LEAR. LA STORIA SALA grande Teatro Franco Parenti

14568014_10154296331359300_1260628906582498143_n

SALA grande
da martedì 11 a domenica 16 ottobre 2016
LEAR. LA STORIA

di William Shakespeare
traduzione Masolino d’Amico
adattamento, regia e scene Giuseppe Dipasquale
con Mariano Rigillo, Anna Teresa Rossini, Sebastiano Tringali, David Coco, Filippo Brazzaventre, Silvia Siravo, Giorgio Musumeci, Luigi Tabita, Cesare Biondolillo, Enzo Gambino, Roberto Pappalardo
opere in scena e costumi Angela Gallaro
musiche Germano Mazzocchetti
movimenti scenici Donatella Capraro
luci Franco Buzzanca

produzione Teatro Stabile di Napoli


Re Lear, stanco e in tarda età, decide di abdicare e di dividere il regno tra le sue tre figlie ponendo loro un test: la figlia che dimostrerà di amarlo di più, otterrà la migliore porzione del Regno. Regan e Goneril sono le prime a proclamare con parole piene di trasporto il loro amore al padre. Lear è compiaciuto ed assegna a ciascuna di esse una parte del regno. Ne conserva un’ultima, la migliore, per la figlia più giovane e favorita, Cordelia che, purtroppo, è poco incline alle falsità e alle menzogne e non intende per nulla al mondo comportarsi come le sorelle. Dichiara perciò semplicemente di amare Lear tanto quanto una figlia può amare un padre. Lear furioso tenta di persuadere Cordelia di riconsiderare la sua risposta, ma senza successo; avventatamente, in preda al furore Lear decide di bandirla dal regno e di destinare invece alle altre due figlie la parte di terra di Cordelia.

A interpretare le tante sfaccettature di questo personaggio, sgradevole, arrogante e prepotente, convinto che a lui sia tutto dovuto e sicuro della sacralità della sua persona è il grande attore napoletano, Mariano Rigillo guidato in scena dalla regia di Giuseppe Dipasquale.

Lear è parte del male, tanto quanto lo è del bene. Lear è entrambe le facce di una irrisolta divinità. Già dalle prime battute del dramma abbiamo la visione di un re che agisce per predilezione. Eppure Lear si presenta al suo cerchio familiare come un re equo, che vuole dividere in parte eguali il regno. Salvo chiederne in cambio un atto di fede delle figlie. E’ qui l’ossimoro: saggiamente dispotico; umilmente tracotante, euforicamente tragico.

Giuseppe Distefano

ORARI
lun riposo; mar, gio, sab h 19.45; mer, ven h 19.30; dom h 16.00
durata: 195 min. 

Biglietti

Intero 40€ / 32€ / 25€
over60/under26 18€
INFO

Tel : 02 59 99 52 06; biglietteria@teatrofrancoparenti.it;

Fb : http://www.facebook.com/teatrofrancoparenti

Tw: http://www.twitter.com/teatrofparenti

Sito : http://www.teatrofrancoparenti.it
App: Teatro Franco Parenti

(Visited 32 times, 1 visits today)