atelier a Zurigo, dove sviluppa progetti per produzioni
singole e in serie.
C1 è quasi più minimalista del nome che porta: il suo contorno essenziale ci rimanda all`idea
originale di una sedia pratica. Le linee del profilo tubolare in metallo, che ne disegnano la
seduta e lo schienale, sono tali da donarle un carattere emblematico. Grazie alla sua semplicità
e ai dettagli progettati, può essere prodotta in diverse varianti. Completamente in metallo, pieno
o intagliato, o nelle combinazioni con struttura in metallo e seduta e schienale in plastica o
rivestiti, C1 si lascia scegliere per usi all’interno di ambienti domestici e collettivi o anche
all’esterno, conservando comunque la sua implicita essenza.
FRANCESCO MEDA L’HA CHIAMATA SPLIT, UN MIX DI COMFORT E RESISTENZA
Francesco Meda è nato a Milano nel 1984. Laureato nel 2006 presso l’Istituto Europeo di
Design a Milano in Disegno Industriale. Dopo la laurea inizia un’ esperienza a Londra nello
studio di Sebastian Bergne e successivamente da Ross Lovegrove. Rientrato a Milano nel
2008, collabora con il padre Alberto Meda in progetti per clienti come Alias, Vitra, Alessi, Kartell
e Th.Kohl. Parallelamente segue i suoi progetti personali d’arte – design con altre aziende
come I Vassalletti limited edition, Schoeni Art Gallery di Hong Kong, Henraux, Luce di Carrara,
Rossana Orlandi Gallery. La collezione “Orme Cinesi”, è stata esposta a Hong Kong presso i
magazzini Lane Crawford, e presentata da Schoeni Art Gallery nel corso del 2012/2013 Hong
Kong Art Fair. Nel 2013 ha co-progettato “Flap”, un pannello acustico prodotto da Caimi
Brevetti. Nello stesso anno inizia la sua auto produzione di oggetti come lampade a LED,
sgabelli in marmo, tavoli, panche e gioielli stampati in 3D. la Lampada “Bridge” e la serie
“Layers”di gioielli in 3D fanno parte della collezione Triennale Design Museum.
SPLIT è un universo tutto da scoprire. Si presenta come una sedia dalle linee originali ed
innovative che rivela le sue qualità intrinseche quando ci si siede. SPLIT è composta da due
tipologie di materiali sintetici simili ma composti diversamente, uno utilizzato per la scocca e
l’altro per la base. Il primo assicura confort nella flessibile seduta, mentre il secondo garantisce
stabilità nella resistente struttura di base. L’utilizzo del materiale è ridotto al minimo,
donando alla seduta un‘apparenza di leggerezza. Un accurato sguardo rivelerà tutto ciò
che questo prodotto composto da due parti può offrire.
JEREMIAH FERRARESE CON MOMO, È TUTTO UN GIOCO DI TECNOLOGIA
Jeremiah Ferrarese nasce a Padova nel 1980 e si laurea in architettura all’istituto IUAV di
Venezia nel 2006.Nel 2005 si avvicina all’industrial design grazie a Paolo Scagnellato con cui
collabora attualmente. La sua attività spazia dall’Architettura al Design. I suoi lavori in pochi
anni hanno ricevuto diversi premi e riconoscimenti a livello internazionale.
MOMO è una nuova collezione di sedute completamente in metallo verniciato, per la
realizzazione della quale è stato dedicato un intenso lavoro di studio, rivolto alla ricerca della
tecnologia più adatta alla realizzazione dei sottili particolari tecnici ed estetici che
contraddistinguono il risultato. Lo scopo è stato quello di ottenere un prodotto in cui si
incontrano definite caratteristiche: robustezza, durabilità, comodità, impilabilità, piacevolezza
estetica, innovazione tecnologica. Le sedute sono realizzate in monoscocca di lamiera d`acciaio
saldata ad un telaio in tubolare anch`esso d`acciaio, e sono offerte in tre modelli: sedia,
poltroncina con braccioli e sgabello. La collezione si propone quindi come un programma
completo per soluzioni di ambienti sia esterni che esterni, pubblici e privati.
CHRISTOPH JENNI E VESPER, COLLEZIONE DI FAMIGLIA
Christoph Jenni è nato nel 1976 a Rio de Janeiro, in Brasile, da immigrati svizzeri. Dopo essersi
trasferito in Svizzera, ha studiato design industriale presso FHNW ad Aarau. Fino al 2010, ha
lavorato come designer di mobili presso lo Studio Hannes Wettstein a Zurigo, e
successivamente ha aperto il proprio studio a Berna. Christoph descrive il suo lavoro come una
sintesi tra la sua eredità culturale brasiliana e la sua formazione svizzera, combinata con la
grande esperienza maturata mentre lavorava per Hannes Wettstein.
Dal 2015 insegna allo HSLU di Lucerna, in Svizzera.
Il suo ultimo prodotto per Maxdesign, Appia, è stato nominato finalista per lo Swiss design
Award.
VESPER è una famiglia di prodotti composta da sedie, poltroncine e sgabelli, le cui scocche
sono in polipropilene caricato vetro e la struttura in metallo. Impilabili, sono adatte sia a spazi
interni, nella versione con base cromata, che ad esterni nella versione su base verniciata. Il
concetto è quello di offrire una collezione di prodotti volutamente limitata a pochi modelli,
orientata al settore della ristorazione ma non solo, grazie alla versatilità offerta dal disegno
essenziale e dalla gamma di combinazioni cromatiche scocca/fusto.