Cala il sipario sulla Milano Fashion Week

Si conclude oggi, 28 settembre, la Milano Fashion Week che ha visto sfilare molti dei nomi più importanti della moda internazionale, con un bilancio positivo.

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L’edizione tanto attesa di Milano Moda Donna, quella della grande svolta, ha invaso, animato e conquistato il centro di Milano dal 22 al 28 settembre.

L’idea di Camera Nazionale della Moda Italiana di portare le sfilate nel centro di Milano è stata condivisa e apprezzata per tutti: i cittadini, che hanno vissuto l’evento, gli stilisti che hanno finalmente dimostrato unitarietà d’intenti, i buyer, gli operatori del settore delle fiere che hanno spostato le loro date, la stampa italiana e internazionale che è intervenuta numerosa (1.200 i giornalisti accreditati) a tutti gli eventi durante la settimana.

L’entusiasmo non è mamcato da parte degli ospiti internazionali, che sono rimasti affascinati dai palazzi storici in cui sono state allestite le sfilate e per le prossime edizioni, sia per Milano Moda Donna, sia per Milano Moda Uomo, saranno aperte altre sedi prestigiose nel centro città.

 

I più grandi stilisti del pret-à-porter hanno proposto 171 collezioni agli esperti del settore mostrando le tendenze della prossima stagione primavera/estate 2011. In totale 78 sfilate per 71 marchi, 78 presentazioni per 73 marchi e 27 presentazioni su appuntamento, in un calendario organizzato in modo da permettere un lavoro più razionale e meno stressante.

 

“La settimana della moda – ha dichiarato il Sindaco Letizia Moratti – ha trasformato Milano in una vetrina d’eccellenza del Made in Italy, in un contenitore straordinario di eventi in grado di coinvolgere, al tempo stesso, cittadini e addetti ai lavori. Milano, sotto i riflettori di tutto il  mondo, ha celebrato la propria creatività, il proprio stile, la propria tradizione sartoriale, riconfermandosi capitale internazionale del fashion attraverso quel talento, tutto italiano, che il mondo intero ci ammira”.

 

“Sono molto soddisfatto – sostiene il Presidente della Camera Nazionale della Moda Italiana – di come è andata questa edizione ‘rivoluzionaria’ di Milano Moda Donna, che onestamente ha superato le mie migliori aspettative. Non è mai facile valutare i rischi quando si decide di cambiare un format che è andato bene per più di 30 anni. Le incertezze poi, in questo caso, erano ancora maggiori perché abbiamo voluto cambiare sia il contenuto, il calendario, sia il contenitore, le location delle sfilate e il centro operativo della CNMI. Abbiamo risposto alla città che richiedeva una moda più aperta e ‘democratica’, e il risultato è stato posivitivo – continua Mario Boselli -. Ora l’impegno sarà quello di consolidare quanto fatto e di migliorarlo ulteriormente, sulla base delle indicazioni scaturite da questa settimana, che potranno dire di essere stata la Milano Moda Donna della ‘rinascita’.

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