VELASCO VITALI SBARCO a Milano

Palazzo Reale – Piazza Duca d’Aosta (Stazione Centrale)

 

dal 13 novembre al 3 dicembre 2010

S’intitola Sbarco l’intervento artistico promosso dall’Assessorato alla Cultura del Comune che Velasco Vitali realizza a

Milano dal 13 novembre al 3 dicembre. La migrazione dell’uomo è il filo conduttore di un’installazione che collega

idealmente la piazza della Stazione Centrale di Milano e gli spazi di Palazzo Reale.

Con Sbarco – spiega l’assessore alla Cultura Massimiliano Finazzer Flory – Velasco Vitali, nei suoi quattro distinti

capitoli narrativi, dà forma e concretezza alle figure migranti. Ciò che colpisce dei suoi lavori è l’irriducibile tensione fra

individuo e comunità. L’artista, senza negare l’una o l’altra, ignora tuttavia gli ovvi richiami ideologici all’egoismo, al

collettivismo. Ed è in tale prospettiva, in un ideale percorso, che il nostro sguardo muove dalla Stazione Centrale alle

sale di Palazzo Reale in un evocativo viaggio che racconta lo scorrere del tempo, i mutamenti, l’evoluzione dei nostri

giorni, quella esteriore e quella interiore”.

Dal passaggio di persone riflesse sulla chiglia di una barca al branco di sculture nella penombra dei corridoi di Palazzo

Reale, alla folla nei grandi quadri nelle sale, Velasco Vitali investe con la sua riflessione le tematiche dell’isolamento, del

viaggio, dell’immigrazione, della precarietà e della fuga. E lo fa attraverso quattro grandi momenti tematici, declinati

anche spazialmente in quattro opere o gruppi di opere.

I . Sbarco (piazza Duca d’Aosta, Stazione Centrale)

Una barca lunga e sottile taglia la piazza. La sorreggono due uomini di bronzo immobili e vaganti che segnano l’inizio, la

fine e la durata di un viaggio immobile e ciclico, due figure senza identità, che diventano metafora di spaesamento. Al

visitatore il compito di pensare alla meta del viaggio, all’identità dei viaggiatori, alla funzione della barca (2 metri per circa

15 di lunghezza): uno scudo, un guscio, un rifugio che collega e separa i due uomini.

II . Branco (Palazzo Reale)

Sessanta cani in ferro, cemento, catrame e bronzo, di rassegnata aggressività, un branco sbandato e disperso, in

movimento e in riposo nei corridoi di Palazzo Reale, occupanti di uno spazio inabitato, alla ricerca di sopravvivenza.

Sculture arrivate da altrove (i nomi dei cani corrispondono a città scomparse o fantasma: Agyra, Antipoli, Craco, Ironton,

Palcoda, Steins) a un randagismo che diventa sempre più una dimensione esistenziale. “I cani di Velasco non sono cani

da guardia – spiega ancora Finazzer Flory –. Non scodinzolano di fronte a un facile padrone. Non sono cani da tartufo e

neppure cani pastore. Sono randagi. Li osserviamo liberi, senza guinzagli, eppure sanno anch’essi dove andare e

proposito ricordo le parole poetiche di Rilke quando afferma che nella vita ci sono poche cose vere, i bambini che

giocano, gli amanti e i cani che fanno veramente i cani”.

III . Attesa (Ingresso e ultima sala di Palazzo Reale)

In un ideale contrappunto di inizio e fine mostra si espande una raffigurazione epica e indistinta dell’umanità come

somma incalcolabile di innumerevoli individui. Gli uomini, infatti, sono compressi e protetti entro due monumentali teleri

(4 per 7,5 metri). Gruppi e singoli occupano la superficie delle grandi tele e comprimono lo spazio della mostra, diventato

quinta in cui lo spettatore si muove in attesa.

IV . Kitezh (Cortile d’Onore, Palazzo Reale)

Un capobranco, unica scultura esplicitamente monumentale, completamente rivestita d’oro. Kitezh sublima il percorso

della mostra tra figurazione e astrazione e nella sua orgogliosa e ieratica solitudine pare meditare melanconicamente (se

un cane è in grado di farlo) sulla perdita irrimediabile del suo potere di guida. Un capobranco senza più seguaci, senza

piedistallo, che confronta la propria monumentalità fallita con quella, riuscita, della Madonnina del Duomo che lo

sovrasta.

La mostra, curata da Fernando Mazzocca e Francesco Poli, è stata realizzata grazie al contributo di Vhernier, main

sponsor del progetto.

Catalogo Skira

con testi di Fernando Mazzocca e Francesco Poli

fotografie di Oliviero Toscani

Progetto tecnologico di Alexander Bellman

La mostra è realizzata grazie al prezioso contributo di

www.velascovitali.com

VELASCO VITALI

SBARCO a Milano

Stazione Centrale – Palazzo Reale

13 novembre – 3 dicembre 2010

a cura di Fernando Mazzocca e Francesco Poli

Orari di apertura al pubblicoPalazzo Reale: lun: 14.30-19.30 mar-mer: 9.30-19.30

gio: 9.30-22.30 ven: 9.30-19.30 sab: 9.30-22.30 dom: 9.30-19.30

ingresso gratuito

La scultura in piazza Duca d’Aosta è visibile 24 ore su 24

a partire dal 16 novembre ore 11.30

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