“LES CHAUSSONS DE LA BELLE” by Giuliana Venerosi Pesciolini

Allo sbocciare della primavera fanno capolino le sfumature del lilla. Sempre chic, delicate nei colori e grintose nelle forme, ecco le “chaussons de la Belle” in moirè e seta nei colori primaverili nella duplice versione: pantofola con fiocco e sandalo a tacco alto.

 

Les Chaussons de la Belle è una collezione di chaussons squisiti e di borse deliziose fabbricati totalmente a mano in Italia, ispirati alla sofisticatissima, voluttuosa estetica del Settecento, alle figure affascinanti ed altere che appaiono nei dipinti e nelle stampe di quel secolo tumultuoso, sensuale e deliziosamente libertino. Nasce con l’idea di creare una collezione raffinata di objets de désir dalla personalità indipendente, audace e senza tempo, di qualità altissima: un modello slanciato e seducente a tacco basso, un modello a tacco alto irrestistibile ed una piccola borsa-gioiello, “L’Insolente”, da tenere in mano come fiore.

La collezione è proposta in quaranta varianti di tessuti: splendidi moirés nei colori rubino, zaffiro, agata e turchese, nelle nuances delicate delle porcellane di Sèvres, nei toni delle spezie, dei boschi e delle nubi, stampe giaguaro e zebra, ormai un classico irrinunciabile, rose romantiche in jacquards di cotone, pizzi lievi…Les Chaussons de la Belle è prodotta dalla Lanzoni & B, una ditta di riconosciuto prestigo internazionale, associata al Consorzio Calzatura Italiana Alta Moda, che offre un prodotto di qualità impeccabile ed una solida esperienza.

 

Les Chaussons de la Belle e Rubelli…una storia affascinante

 

Per me é importante pensare che con Les Chaussons de la Belle  contribuiamo a mantenere viva la nostra secolare tradizione artigianale italiana. Ho adesso il privilegio di riunire due splendide manifatture italiane: Rubelli con i suoi magnifici tessuti e Lanzoni & B, fabbricante della nostra collezione.

Lavorare ai prototipi con Francesco Lanzoni é un’esperienza estusiasmante: solo l’eccellenza é ammessa, e il mio sogno di una scarpa o una borsa uniche e irresistibili si avvera! Quando parlai di un’ispirazione settecentesca tutto il profumo di questo secolo prese forma alleggerito fino all’essenza sia da un punto di vista estetico che tecnico. Il tempo ci ha dato, non tolto. Nessuna caricatura superficiale, nessuna mediocritá, nessun compromesso, solo un principio irrinunciabile di estrema qualitá e bellezza: una donna deve camminare con l’allure sensuale e leggera di un felino.

Quando ho portato a Francesco Lanzoni i broccati e le righe di seta di Rubelli  li ha guardati e toccati e accarezzati con curiositá subito trasformata in seduzione … i tessuti hanno allora preso forma nei nostri chaussons e nelle nostre borse. Potete scoprire il risultato in queste pagine.  Rubelli, l’azienda familiare veneziana fondata nel 1858 e adesso nella sua quinta generazione, sviluppa il suo magnifico lavoro sulla base di una storica tradizione nella tesssitura, di cui conserva, nell’archivio e nella biblioteca di Palazzo Correr Spinelli a Venezia, testimoni preziosi che risalgono al Medioevo e al Rinascimento. Una fonte di ispirazione e di ricerca importantissima, assieme allo sguardo creativo e incessante ai solleciti attuali nella creazione di nuovi tessuti, nuove idee … Lo stabilimento di produzione é estremamente moderno. Nello stesso tempo quattro telai originali del tardo Settecento, in perfetto stato di produzione, lavorano ancora negli impianti Rubelli, un vero gioiello dell’arte del tessere.

Dalla loro sede storica sul Canal Grande i loro favolosi tessuti d’arredamento portano i colori luminosi di Venezia ai palazzi, i teatri, i musei, le case piú belle e gli alberghi piú pregiati del mondo. Appaiono poi in Dangerous Liaisons, Valmont e Casanova, film su seduttori leggendari dal fascino letale (forse una specie in pericolo di estinzione …). Sono vere espressioni d’arte le mostre che Rubelli ha realizzato in Italia e all’estero, come “Lampas, damask and brocade in paintings by Pietro Longhi: portraits of Eighteenth Century Venice by Rubelli”. Adoro I deliziosi “gruppi di famiglia in un interno” di Pietro Longhi, uno sguardo apparentemente formale all’interno di quei palazzi oggi abitati dalla memoria … Personaggi, musiche, sensazioni, sguardi …

Nella dedica di un suo libro Nantas Salvalaggio mi dice “veneziana nel cuore”. Ho amato Venezia dal primo sguardo , una bambina affascinata per sempre dalla sua magica atmosfera che riconosce nella melodia del veneziano le radici di sua madre.  Venezia é impietosa verso le parole vuote, la mediocritá e il compromesso, e quasi crudele nella sua seducente indifferenza verso tutto quello che non é l’Assoluto. Se volete pensare a qualcuno o a qualcosa partite per Venezia. Sopravviverá solo la veritá. E non andate mai a Venezia con qualcuno che non amate. Mai.  (Giuliana Venerosi Pesciolini)