PISACCO TRA I MIGLIORI BISTROT D’ITALIA PER LA GUIDA GAMBERO ROSSO MILANO 2019
Tre cocotte dal Gambero Rosso per il locale milanese che propone grandi novità insieme alla giovane promessa in cucina Andrea Asoli
Grandi novità per Pisacco che ha appena conquistato le Tre Cocotte del Gambero Rosso: si tratta del massimo riconoscimento che la famosa guida ai ristoranti assegna ai bistrot che spiccano per la loro modernità e per il forte spirito eccentrico.
Un inedito percorso degustazione – il Pisacco Curioso – e la nuova rotazione settimanale della carta andranno ad arricchire il locale in via Solferino 48, a Milano, entrato nel novero di un’élite che per il Gambero Rosso comprendeva solo altri tre posti in Italia.
Inaugurato nel settembre 2012, Pisacco è nato come un “locale piacevole, all’insegna della cucina democratica, di qualità, ma snella, e ogni elemento – spiega Andrea Berton – è stato studiato per raggiungere l’obiettivo: da un design fresco, molto curato su entrambi i piani, a un servizio preciso e informale, incentrato su piatti da bistrot, diretti ed eleganti, con un’identità italiana. Con grande attenzione alla materia prima che è al livello di un ristorante importante”.
La brigata attuale del Pisacco è guidata da Andrea Asoli, 27enne talento romano cresciuto alla scuola di Antonello Colonna e approdato a Venezia, prima al Met e successivamente al Venissa, dove, insieme a tre colleghi, ha conquistato la Stella Michelin. Poi il passaggio a Milano per lavorare due anni allo Chateau Monfort e, dallo scorso settembre, al Pisacco. “Sono felicissimo per il risultato, anche perché – commenta Asoli – conquistato in pochi mesi. Mi sono trovato benissimo sotto l’esperta guida di chef Berton e sono stato supportato perfettamente dal team di cucina e di sala. Cerchiamo a ogni servizio di regalare una piacevole esperienza ai nostri clienti, che in qualche caso si siedono più volte alla settimana. In ogni caso, le Tre Cocotte non rappresentano un punto d’arrivo, ma un traguardo intermedio, che ci dà la voglia di migliorare ulteriormente il nostro livello”.
La proposta gastronomica del Pisacco è ricca e ben articolata. Si può iniziare o limitarsi alla semplicità assoluta dei Piccoli Piatti: quattro di raffinata gastronomia e quattro espressi, studiati per essere condivisi. Poi due antipasti, due primi, due secondi e i contorni: disponibili sia a pranzo che a cena, cambieranno settimanalmente e non più ogni 45 giorni, così da rendere sempre più varia la scelta. Ci sarà inoltre la possibilità di ordinare uno o più tra i ‘fuori menù’ raccontati a voce.
Sempre presenti i quattro celeberrimi all-time classics: la Carne Cruda, il Vitello Tonnato, il Risotto alla Milanese e l’Hamburger Andrea Berton. Identica è la filosofia che tocca la carta dei dolci: solo il Tiramisù è fisso, mentre ci sono una torta del giorno e quattro proposte in base alla stagione o al pensiero dello chef.
Non basta, perché all’ora del lunch sarà proposto il ‘Pranzo dei cuochi’ con tre piatti che cambiano giornalmente dal lunedì al venerdì, e, solo a cena, il ‘Pisacco Curioso’: un percorso d’autore composto da cinque mezze porzioni e un dolce, al costo di 35-40 euro, vini esclusi. L’esperienza da Pisacco può essere vissuta al tavolo tradizionale o al social table, posizionato davanti alla cucina.
Il servizio, giovane e professionale, è guidato da Alessandro La Cava. Sua anche la gestione di una cantina vivace, che ha il coraggio di proporre etichette di piccoli produttori o emergenti a fianco dei classici italiani e dei vini stranieri. Una quindicina sono offerti al calice, in perfetto stile Pisacco. Evidentemente vincente.