Milano: al Castello la mostra fotografica di Mario Cresci

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Si apre nelle Sale dell’Antico Ospedale Spagnolo al Castello Sforzesco, la mostra del fotografo Mario Cresci “in aliam figuram mutare. Interazioni con la Pietà Rondanini di Michelangelo”. L’esposizione, promossa e organizzata dal Comune di Milano e ideata dallo stesso Cresci, sarà aperta con ingresso libero fino al 25 settembre 2016.

La mostra si snoda attraverso diverse fasi progettuali che corrispondono, ognuna, a gruppi di immagini realizzate da Cresci sulla Pietà Rondanini, ripresa nello storico allestimento della Sala degli Scarlioni e successivamente nelle nuove prospettive offerte dal nuovo allestimento nell’Ospedale Spagnolo. Non solo interpretazione di una scultura, dunque, ma creazione personalissima dell’autore che attraverso il progressivo avvicinamento all’opera d’arte – indagata, osservata, scrutata per tre lunghi anni – ha stabilito un intenso confronto con tematiche tra le più attuali e drammatiche della società contemporanea.

In occasione dell’esposizione, Cresci ha donato al Civico Archivio Fotografico di Milano una serie di quaranta stampe fotografiche relative all’intero progetto, contribuendo così a incrementare il considerevole e importante patrimonio dell’Istituto.

Il Civico Archivio Fotografico, fondato nel 1933 al Castello Sforzesco, è infatti oggi uno dei più importanti istituti italiani dedicati alla conservazione e alla valorizzazione del patrimonio fotografico. Conserva 850.000 fotografie originali databili dal 1840 ai giorni nostri, preziose testimonianze della storia del mezzo fotografico ma anche del patrimonio artistico milanese, italiano ed europeo, della storia sociale e politica, delle esplorazioni e dei viaggi nel vicino e lontano Oriente. (http://archiviofotografico.milanocastello.it/ )

L’artista

Mario Cresci (Chiavari, 1942) fin dagli anni Sessanta è autore di opere eclettiche caratterizzate da una libertà di ricerca che attraversa il disegno, la fotografia, l’esperienza video, le installazioni. Tra i primi autori in Italia ad applicare la cultura del progetto coniugandola alla sperimentazione sui linguaggi visivi, attribuendo alla funzione del mezzo fotografico una valenza opposta a quella di conferma di veridicità del reale.

Le capacità di analisi della percezione visiva, della forma e della fenomenologia del pensiero artistico, acquisite al Corso Superiore di Industrial Design di Venezia, si confrontano subito, tra la fine degli anni Sessanta e per tutto il decennio successivo, con l’esperienza del lavoro sul campo nelle regioni del Mezzogiorno italiano all’interno di un gruppo di ricerca formato da urbanisti, architetti ed economisti nell’ambito della Facoltà di Architettura di Venezia.

Innumerevoli le sue esposizioni personali e la partecipazione a collettive, tra cui alcune edizioni della Biennale di Venezia e la presenza di sue opere nei musei, tra cui il MoMA di New York, la Galleria d’Arte Moderna e Contemporanea di Torino, la Pinacoteca Nazionale di Bologna.

Ha diretto l’Accademia Carrara di Bergamo dal 1991 al 2000, insegnato all’Accademia di Brera dal 2004 al 2011 e in altre scuole e istituti italiani, come lo IED e il Politecnico di Milano, l’Università degli Studi L’Orientale di Napoli, l’Università degli Studi di Parma. Attualmente insegna all’ISIA di Urbino e alla Fondazione Fotografia di Modena. Risiede e lavora a Bergamo.

INFO

Orario: dal martedì alla domenica – 9.00 / 17.30

Ingresso libero

 

INFORMAZIONI AL PUBBLICO

Tel. +39 02 884.63664 / 63660

www.milanocastello.it

e-mail: c.infocastello@comune.milano.it

 

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