TRIENNALE: 27 e 31 Maggio – Milano

Dal 27 al 31 maggio 2011

Triennale di Milano


L’Altro.
Fotografia Poesia Filosofia
Giovanni Chiaramonte, Umberto Fiori, Silvano Petrosino

Lecture in occasione della mostra
Giovanni Chiaramonte
L’Altro_Nei volti nei luoghi

27 maggio 2011, ore 21.00
Triennale di Milano

L’Altro_Nei volti nei luoghi è una mostra su un tema di fortissima attualità: la presenza di extra-comunitari in Italia. Nella consapevolezza che l’estetica è la madre dell’etica, la fotografia di Giovanni Chiaramonte invita a guardare oltre l’emergenza sociale, per illuminare in ognuno di noi un nuovo modo di vedere, vivere e custodire tutti quelli che vivono accanto a noi nei nostri paesi e nelle nostre città.

Il 27 maggio Giovanni Chiaramonte racconta all’interno degli spazi della mostra come è nata l’idea dell’opera abitando in un’antica casa della Vucciria di Palermo, nella consapevolezza che nell’epoca della globalizzazione ogni uomo e ogni popolo sembra condannato a vivere lontano dal luogo della propria origine.
Chiaramonte descriverà il rapporto tra le fotografie singole che mettono in scena la città e il trittico in cui il volto messo al centro è affiancato da due immagini degli interni della casa. Leggerà parte della prefazione al catalogo in cui Kurt Forster collega i trittici alle tabulae dell’antica Roma nella dimensione che rende sacra la memoria dei morti e chiuderà il suo intervento citando parte del testo in catalogo di Pierluigi Nicolin sul cambiamento della città provocato dall’evento-avvento generato dalla necessaria ospitalità verso l’altro.

Il racconto di Chiaramonte si arricchirà dell’intervento del filosofo Silvano Petrosino, articolato su tre domande: che cos’è un volto? che cos’è un’immagine? che cos’è l’immagine di un volto? Petrosino ripercorre la lezione di Lévinas, Lacan e Merlot-Ponty, elaborando una originale riflessione secondo la quale il volto indica una presenza che “viene verso di noi e che attende sempre quel certo sguardo che sa avanzare senza distruggere, che sa rispondere dicendo vieni, che dice eccomi per dire vieni, che dice eccomi dicendo vieni”.

A chiudere la serata il poeta Umberto Fiori, il quale racconterà dapprima il legame tra la sua scrittura e la fotografia di Giovanni Chiaramonte, e terminerà con la declamazione delle venti composizioni scritte per l’occasione.

 


Le cinque giornate del sociale/2
Racconto e rappresentazione delle trasformazioni sociali della metropoli milanese
A cura di Aldo Bonomi e Francesco Casetti

Continua il racconto e la rappresentazione delle trasformazioni sociali che investono la metropoli milanese, dopo la settimana del sociale (Frammenti sociali tra racconto e rappresentazione) che ha dibattuto intorno a questi temi. Questo percorso pluriennale convergerà in una grande mostra sulla città delle reti, che la Triennale intende realizzare nel 2013: quelle reti della convivenza e della nuova composizione sociale, non meno importanti di quelle funzionali all’economia.
Le cinque giornate del sociale avranno un appuntamento al mese utilizzando due registri di racconto delle trasformazioni: quello fatto di testimonianze, di esperienze, di riflessioni, che troveranno spazio nel calendario seminariale; quello cinematografico-documentaristico.

Nuovi soggetti al lavoro
Crisi della rappresentanza e rappresentazione
31 maggio 2011
Triennale di Milano

Milano anche dentro la crisi rimane una grande stazione della creatività rispetto al mondo: è il primo mercato del lavoro e delle opportunità professionali e questo suo primato continua a fondarsi sul legame genetico tra chi produce “merci” e chi elabora le rappresentazioni perché le merci prodotte possano viaggiare e competere nei mercati del mondo. E’ sulla tenuta di questo legame che si giocano le chance di Milano nella competizione con le altre grandi metropoli terziarie. Perché se Milano continua ad attrarre designer e professionisti dall’Italia e da tutto il mondo, è anche vero che qui si arriva, si accumulano esperienze, relazioni e reputazione che però sempre più si tende a vendere e capitalizzare altrove. Il punto da cui partire è che nel corso dell’ultimo decennio la natura del lavoro professionale e del fare impresa e più in generale la composizione sociale della città hanno conosciuto grandi mutamenti. Mutamenti non solo economici ma antropologici, esito di una grande trasformazione che ci consegna un lavoro professionale sempre più polimorfo, destrutturato sotto il profilo delle condizioni di mercato e dell’identità collettiva e tendenzialmente irriducibile alle forme ricevute di rappresentanza e rappresentazione degli interessi.

Programma:

Ore 15.30 Inizio lavori
Relazioni introduttive
Aldo Bonomi, componente comitato scientifico della Triennale di Milano e direttore del Consorzio AASTER
CRISI DELLA RAPPRESENTANZA E RAPPRESENTAZIONE

Sergio Bologna, consigliere ACTA e autore con Dario Banfi di “Vita da freelance. I lavoratori della conoscenza e il loro futuro”
DA GENTILUOMINI A MERCENARI

Andrea Cancellato, direttore della Triennale di Milano
LA TRIENNALE COME AUTONOMIA FUNZIONALE DELLA CREATIVITA’

Ore 18.00 Aperitivo

Ore 18.30-19.15
Proiezione di “Oltre il ponte – Storie di lavoro”
regia di Sabina Bologna, durata ’39

Prossimi appuntamenti:

Giugno
La comunità di cura del privato sociale

Settembre
Depressi di tutto il mondo unitevi

Ottobre
Forum Communitas: gli scenari evolutivi del fare legame sociale tra psicotizzazione dei rapporti sociali e comunità di destino