IL PREMIOLINO 2018 I VINCITORI DEL PREMIO GIORNALISTICO PIÙ ANTICO E PRESTIGIOSO D’ITALIA

IL PREMIOLINO 2018

I VINCITORI DEL PREMIO GIORNALISTICO PIÙ ANTICO E PRESTIGIOSO D’ITALIA

 

La Giuria de Il Premiolino comunica i vincitori della 58° edizione:

  • Paolo Borrometi, direttore de it, collaboratore di AGI e presidente di Articolo 21, per il suo impegno nel denunciare la mafia nella Sicilia orientale e per la sua inchiesta sul mercato delle cittadinanze in vari paesi anche nell’Isola di Malta.
  • Riccardo Venturi, fotoreporter di fama internazionale e Lorenzo Colantoni, giornalista, per il progetto Italiani d’Europa – l’integrazione europea vista con gli occhi degli italiani all’estero, sostenuto dal Ministero degli Esteri e realizzato in collaborazione con il National Geographic.
  • Lorenzo Cremonesi, inviato speciale del Corriere della Sera per i reportage e le inchieste come corrispondente in Medio Oriente.
  • Tonia Mastrobuoni, corrispondente de la Repubblica da Berlino, per il suo acuto e attento lavoro di inchiesta sulla Germania, Paese chiave nell’Europa tra crisi e crescita.
  • Filippo Roma (autore e inviato) e Marco Occhipinti (giornalista e autore) del programma Le Iene (Italia 1), per l’inchiesta sulla mancata restituzione dei rimborsi da parte dei parlamentari M5S.
  • Raphaël Zanotti, giornalista de La Stampa, specializzato in Data Journalism, segnalato tra l’altro per la piattaforma interattiva, lanciata alle ultime elezioni politiche del marzo 2018, in grado di visualizzare i risultati collegio elettorale per collegio elettorale di ogni città.
  • Premio Fondazione Birra Moretti per la Diffusione della Cultura Alimentare, giunto alla 10° edizione, ad Arrigo Cipriani, patron dell’Harry’s Bar di Venezia, per il suo impegno nella valorizzazione della cultura e dello stile alimentare italiani nel mondo.

La Giuria de Il Premiolino (Presidente Chiara Beria di Argentine, Vicepresidente Piero Colaprico, Giulio Anselmi, Ferruccio de Bortoli, Milena Gabanelli, Massimo Gramellini, Enrico Gramigna, Enrico Mentana, Alfredo Pratolongo, Donata Righetti, Valeria Sacchi, Beppe Severgnini, Gian Antonio Stella e Carlo Verdelli), dopo aver annunciato il premio a Paolo Borrometi lo scorso 2 maggio, rende nota la rosa completa dei vincitori della 58° edizione del più antico e prestigioso riconoscimento giornalistico italiano.

Promosso dalla Fondazione Birra Moretti, il Premiolino di anno in anno si rinnova dando voce e credito alle espressioni del giornalismo che si sono particolarmente distinte per varietà e originalità dei contenuti, per pregi professionali e formali e, soprattutto, per la volontà di testimoniare la realtà, impegno primario di ogni giornalista libero, non condizionato da qualsiasi influenza esterna. Parole queste che, dal 1960, sintetizzano la visione di quanti hanno creduto in questo Premio e che guidano, da allora, la selezione dei vincitori.

Il Premiolino, il più importante riconoscimento del giornalismo italiano, ha premiato nel corso degli anni grandi firme come Indro Montanelli, Eugenio Scalfari e Giorgio Bocca, Sergio Zavoli, Pier Paolo Pasolini, Altiero Spinelli. Senza dimenticare quanti, meno noti e spesso al lavoro in piccole testate, sono stati segnalati per qualità morali e professionali. Un Premio, dunque, che rappresenta un punto di arrivo importante nella carriera di un giornalista o un trampolino di lancio per i tanti giovani talenti che, ancora oggi, scelgono di dare testimonianza, con strumenti più o meno tradizionali, del nostro tempo.

I vincitori dell’edizione 2018

  • Paolo Borrometi: direttore della testata giornalistica di inchiesta it, collaboratore di AGI e presidente di Articolo 21, vive sotto scorta dal 2014. Premiato per il suo coraggioso impegno nelle inchieste sulla mafia nella Sicilia orientale, nelle quali ha denunciato il mercato delle cittadinanze anche nell’Isola di Malta. Indagine, quest’ultima, che fu ripresa da Daphne Caruana Galizia, la giornalista maltese che indagava sui temi della corruzione, uccisa lo scorso ottobre da una bomba messa sulla sua auto.
  • Lorenzo Cremonesi: inviato speciale del Corriere della Sera. Per vent’anni ha seguito le vicende mediorientali, come corrispondente da Gerusalemme e inviato in Iraq, Afghanistan, Libia e Siria. Premiato per i reportage, le inchieste e la passione con cui segue, spiega e testimonia in prima persona i drammi della nostra epoca.
  • Riccardo Venturi, fotoreporter di fama internazionale, e Lorenzo Colantoni, giornalista, per il progetto Italiani d’Europa – l’integrazione europea vista con gli occhi degli italiani all’estero, realizzato dall’Associazione Akronos, in collaborazione con il National Geographic e con il sostegno del Ministero degli Esteri. La prima tappa Italians and the Uk, la seconda Italiani del Belgio, raccoglie con un DocuWeb, reportage fotografico e un libro, ventinove storie della comunità italiana in Belgio. E’ una riflessione su un Paese storicamente di emigranti come l’Italia che oggi si ritrova ad accogliere chi viene a chiedere ospitalità.
  • Tonia Mastrobuoni, Corrispondente de la Repubblica da Berlino, per il suo acuto e attento lavoro di inchiesta sulla Germania, Paese chiave nell’Europa tra crisi e crescita.
  • Filippo Roma (sceneggiatore televisivo e cinematografico, autore e inviato) e Marco Occhipinti (giornalista e autore) del programma Le Iene (Italia 1), per l’inchiesta I Superfurbetti a 5 stelle in cui viene denunciata la mancata restituzione dello stipendio da parte di una decina di parlamentari del Movimento Cinque Stelle, non versato al Fondo per il microcredito che finanzia la piccola e media impresa,come dichiarato agli elettori.
  • Raphaël Zanotti, giornalista a La Stampa dal 2007, specializzato in Social Media Intelligence, Data Journalism, Data Storytelling e Data Visualization, per l’ideazione della piattaforma interattiva “Il voto strada per strada” lanciata in occasione delle elezioni politiche italiane del marzo 2018. Uno strumento nuovo, ideato con la collaborazione della Fondazione ISI, in grado di offrire agli utenti l’opportunità di fare confronti tra elezioni, tra partiti, in ogni collegio elettorale.
  • Premio Fondazione Birra Moretti per la Diffusione della Cultura Alimentare (10° edizione) ad Arrigo Cipriani, patron dell’Harry’s Bar (un’icona con 27 locali nel mondo, dichiarato nel 2001 patrimonio nazionale dal Ministero italiano dei Beni Culturali) e autore di numerosi libri dedicati al mondo della ristorazione italiana. Il premio riconosce il lavoro, svolto negli ultimi 60 anni, nella valorizzazione della cultura e dello stile alimentare italiani nel mondo.

 

www.ilpremiolino.it –  www.fondazionebirramoretti.it

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Il Premiolino, fondato nel 1960, è il più antico premio giornalistico italiano. Viene assegnato a sette giornalisti della carta stampata, della radio, della televisione e dei new media che si sono distinti per l’impegno professionale e per aver contribuito alla difesa dell’indipendenza delle opinioni e della libertà di stampa da qualsiasi condizionamento. Fra i sette riconoscimenti assegnati vi è anche il Premio Fondazione Birra Moretti per la Diffusione della Cultura Alimentare, è destinato a una firma specializzata sui temi connessi alla cultura alimentare made in Italy. Considerato uno tra i più prestigiosi premi in ambito giornalistico, Il Premiolino nasce per iniziativa di un gruppo di inviati milanesi, tra cui Vergani, Monelli, Barzini, Montanelli, Emanuelli e Biagi, che fu il primo presidente. Nell’Albo d’Oro, accanto a firme illustri come quelle di Giorgio Bocca, Camilla Cederna, Oriana Fallaci, Alberto Moravia, Pier Paolo Pasolini, Alberto Ronchey, Eugenio Scalfari, sono presenti anche i giornalisti di piccole redazioni di provincia premiati per la loro professionalità, il loro coraggio e la loro indipendenza.

Il Premio Fondazione Birra Moretti per la Diffusione della Cultura Alimentare, giunto nel 2018 alla decima edizione, è destinato a quel giornalista che si è distinto sui temi connessi alla tradizione alimentare del nostro Paese e che si è dimostrato capace di stimolare fra i lettori l’amore per la cucina, il piacere del mangiare sano, informato e corretto nella consapevolezza che gusti, sapori e aromi da sempre recitano un ruolo importante nel nostro patrimonio socio-culturale.

La Fondazione Birra Moretti, costituita nel 2015, opera senza fine di lucro e ha lo scopo di migliorare la conoscenza della birra in Italia, diffondendone la cultura e abbinamenti gastronomici, coerenti con lo stile alimentare italiano e con un consumo di birra intelligente e moderato. La Fondazione Birra Moretti è una Fondazione di Partecipazione. Porta avanti il suo lavoro con il contributo di operatori del settore, sommelier, ristoratori, chef e di quanti condividono la passione per la birra o nutrono interesse per le opportunità che essa può offrire per sostenere la crescita e il benessere del Paese, e decideranno di diventarne sostenitori.

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