Il 2010 per la cantina Ruggeri è un anno davvero importante perché oltre a compiere i suoi “primi” 60 anni, sarà ricordato da tutti come l’anno della D.O.C.G. La cantina Ruggeri è una delle cantine storiche del territorio che da sempre ha contribuito a “fare” la storia del Prosecco di Valdobbiadene e a farlo conoscere in tutto il mondo.
Sono stati sessant'anni ricchi di impegni e di soddisfazioni e come afferma Paolo Bisol titolare della cantina: “Sono orgoglioso e felice di aver raggiunto questo traguardo di eccellenza, frutto di un costante e preciso impegno volto sempre alla qualità del prodotto. Siamo riusciti ad ottenere tutto questo anche grazie al reciproco rapporto di stima, collaborazione e fiducia che si è creato con gli agricoltori di tutta la zona di Valdobbiadene (più di un centinaio), rapporti iniziati da mio padre Giustino negli anni ’50 che ora sto portando avanti con i miei figli Giustino ed Isabella”. Il rapporto speciale che lega la cantina Ruggeri con gli agricoltori si basa, ancora oggi, sul cosidetto “conferimento sull’onore”, vale a dire che l’obiettivo comune è quello di raggiungere il miglior risultato qualitativo della vendemmia e poi, solo in seguito, a novembre, viene stabilito, di comune accordo tra agricoltore e cantina, il prezzo definitivo delle uve, a vendemmia terminata. Per festeggiare questi primi 60 anni, a giungo 2010, verrà donata a tutti i conferitori una bottiglia unica, numerata, ottenuta da una vigna storica che è sita in una posizione speciale del territorio (in località Le Guizzette). Questa cuvée, frutto della scelta delle uve più belle della scorsa vendemmia, sarà il coronamento della giornata di gioia e di festa che si terrà a giugno nella cantina Ruggeri a Valdobbiadene.
Sono stati ricevuti, nel corso dei 60 anni, numerosi premi nazionali ed internazionali; dagli Stati Uniti, alla Korea, alla Germania, e tanto per citarne uno, quello ricevuto dalla Guida Vini D’Italia “Gambero Rosso” 1997 per Santo Stefano Dry premiato con 3 bicchieri; era la prima volta che i 3 bicchieri venivano assegnati a un prosecco. E il Giustino B.(nome del fondatore della cantina) è stato selezionato per essere presente al G8, tenutosi lo scorso anno all’Aquila. La cantina Ruggeri detiene un primato, quello di avvalersi di 25 conferitori, viticoltori di uve Cartizze, è la cantina che opera la maggior pigiatura di quest’uva particolarmente pregiata, ricercata ed unica. Un vanto che ha fatto conoscere in tutto il mondo questa piccola collinetta, basti pensare che il territorio dove si produce il Prosecco Superiore di Cartizze è di soli 106 ettari.
Giustino Bisol, fondatore della cantina, è partito negli anni ’50 con la produzione di poche migliaia di bottiglie per arrivare alla produzione di oggi, nel nuovo stabilimento (dal 1993) al milione di bottiglie l’anno, distribuite per il 60% in Italia e il rimanente 40% su 25 stati esteri. I maggiori acquirenti sono la Russia, gli Stati Uniti e la Gran Bretagna che nel 2007 ha totalizzato l’importazione di 200.000 bottiglie, un vero record! (in allegato una breve presentazione della cantina).
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Breve storia della cantina Ruggeri
La cantina Ruggeri è stata fondata nel 1950 da Giustino Bisol, la cui famiglia vanta un una secolare tradizione nonchè profonde radici nella cultura vitivinicola nel territorio di Valdobbiadene.
Il toponimo “ Case Bisoi ” (vale a dire “le Case dei Bisol”) si trova infatti già nelle mappe più antiche, giusto al centro dell’attuale zona del Cartizze, anticamente denominata Chartice o Gardizze, ove nei secoli passati i Bisol coltivavano la vite, come risulta da documenti censuari. Nell’ottocento Eliseo Bisol lascia traccia documentata della propria attività di distillatore; intorno al 1920 il figlio Luigi, enologo, costruisce una cantina in Montebelluna. Nel 1950 Giustino Bisol, figlio del precedente, fonda in S. Stefano di Valdobbiadene la cantina Ruggeri sorta per valorizzare, con la spumantizzazione, i vini Prosecco e Cartizze. Infine nel 1993 l’intera cantina viene trasferita in un nuovo, ampio e razionale stabilimento.
Le uve per produrre il Valdobbiadene DOCG sono tradizionalmente conferite da poco più di un centinaio di viticoltori, quasi tutti del comune di Valdobbiadene. Poichè a Valdobbiadene le proprietà sono molto piccole, talvolta poche migliaia di metri quadrati, è necessario un numero tanto elevato di viticoltori conferenti. Fra questi, 25 dispongono anche di uve di Cartizze. In effetti la Ruggeri è la cantina che opera la maggior pigiatura di quest’uva particolarmente pregiata e ricercata. Da segnalare i numerosi vigneti di alto pregio ricadenti nelle storiche frazioni di San Pietro di Barbozza, Santo Stefano e Saccol, da sempre riconosciute come l’apice qualitativo dell’intera denominazione. All’eccellenza dei vigneti di Valdobbiadene contribuisce la presenza di numerose viti vecchie e, talvolta, vecchissime. La vite vecchia, che può essere definita come “la memoria del territorio”, grazie al suo importante apparato radicale, riesce a bilanciare i più diversi andamenti climatici tipici delle colline di Valdobbiadene, assicurando anno dopo anno una elevata costanza qualitativa.
La Ruggeri possiede un piccolo vigneto di Cartizze e 21 ettari nel vicino Montello, 12 dei quali vitati a Pinot Grigio e Prosecco. Dopo una lunga sperimentazione in collaborazione con l’Istituto Sperimentale per la Viticoltura di Conegliano la Ruggeri ha posto a dimora un ettaro di Recantina, vitigno a bacca rossa originario dell’Alta Marca Trevigiana.
Per far fronte a questo cospicuo impegno vendemmiale la cantina Ruggeri è largamente attrezzata per il trattamento delle uve e in particolare si è dotata di due linee di scarico completamente indipendenti e di 5 presse a spremitura soffice al fine di garantire la separazione delle varie provenienze anche nei momenti di maggiore afflusso.
Si può a buon diritto affermare che la cantina Ruggeri ha contribuito a “fare” la storia del Prosecco di Valdobbiadene, e non solo perché è stata una delle prime a produrre spumante in autoclave, ma anche perché alcuni valenti enologi si sono formati lavorando in Ruggeri, e portando poi nel territorio i principi tecnici e qualitativi che hanno sempre guidato il nostro modo di operare.
Da lungotempo la produzione si è stabilmente attestata intorno a un milione di bottiglie l’anno, distribuite per il 60% in Italia e il rimanente in 25 stati esteri.
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