MTM Teatro Litta / PRIMA NAZIONALE ARCHITETTURA ADDIO dagli scritti (1968-2017) di Alessandro Mendini   

 

Dal 10 al 18 marzo / MTM Teatro Litta / PRIMA NAZIONALE

Manifatture Teatrali Milanesi

ARCHITETTURA ADDIO – Prima Nazionale

dagli scritti (1968-2017) di Alessandro Mendini                                                             

progetto di performance/teatro di Antonio Syxty 

design del movimento e dei comportamenti Susanna Baccari
con Tiziano Eugenio Bertrand, Alberto Colombo, Valeria Girelli, Francesca Montuori, Gabriele Scarpino, Nicole Zanin

light design e proiezioni Fulvio Melli

foto di scena Alessandro Saletta

costumi Giulia Giovanelli

direttore di produzione Elisa Mondadori

durata 1 ora e 30 minuti

“Architettura addio” è un’indagine, un’utopia, un percorso che si inscrive nel progetto “Teatro del mondo”, così come definito da Antonio Syxty.

Il mondo scrive le relazioni, i comportamenti, lo spazio e il tempo delle nostre emozioni. E in questo scenario gli scritti di Alessandro Mendini – realizzati in un arco temporale molto ampio – diventano piattaforma e visione, poetica e politica dello sguardo, mutamento e trasformazione per 3 giovani donne e 3 giovani uomini.

Le loro relazioni e i loro comportamenti – che via via si compongono nello spazio e nel tempo della performance – diventano una “rete neurale” che restituisce e riflette il mondo come in uno specchio. Essi abitano uno spazio fisico, emotivo, empatico, e concettuale. E allo stesso modo vivono un tempo destrutturato, paradossale e non-violento.

La performance si compone di moduli abitativi/narrativi che saranno “assemblati” diversamente per ogni singola replica in programma.

“Architettura addio” si propone come “de-progetto” drammatico/narrativo. L’intenzione e il tentativo è quello di raggiungere l’impossibilità di trasferire da un’immagine simile a un’altra la memoria di una “rappresentazione convenzionale” del mondo.

Il progetto è in scena in prima Nazionale al Teatro Litta dal 10 marzo, sarà poi replicato il 21 aprile alle ore 19 nell’ambito del Salone del Mobile, nell’Aula Magna dell’Università Statale di Milano in collaborazione con Interni e lo vedremo al Museo di Croninberg in Olanda nell’ambito dei festeggiamenti per i 25 anni del Museo.

Architettura addio è una ulteriore indagine, tentativo, utopia, e si articola in teatro/performance ambientale, che mette in relazione dinamica, empatica, emotiva e interpretativa gli scritti di Alessandro Mendini, architetto e designer, ma anche scrittore, direttore di riviste, progettista di abiti e scenografie, pittore e sperimentatore di sé e del mondo.

Quella di Mendini è una metodologia di progetto che trova nella scrittura il suo pieno compimento, una scrittura da intendersi come complementare al lavoro di progetto, come atto stesso del progettare, diventando un percorso progettuale fra i più interessanti e innovativi a livello internazionale.

L’architettura, il design, il pensiero estetico e filosofico di un grandissimo architetto e pensatore del nostro tempo sono alla base di una performance teatrale in grado di essere montata e fruita dallo spettatore in maniera ‘modulare’ – scegliendo personalmente i contenuti messi a disposizione sera per sera.

La volontà è quella di scoprire un grande architetto attraverso la drammatizzazione teatrale e comportamentale dei suoi scritti, delle sue poesie, e delle sue annotazioni, mettendo in risalto il pensiero che lo ha animato per oltre 50 anni di attività che è diventata storia di Milano, del nostro paese, e degli scenari del mondo in cui Alessandro Mendini e l’Atelier Mendini hanno portato il pensiero e la progettazione italiana. 

Alcuni frammenti presi dagli scritti di Alessandro Mendini:

“Fra i miei lavori non ce ne è uno preferito: mi piace invece considerarli  tutti insieme, come dei personaggi che parlano fra loro e si trasmettono energia.”

“La mia vita in sé non ha intenzioni progettuali, non vuole realizzare obiettivi o programmi: è un accumulo di esperienze, eventi più o meno normali o eccezionali o alienati o segreti, tutti tentativi di comunicazione, la mia vocazione personale”

“In quanto essere vivente, non è il progetto che mi interessa: io uso la realtà progettuale non al fine di progettare, ma al fine di comunicare, perché il mio problema è quello di “comunicare”.

“Che cosa comunicare?

Se dalle tante parole che esistono debbo estrarne poche e basilari, quelle cui penso sono: vita, morte, amore, dolore, caos”.

“Fra i miei lavori non ce ne è uno preferito: mi piace invece considerarli tutti insieme, come dei personaggi che parlano fra loro e si trasmettono energia.”

 Alessandro Mendini

Alessandro Mendini, architetto e designer, ma anche scrittore, direttore di riviste, progettista di abiti e scenografie, pittore e sperimentatore di sé e del mondo, fa uso della scrittura come metodologia di progetto che trova il suo pieno compimento, mettendo in atto un percorso tra i più interessanti e innovativi a livello internazionale.

Antonio Syxty, nato a Buenos Aires, lavora a Milano dalla fine degli anni ‘70. Inizia come performer nelle gallerie d’arte e spazi “underground”, collaborando con altri artisti, designer, architetti e musicisti di quel periodo. Dopo aver studiato in corsi di Art and Drama negli Stati Uniti tra il 1975 e il 1976, ha iniziato a realizzare alcune art-performance tra il 1977 e il 1984. Negli anni ‘80, dopo aver frequentato la Scuola del Piccolo Teatro, la sua carriera si sposta progressivamente verso il teatro, che lui considera come un’arte comportamentale, “con derive e slittamenti dovuti allo scambio di identità, e alla continua interpolazione dei concetti di verità e falsità”. Da allora il suo lavoro si sposta sulla professione di regista per il teatro, il cinema, la televisione, la radio, con frequenti progetti di installazione video ed eventi live, sostenendo di essere un regista di spazi e comportamenti. Ha anche lavorato come regista per la RAI e per il gruppo Mediaset, per la pubblicità, per i film istituzionali, per la moda, i concerti e qualsiasi altra forma di evento dal vivo. Dal 2000 è co-direttore e regista al Teatro Litta. Attualmente è uno dei responsabili artistici di Manifatture Teatrali Milanesi. Dal 2007 ha ripreso la sua attività di artista visivo con un progetto chiamato Money Transfer

INFORMAZIONI

Lo spettacolo si articola in due parti: PARTE A e PARTE B.

Lo spettatore può scegliere se vedere una sola delle due parti o entrambe, in quanto complementari ma non dipendenti l’una dall’altra

Parte A – To You 1

sabato 10 – martedì 13 – giovedì 15 – sabato 17

Durata 1 ora e 30 minuti

Parte B – To You 2

domenica 11 – mercoledì 14 – venerdì 16

Durata 1 ora e 30 minuti

MARATONA ARCHITETTURA ADDIO

domenica 18

ARCHITETTURA ADDIO

Parte A – To You 1

dalle 16.30 alle 18

ARCHITETTURA ADDIO

Parte B – To You 2

dalle 18.30 alle 20

Biglietto Parte A+Parte B 24€ (prevendita 1,80€)

da martedì a sabato ore 20.30

domenica ore 16.30

MTM Teatro Litta
corso Magenta, 24

da martedì a sabato ore 20:30 – domenica ore 16:30
Biglietti: Intero 24€ – Under26 e convenzioni 16€ – Over65 12€ – Under12 10€
Abbonamento: 6MTMconTE – UNIconTE – MTMdono

Abbonamenti liberi a partire da €40

BIGLIETTERIA MTM

02 86 45 45 45 – biglietteria@mtmteatro.it

Prenotazioni e prevendita da lunedì a sabato dalle 15:00 alle 20:00

Biglietti e abbonamenti sono acquistabili sul sito www.mtmteatro.it e sul sito e punti vendita

vivaticket.it. I biglietti prenotati vanno ritirati nei giorni precedenti negli orari di prevendita e la domenica a partire da un’ora prima dell’inizio dello spettacolo.

Manifatture Teatrali Milanesi
c.so Magenta 24, Milano – 02.80.55.882
www.mtmteatro.it

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