ANGELICA E MAMbo: UNA SERATA TRA MUSICA E ARTE CON LA PRIMA ITALIANA DI ELIANE RADIGUE

Venerdì 7 maggio, ore 18.30, MAMbo, esecuzione fiume del nuovo lavoro della compositrice francese e apertura straordinaria del Museo  

La domanda sul suono: se l’è posta in apertura di AngelicA Bernard Parmegiani con il suo De Natura Sonorum. Attorno a questa domanda cardine della musica novecentesca si è mossa anche la ricerca di Eliane Radigue, a cui passa il testimone di AngelicA nella serata di venerdì 7 maggio al MAMbo per la prima italiana di Naldjorlak (inizio ore 18.30; sarà presente Eliane Radigue).

 

Anche la Radigue, come Parmegiani, è cresciuta alla corte del guru della musica ‘concerta’ Pierre Schaeffer.

Corsi e ricorsi tra AngelicA e MAMbo: il fil rouge tra musica e arte ci riporta al 2008 quando un decano della musica concreta come Pierre Henry aveva riempito le sale del Museo con centocinquanta emettitori sonori.

Ed Eliane Radigue è stata assistente proprio di Pierre Henry.

O quando il violoncellista Charles Curtis incantò per tre ore buone il pubblico accorso per l’ultima composizione di La Monte Young.

E anche questa volta sarà Charles Curtis il violoncello della nuova composizione di Eliane Radigue.

Con lui, in una formazione del tutto inusuale, ci saranno due corni di bassetto, quelli di Bruno Martinez e Carol Robinson, per questa virata decisiva dell’arte della Radigue, un ritorno alle sonorità puramente acustiche, sintomatico dell’irrequietezza di un’autrice che – pur cresciuta in seno alla più rigorosa scuola ‘concreta’ – non ha mai fatto mistero delle sue diverse influenze, a cominciare dal minimalismo americano.

Probabilmente non è un caso – senza voler banalizzare – nemmeno la vicinanza spirituale e filosofica tra alcuni esponenti del minimalismo americano e la Radigue: lo sguardo rivolto a Oriente e alle pratiche meditative troverà poi pieno riscontro nel lavoro degli uni e dell’altra, fino a raggiungere nei titoli di Eliane Radigue esplicite dediche a personaggi chiave del buddismo (Songs of Milarepa o Jetsun Mila) o allo stesso Libro tibetano dei morti (Trilogie de la mort).

 

È fatto di tre capitoli, Naldjorlak, composizione fiume della durata di 2h30’, che ha visto la sua prima assoluta a Bordeaux, proprio al Museo d’Arte Contemporanea, ed eseguita poi al Louvre di Parigi: ora, grazie alla comunanza d’intenti tra AngelicA e MAMbo, si ricrea l’atmosfera tutta particolare di un’esperienza sinestesica com’è quella di vivere un accadimento musicale in un museo d’arte: AngelicA guarda all’Europa, anche come prassi performativa.

Per l’occasione, il MAMbo sarà aperto anche alla sera fino alle 24.00 (biglietto concerto + Accesso alla Collezione Permanente: € 15), offrendo agli ascoltatori/osservatori la possibilità di un doppio binario fruitivo.

 AngelicAFestival Internazionale di Musica

20° anno – Momento Maggio 

4>8 + 12>15 + 17 + 30 maggio 2010 Bologna 

21 maggio 2010Lugo di Romagna, Teatro Rossini 

22 maggio 2010Modena, Teatro Comunale Luciano Pavarotti

Informazioni: (+39) 051240310;

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Elisa Maria Cerra
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