Opere di Claudio Pieroni, Enrico Partengo e Marco G. Ferrari
Nuovo appuntamento alla “Stanza – ci sono cieli dappertutto” di Narni in occasione dell’Umbria Green Festival
Vernissage, jam session e reading domenica 7 ottobre 2018
Durante il vernissage, dalle ore 15.00 jam session di musica e letteratura con interventi del sassofonista Enrico Ghelardi (www.enricoghelardi.com) e dei poeti Maria Grazia Calandrone (www.mariagraziacalandrone.it), Claudio Damiani(www.claudiodamiani.it), Laura Pugno (www.laurapugno.it), Beppe Sebaste(www.beppesebaste.com), Silvia Tripodi (www.laletteraturaenoi.it) e l’antropologo Matteo Meschiari (https://it.wikipedia.org/wiki/Matteo_Meschiari).
La Mostra, giunta alla sua terza edizione, si svolge nell’ambito dell’edizione 2018 dell’Umbria Green Festival, che si terrà dal 4 al 7 ottobre tra Terni e Narni e che vuole essere un’esperienza collettiva di informazione e sensibilizzazione verso i temi della sostenibilità, per guardare al progresso e ad un benessere ambientale, sociale ed economico nella prospettiva di lasciare alle generazioni future una qualità della vita non inferiore a quella attuale.
In questa edizione di “Fatti di terra” ad esporre le proprie opere saranno Claudio Pieroni (www.claudiopieroni.com), Enrico Partengo (https://enricopartengo.jimdo.com) e Marco G. Ferrari (www.marcogferrari.com). La mostra – come i reading che si terranno nel pomeriggio – vuole essere una riflessione sulla problematica della proprietà del suolo e il paesaggio terrestre. Noi non siamo proprietari della terra in cui viviamo, la nostra nazione, come luogo fisico, non ci appartiene e in questa ottica viene affrontata la tematica della migrazione come esperienza di passaggio e attraversamento. Del resto lo stesso abitare, a ben vedere, e come è stato sottolineato dalle mostre precedenti, non è una stasi, uno stato in luogo, ma è esso stesso movimento, un’avventura intensa, un verbo di moto a luogo.
Insegna e ispirazione ideale della mostra e dei reading, i due celebri versi di Virgilio: “Io stesso ignoto, derelitto, percorro i deserti / della Libia, respinto dall’Europa e dall’Asia” (Eneide, I, 384-385)
Claudio Pieroni esporrà la sua opera inedita “Non sono venuto al mondo…”, che da una parte affronta la tematica della migrazione verso un Occidente idealizzato, come viene visto dallo sguardo degli abitanti del terzo e quarto mondo, salvo poi trovarsi a vivere in una sorta di realtà parallela fatta di clandestinità e di ghetti, d’incomprensione e di feroce incomunicabilità; dall’altra è un dissimulato omaggio a una delle opere più segrete e intense della storia dell’arte, il dipinto Pallade e il centauro di Sandro Botticelli – sintesi della forza beatificante della Grazia che, in ogni cultura, ammansisce e guida la pura forza, umana e/o animale. Il titolo dell’installazione richiama inoltre il verso di René Daumal “non sono venuto al mondo per forgiare le braccia ai centauri” (“La manière d’être”). La musica è di Damiano Tata.
SPIRIT LEVEL, 2015–16, è invece l’opera di Marco G. Ferrari, un video a coloriche cerca le particolarità di un luogo sacro e presenta gli artefatti di un vulnerabile stato di essere. Girato a Jaipur, Nuova Delhi e Koliyak, India durante l’autunno del 2015, l’artista ha documentato tre luoghi che contengono o promuovono siti sacri. I posti filmati sono interconnessi tramite la sostanza dell’acqua: quella filtrata nella piscina di un albergo di lusso a Jaipur; l’acqua accumulata del pozzo a gradini di Hazrat Nizamuddin ki Baoli a Nuovo Delhi; e l’acqua che si sposta nell’alta e bassa marea del golfo di Khambhat, dove il tempio di Nishkalank Mahadev è situato un kilometro dalla riva, visitabile solo durante la bassa marea.
Nei dipinti di Enrico Partengo “la materia pittorica – terre, bitumi, grafiti – ha un legame diretto con il suolo e il paesaggio”. Non a caso l’artista ha scritto che per lui “la geologia è stata uno strumento per investigare e leggere il mondo”. Altrove ha dichiarato che nelle sue opere “filo conduttore è il tema della memoria, intesa metaforicamente come memoria geologica e processo di pedogenesi”. La “stratificazione” dei materiali spinge il soggetto nelle profondità del quadro creando qualcosa come un fantasma di un paesaggio. La continua cancellazione e ripresentazione del segno porta ogni lavoro a un’evoluzione illimitata nel tempo”.
INFO:
TITOLO: “Fatti di terra (3)”
ARTISTI:
1) CLAUDIO PIERONI
2011 Fonda in Italia l’Associazione Culturale « Fenghuang » per la diffusione dell’arte e della cultura cinese.
2014 Diploma di primo livello in Pittura presso l’Accademia di Belle Arti di Roma con massimo voto.
2016 Diploma di Secondo livello in Pittura presso l’Accademia di Belle Arti di Roma con massimo voto.
2016 Vinto la borsa di Collaborazione agli studenti per l’attività di supporto tecnico ai laboratori della scuola di pittura presso Accademia di Belle Arti di Roma. 2017 Organizzazione e coordinamento spettacolo “ULISSE” preso la scuola materna
statale di Amelia.
2017 Organizzazione evento espositivo per le celebrazioni si San Clemente preso
Sambucetole (TR)
2017 Collabora presso l’Accademia di Belle Arti di Roma come interprete della
lingua cinese.
2017 Collettiva “Fatti Di Terra” a cura di Beppe Sebaste, la Stanza-Ci Sono Cieli Dappertutto, Narni. 2018 Organizza e partecipa a Sentieri, Festival Arte Contemporanea Amelia.
2018 Vinto il concorso Ficlu Premio Carrara città creativa, Forum internazionale di
Giovani scultori del marmo a Carrara.
2018 Vinto Primo Premio sezione internazionale del Premio Carrara Città Creativa
Forum Internazionale di Giovani Scultori del Marmo a Carrara.
2) MARCO G. FERRARI
è un artista italo-americano di Chicago, Illinois. Ha studiato musica e cinema a Ithaca College e successivamente ha conseguito una laurea in comunicazioni di massa presso la DePaul University e un master in arti visive presso la University of Chicago.
Realizza film, installazioni artistiche, immagini digitali, musica e performance con proiezioni di video, che esplorarono i rapporti con il luogo e il tempo, per indagare come l’identità venga costruita attraverso tensioni derivanti dai nostri legami o dall’assenza di connessioni con gli ambienti edificati e naturali. Nel sostenere un “cinema di imperfezione” che rivela la materialità dell’immagine, l’opera di Ferrari si prefigge di andare oltre la realtà percepita come evidente per approdare a un luogo di plasticità visiva e di sublime esperienza emozionale. I suoi film sono stati proiettati presso mostre nazionali ed internazionali quali la 54ª Mostra d’Arte Internazionale della Biennale di Venezia, la Galleria d’Arte Moderna e Contemporanea di Palazzo Forti a Verona, l’Athens International Film and Video Festival in Ohio, il Cultural Center di Chicago, e la sede della University of Chicago a Delhi, in India.
Al momento divide il proprio tempo fra il suo impegno come artista nel ruolo di professore di Comunicazione a John Cabot University (Roma), cineasta freelance, e la sua attività come curatore del Ferrari Studios, un laboratorio artistico ubicato sia a Chicago che a Guardistallo, in Italia, e che l’artista condivide con suo padre, scultore Virginio Ferrari.
3) ENRICO PARTENGO è nato a Torino nel 1985 dove vive e lavora. Si diploma in Pittura nel 2012 presso l’Accademia Albertina di Belle Arti di Torino. Dal 2010 ha preso parte a numerosi progetti e laboratori di didattica sperimentale e di arte partecipata. Tra questi A scatola chiusa (con il Gruppo Radici, in collaborazione con l’istituto penale minorile Ferrante Aporti di Torino), L’arte di fare la differenza (curato da Associazione Arteco con il Museo di Antropologia ed Etnografia e l’Università di Torino), Market Zone (promosso dalle associazioni Art.ur di Cuneo e DEL’ART di Nizza). Ha partecipato a Musei in Mostra Artissima 13. Nel 2016 ha vinto RESO’ 6 Residenza d’artista a Canberra (Au). Dal 2013 lavora presso la Pinacoteca Giovanni e Marella Agnelli e alla Pinacoteca Albertina di Torino in qualità di educatore ed insegnante di arte. Dal 2011 collabora con Giulia Gallo. Dal 2016 collabora con il collettivo Progetto Diogene a Torino.
“Stanza – Ci Sono Cieli dappertutto” Via del Campanile, 13 Narni (TR) – Umbria
Tel. 333 9911882 – stanza@stanza.cloud – www.stanza.cloud