Fausto Pirandello alle Quadriennali del 1935 e del 1939

Roma – Galleria nazionale d’arte moderna e contemporanea

viale delle Belle Arti 131

18 marzo – 2 maggio 2010

Il 17 marzo inaugura alla Galleria nazionale d’arte moderna la mostra Fausto Pirandello alle Quadriennali del 1935 e del 1939. E’ stata l’ultima impresa di Claudia Gian Ferrari, che, pochi giorni prima della sua scomparsa, così aveva motivato la scelta di incentrare il percorso espositivo sulle due sale personali presentate dall’artista nella seconda e terza edizione della grande rassegna romana: “Sempre più mi rendevo conto che quell’insieme costituiva il nodo centrale della sua pienezza creativa”.La selezione comprende molti dei dipinti esposti da Pirandello in quelle due occasioni, uno dei quali, I ranocchi, mai più presentato al pubblico dopo la Quadriennale del 1939. Ad essi se ne aggiungono altri che appartengono agli stessi anni e che Claudia Gian Ferrari aveva scelto, “senza tuttavia esagerare nel numero, ma tenendolo contenuto in un percorso denso”, per documentare con maggior ampiezza quel momento straordinario della carriera dell’artista. Spicca fra questi, l’unico ritratto del padre, Luigi Pirandello, che con l’occasione l’avvocato Pierluigi Pirandello ha generosamente deciso di donare alla Galleria nazionale d’arte moderna. Nel catalogo, edito da Electa, figurano contributi di Claudia Gian Ferrari, Maria Vittoria Marini Clarelli, Flavia Matitti e Elisa Camesasca.La mostra, organizzata in collaborazione con la Quadriennale di Roma, oltre a riproporre al pubblico romano uno dei maggiori pittori italiani del XX secolo, intende onorare la memoria di Claudia Gian Ferrari, che di Pirandello aveva curato il catalogo ragionato dei dipinti. Il volume, edito nel 2009 da Electa, sarà presentato nel corso della mostra.  

Enrica Steffenini
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