Al Teatro Studio Melato “Milite ignoto”

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Dal 15 al 20 novembre al Teatro Studio Melato

“Milite ignoto”

Piccole storie della Grande guerra

Mario Perrotta, per la prima volta al Piccolo,

porta in scena il quindicidiciotto

“Questa è l’unica cosa che ricordo: che sono in guerra, una guerra enorme, mondiale addirittura e io – io che non so più chi sono, io sconosciuto anche alla sola madre che mi resta, la Madre Patria – io, per essa giurai di morirmene, proprio come le altre 90.000 tonnellate di muscoli e ossa, morte prima di me”.

Milite ignoto – quindicidiciotto, lo spettacolo che segna il debutto di Mario Perrotta al Piccolo, al Teatro Studio dal 15 al 20 novembre – racconta il primo, vero, momento di unità nazionale.

È, infatti, nelle trincee di sangue e fango che gli “italiani” si sono conosciuti e ritrovati vicini per la prima volta: veneti e sardi, piemontesi e siciliani, pugliesi e lombardi accomunati dalla paura e dallo spaesamento per quell’evento più grande di loro, smarriti nella babele di dialetti che risuonavano in quelle trincee. Per questo Perrotta immagina tutti i dialetti italiani uniti e mescolati in una lingua d’invenzione, una lingua che si facesse carne viva, una lingua nuova che regala allo spettacolo un suono sconosciuto ma poggiato sulle viscere profonde del nostro paese.

Ho scelto questo titolo, Milite Ignoto, perché la prima guerra mondiale fu l’ultimo evento bellico dove il milite ebbe ancora un qualche valore anche nel suo agire solitario, mentre da quel conflitto in poi – anzi, già negli ultimi sviluppi dello stesso – il milite divenne, appunto, ignoto. E per ignoto ho voluto intendere “dimenticato”: dimenticato in quanto essere umano che ha, appunto, un nome e un cognome. E una faccia, e una voce.

Nella prima guerra mondiale, gradatamente, anche il nemico diventa ignoto, perché non ci sono più campi di battaglia per i “corpo a corpo”, dove guardare negli occhi chi sta per colpirti a morte, ma ci sono trincee dalle quali partono proiettili e bombe anonime, senza un volto da maledire prima dell’ultimo respiro. Uno sparare nel mucchio insomma, un conflitto spersonalizzato in cui gli esseri umani coinvolti sono semplici ingranaggi della macchina della storia, del meccanismo che li ingoia e li trasforma in cose.

E proprio per questo – come sempre accade nel mio lavoro – sono andato controcorrente e ho rivolto la mia attenzione verso le piccole storie, verso gli sguardi e le parole di singoli uomini che hanno vissuto e descritto quegli eventi dal loro particolarissimo punto d’osservazione, perché questo è il compito del teatro, o almeno del mio teatro: esaltare le piccole storie per gettare altra luce sulla grande storia.

Mario Perrotta

La biografia

Autore, regista e interprete, lo spettacolo Italiani cìncali  segnala Mario Perrotta tra gli artisti più interessanti della sua generazione. Scrive e interpreta per radio e televisione e pubblica per Fandango Libri e Terre di mezzo. Scrive e dirige Opera migrante per il Lirico di Spoleto.

Tra gli altri riceve: il “Premio Hystrio alla drammaturgia 2009” con Odissea, il “Premio Speciale Ubu 2011” con la Trilogia sull’individuo sociale,  il “Premio Ubu” come Miglior attore nel 2013 con Un bès – Antonio Ligabue e con lo stesso spettacolo anche il “Premio Hystrio Twister 2014” come Miglior spettacolo dell’anno a giudizio del pubblico. Il suo progetto triennale dedicato alla figura di Antonio Ligabue, concluso nel maggio 2015 con un evento che ha coinvolto oltre 200 persone tra artisti e tecnici, ha ottenuto il riconoscimento di evento di interesse nazionale dalla Presidenza del Consiglio dei Ministri, il Premio della Critica 2015 dell’Associazione Nazionale Critici di Teatro e il Premio Ubu 2015 come Miglior progetto artistico e organizzativo.

Nel 2015 il suo dittico dedicato alla Grande Guerra è stato scelto da Radio3 per commemorare il centenario della Prima guerra mondiale.  Milite Ignoto – quindicidiciotto ne è la prima parte ed è stato inserito tra gli eventi ufficiali per il centenario della Prima guerra mondiale dalla Presidenza del Consiglio dei Ministri. Lo spettacolo è risultato inoltre finalista ai Premi Ubu 2015 come Migliore novità italiana e ricerca drammaturgica.

A fine settembre, ha debuttato in Salento Lireta – a chi viene dal mare, la sua nuova produzione dedicata ai migranti.  I suoi testi sono tradotti e messi in scena all’estero in diverse lingue e in contesti importanti tra i quali il Festival d’Avignone 2015.

LA SCHEDA DELLO SPETTACOLO
Piccolo Teatro Studio Melato (Via Rivoli, 6 – M2 Lanza)

dal 15 al 20 novembre 2016
Milite ignoto
quindicidiciotto

uno spettacolo di Mario Perrotta
con Mario Perrotta
tratto da “Avanti sempre” di Nicola Maranesi
e dal progetto “La Grande Guerra, i diari raccontano” a cura di Pier Vittorio Buffa e Nicola Maranesi per Gruppo editoriale L’Espresso e Archivio Diaristico Nazionale
produzione Permàr, Archivio Diaristico Nazionale, dueL, La Piccionaia

Orari: martedì, giovedì e sabato, 19.30; mercoledì e venerdì 20.30; domenica 16. Lunedì riposo.

Durata: 75 minuti senza intervallo

Prezzi: platea 33 euro, balconata 26 euro

Informazioni e prenotazioni 0242411889 – www.piccoloteatro.org

 

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