laVerdi:MAGGIOREminore Čaikovskij tra Arensky e Taneyev.Milano

MAGGIOREminore

Storia della musica attraverso i compositori dimenticati

Dieci concerti diretti da Giuseppe Grazioli

 

Quinto appuntamento: domenica 15 gennaio 2012

Auditorium di largo Mahler, ore 11.00

 

Čaikovskij tra Arensky e Taneyev

 

Arriva al giro di boa, con il quinto appuntamento, MAGGIOREminore, il ciclo musicale della domenica mattina ideato e diretto dal Maestro Giuseppe Grazioli, alla guida dell’Orchestra Sinfonica di Milano Giuseppe Verdi.

Domenica 15 gennaio 2012, come di consueto alle ore 11.00, all’Auditorium di Milano di largo Mahler, la rassegna proporrà un programma denso di spunti e curiosità per lo spettatore, con una formula inedita e originale: due autori meno noti al grande pubblico saranno messi a confronto con un compositore più conosciuto, tutti appartenenti alla stessa epoca. Questo quinto incontro sarà dedicato a Pyotr Ilyich Čaikovskij e ai suoi contemporanei.

La prima parte del concerto vedrà protagonista Anton Stepanovich Arensky (1861-1906), del quale saranno eseguite le Variazioni su un tema di Čaikovskij Op. 35a (1894). Autore oggi poco conosciuto, Arensky, esponente del Romanticismo musicale russo, compositore, pianista e didatta, fu tra i personaggi più famosi del mondo musicale di fine 800. L’opera di  Čaikovskij  ebbe grande influenza sulle composizioni musicali di Arensky, infatti lo stesso Rimsky-Korsakov affermava con malcelata disapprovazione: “Nella sua gioventù Arensky non sfuggi alla mia influenza; più tardi la stessa arrivò da Tchaikovsky. Sarà presto dimenticato”. Infatti la comune percezione dell’assenza di uno stile distinto e personale ha contribuito all’attuale disinteresse nei confronti della sua musica. Tuttavia, in tempi più recenti sono state effettuate diverse registrazioni dei suoi lavori che ci hanno permesso di scoprirne l’originalità, soprattutto nelle più raffinate composizioni cameristiche.

Dopo Arensky, seguirà una splendida pagina di Sergei Taneyev (1856-1915): il Duetto per soprano, tenore e orchestra dalla Ouverture-Fantasia di Čaikovskij Romeo e Giulietta (1894). Taneyev è uno di quei perduti compositori che – grazie alla maggior parte delle registrazioni – è stato  riscoperto. I russi ammirano tanto Taneyev che non possono capire come mai non sia altrettanto conosciuto in Occidente come altri compositori. Forse, una ragione è l’assenza nella sua musica di forti emozioni  che, unita a tocchi etnici, noi associamo all’“Anima russa”. Al di là di tutto, la musica di Taneyev propone pagine di grande varietà e bellezza, e sa trasmettere un grande senso di umanità.

Infine, dell’immortale Čaikovskij (1840-1893) sarà eseguita l’Ouverture solenne 1812 Op.49 (1880), la cui prima esecuzione risale all’agosto del 1882, quando Mosca era invasa dall’Esposizione dell’Industria e della Arti. Fu composta per l’inaugurazione della Chiesa di Cristo Salvatore, costruita per ricordare un evento accaduto nel 1812, vale a dire la disfatta dell’esercito napoleonico in Russia. L’occasione era ideale per scrivere un’opera celebrativa, che ricorresse a un organico mastodontico, completo di campane, tamburo militare e grancassa, pur di rinvigorire l’ardore patriottico di un popolo dalla storia secolare. Ma Čajkovskij, non soddisfatto di una semplice compagine sinfonica, decise di inserire in partitura addirittura un cannone (in realtà un “bombardone”, vale a dire un congegno impiegato in teatro per imitarne il fragore, che tuttavia nelle esecuzioni sinfoniche è normalmente sostituito proprio dalla

grancassa) pronto a esplodere alcuni colpi a salve all’apice della tensione conclusiva. Così accade difatti nell’epilogo dell’Ouverture.

 

“MAGGIORE Minore – spiega il  Maestro Giuseppe Grazioli – è un progetto che vuole offrire allo spettatore una lettura della musica con una prospettiva diversa da quella, diciamo, più convenzionale. Se aprite qualsiasi manuale di storia della musica e andate al capitolo dedicato al periodo classico, troverete infatti una quarantina di pagine dedicate a Mozart, Beethoven e Haydn e due paragrafi scarsi in cui sono citati una sfilza di nomi da Stamitz a Hummel, da Richter a Kozeluch, da Salieri a Clementi. Un esercito di compositori, ammassati in poche righe,  incapaci di vita autonoma. E’ giusto dare questa lettura della storia musicale? Quali sono le basi sulle quali dividiamo i compositori in maggiori e minori? Ecco, a questi interrogativi  cerca di rispondere il ciclo MAGGIOREminore, con i suoi matinée domenicali che mettono a confronto musicisti che ascoltiamo di frequente nelle nostre sale da concerto, con altri che abbiamo sentito nominare più raramente. Un viaggio in cui vogliamo coinvolgere il pubblico alla ricerca di paesaggi inesplorati, in modo ragionato, ma  coinvolgente e stimolante. E certamente non noioso”.  

 

PROSSIMO APPUNTAMENTO

Domenica 29 gennaio 2012 ore 11.00

RAVEL

Reynaldo Hahn

Le bal de Béatrice d’Este (1909)

Arthur Honegger

Concerto per violoncello e orchestra op. 36 n. 2 H. 72 (1929)

Maurice Ravel

Ma Mère l’Oye (1911)

Violoncello Mario Shirai Grigolato

 

 

 

 

Auditorium di Milano Fondazione Cariplo

Largo Gustav Mahler

tel. 02.83389.401/2/3 (orario biglietteria: dal martedì alla domenica 14.30 – 19.00)

Biglietti:

Intero euro 17,50 (ridotto euro 15,00*/7,50**)

*RIDOTTO 1 : abbonati alla Stagione Sinfonica, adulti over 60, Cral e gruppi organizzati 

**RIDOTTO 2 : soci, giovani under 30