A ARTE INVERNIZZI MARIO NIGRO

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A ARTE INVERNIZZI
MARIO NIGRO
DAL “RITMO VERTICALE” AL “TEMPO TOTALE”
INAUGURAZIONE GIOVEDÌ 23 FEBBRAIO 2017 ORE 18.30
La galleria A arte Invernizzi inaugura giovedì 23 febbraio 2017 alle ore 18.30 una mostra personale di
Mario Nigro (Pistoia 1917 – Livorno 1992) che, in occasione del centenario dalla sua nascita, ripercorre
il momento germinale di tutta la sua esperienza artistica, il ventennio che va dal 1948 al 1968.
L’esposizione presenta il percorso fondamentale dell’artista, dal suo Ritmo verticale del 1948 fino alle opere
esposte alla XXXIV Biennale Internazionale d’Arte di Venezia del 1968.
Nella prima sala del piano superiore della galleria sono esposte opere realizzate a partire dal 1950.
Questi lavori, dal ciclo “Scacchi”, testimoniano un momento di maturazione del linguaggio dell’artista, gi
orientato verso un interesse percettivo più dinamico e penetrante, che prelude, con l’accentuazione
dell’elemento diagonale nel 1952, alla serie dello “Spazio totale”. Negli ambienti successivi dello stesso
piano si trovano opere che ripercorrono l’evoluzione creativa di Mario Nigro, a partire dal Ritmo verticale
del 1948, che elaborano e analizzano le sue prime suggestioni astratto-costruttive, fino al superamento
della bidimensionalità del quadro in una nuova tensione tra spazio e forma che si risolve nell’intrecciarsi
e accavallarsi dei piani negli “Spazi totali” del 1954.
All’ingresso della galleria è esposta Tempo e spazio: tensioni reticolari: simultaneità di elementi in lotta
del 1954. Si tratta di un’opera fondamentale per comprendere i successivi sviluppi della pittura di Mario
Nigro in relazione all’approfondimento dei concetti di tempo, simultaneità e progressività che diventeranno
essenziali nelle opere degli anni seguenti.
Un’attenzione particolare viene inoltre riservata a un nucleo di opere del 1956. In seguito all’invasione
sovietica dell’Ungheria in quell’anno, tutte le certezze politiche e ideologiche dell’artista vengono
improvvisamente infrante. Con il crollo dell’utopia sociale che animava il suo lavoro, anche la fiducia
nella purezza assoluta della geometria viene meno, lasciando il posto ad un progressivo accentuarsi e
poi disgregarsi delle griglie spaziali, fino allo loro totale dissoluzione.
Il percorso espositivo si conclude al piano inferiore dove vengono presentate le opere esposte nella sala
personale dell’artista alla XXXIV Biennale Internazionale d’Arte di Venezia del 1968. L’abisso prospettico
delle opere precedenti esce dalla bidimensionalità della tela per diffondersi nello spazio, assumendo una
dimensione ambientale nell’accumularsi in colonne o nel dispiegarsi lungo le pareti. Questo luogo vivo e
pulsante si completa poi nel ritmo musicale sviluppato dal ripetersi dei piccoli tratti di colore che percorrono
l’opera a terra dal titolo Le stagioni o dall’infinita tensione espansiva dei “Tralicci”. È in questa rinnovata
sinergia tra spazio e tempo che le opere di Nigro raggiungono una totalità immersiva assoluta, nella
quale, e durante la quale, lo spettatore si trova calato non tanto in una rappresentazione dell’esistenza
ma in una sua concreta e drammatica manifestazione.
In occasione della mostra verrà pubblicato un volume bilingue con la riproduzione delle opere in mostra,
un saggio introduttivo di Luca Massimo Barbero e un aggiornato apparato bio-bibliografico.
La mostra è realizzata in collaborazione con l’Archivio Mario Nigro.
MOSTRA: MARIO NIGRO. DAL “RITMO VERTICALE” AL “TEMPO TOTALE”
CATALOGO CON SAGGIO DI: LUCA MASSIMO BARBERO
PERIODO ESPOSITIVO: 23 FEBBRAIO – 21 APRILE 2017
ORARI: DA LUNEDÌ A VENERDÌ 10-13 15-19, SABATO SU APPUNTAMENTO

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